AMBROGIO da Fossano (A. di Stefano), detto il Bergognone
Angela Ottino Della Chiesa
Le notizie su A. vanno dal 1481 al 1522. Figura per la prima volta nella matricola dei pittori milanesi del 1481, [...] opere dei due maestri divergono sempre più come atmosfera e spirito, e profondamente diversa risulta l'intuizione luministica delle forme.
Accanto alla tradizione lombarda e alla lezione foppesca sono palesi influenze fiamminghe e franco ...
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TILGHER, Adriano. –
Alessandra Tarquini
Nacque l’8 gennaio 1887 a Resìna (l’odierna Ercolano), in provincia di Napoli, da Achille, un vetraio di origine tedesca, e da Rosa Eufrasia Oteau (cognome che [...] della casa editrice Laterza. I suoi obiettivi teorici furono la dialettica tra io e non io, la riflessione sull’intuizione intellettuale e la ricerca di un pensiero che avesse al suo centro il tema della soggettività, intesa come attività creatrice ...
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PRAMPOLINI, Natale
Daniela De Angelis
PRAMPOLINI, Natale. – Nacque a Villa Ospizio, una frazione di Reggio Emilia, il 25 dicembre 1876 da Girolamo, possidente terriero, e da Beatrice Davoli, secondo [...] forni che raggiungevano i 1200 gradi, ottenendo poi le fosforiti da cui derivava il perfosfato. Si trattava di un’intuizione di grande importanza per fornire concimi a un Paese ancora agricolo, ma benché vi fosse richiesta, non fu così generalizzata ...
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CARABELLESE, Pantaleo
Fulvio Papi
Nacque da Salvatore e da Isabella de Vincenzo a Molfetta (Bari) il 6 luglio del 1877, e nel seminario della città natale egli frequentò sia il ginnasio sia il liceo. [...] priori (mentre il C. afferma che la matematica è sì sintetica, ma non a priori). Infatti, l'intuizione essendo sempre secondo Kant intuizione del sensibile, il sentire si configura come essenziale al conoscere umano, ed esclude quindi l'essere in sé ...
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GARZILLI, Niccolò
Maria Michela Marzano Parisoli
Nacque a Napoli il 4 nov. 1830 da Giuseppe, ufficiale di intendenza militare, e da Giulia Belsito, palermitana. A quattro anni si trasferì con la famiglia [...] i capitoli dedicati al metodo del Gioberti messo a confronto con quello di R. Descartes in cui viene affrontato il problema dell'intuizione. Si tratta in sostanza di un'opera che, come ebbe a notare G. Massari, amico e biografo del Gioberti, "rivela ...
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D'ANNUNZIO, Gabriele
Marcello Carlino
Nacque a Pescara, il 12 marzo 1863,da Francesco Paolo e da Luisa de Benedictis. Il padre proveniva da una modesta famiglia, ma, adottato da uno zio benestante, [...] insuccesso.
Primi elogi e prime censure: di lui si cominciava a parlare come di un enfant prodige e il D. capì, un'intuizione formidabile, che la letteratura, non importa di che lega, si afferma e si potenzia nella cassa di risonanza dei mass media e ...
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CONTARDI, Angelo
Gian Piero Marchese
Nacque a Codogno (Milano) il 26 luglio 1877 da Pompeo, notaio, e da Giulia Ferrari. Dall'età di sei anni abitò a Milano; nel 1901 conseguì presso l'università di [...] di sostituzione dei benzene, capostipite dell'immensa famiglia degli aromatici. Risultava così verificata e perfezionata l'intuizione di F. A. Kekulé (1865) sulla particolare struttura del benzene, scientificamente precisata nel 1867 dal Körner ...
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MUCCIOLI, Vincenzo
Massimiliano Panarari
– Nacque a Rimini, primo dei due figli di Luigi e di Maria Moretti, il 6 gennaio 1934 da una famiglia benestante; il padre era un agiato proprietario terriero.
Dopo [...] di interventi nei riguardi di queste tipologie di tossicodipendenti rappresentò la molla che fece scattare in Muccioli l’intuizione dalla quale sorse «SanPa», nome con cui divenne universalmente nota quella che si sarebbe configurata come la comunità ...
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MASCI, Filippo.
Giuseppe Landolfi Petrone
– Nato il 29 sett. 1844 a Francavilla al Mare da Guglielmo ed Elisa Tattoni, maturò la formazione primaria nella città natale e quella secondaria presso il [...] morale all’Università di Padova.
A questo periodo risale il suo primo scritto di un certo impegno, La forma dell’intuizione (Chieti 1881), in cui, nel centenario della pubblicazione della Critica della ragion pura, mise definitivamente a fuoco la sua ...
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CANOVA, Antonio
Massimiliano Pavan
Figlio di Pietro e di Angela Zardo "Fantolin" di Crespano, nacque a Possagno (Treviso) il 1º nov. 1757. Il padre, "lavoratore in pietra e architetto" (Bassano, Museo [...] che procurava non poche mortificazioni all'animo assai sensibile del piccolo Canova. Ebbe però, pronta ed acuta, l'intuizione delle eccellenti disposizioni del nipote in fatto di lavorar la pietra, portandoselo appresso nei lavori della villa Falier ...
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intuizione
intuizióne s. f. [dal lat. tardo intuitio -onis; v. intuire]. – 1. Conoscenza diretta e immediata di una verità, che si manifesta allo spirito senza bisogno di ricorrere al ragionamento, considerata talora come forma privilegiata...
intuizionismo
s. m. [der. di intuizione]. – In filosofia, ogni concezione che assegna all’intuizione un ruolo privilegiato, come capacità di cogliere verità certe sia sul piano gnoseologico sia su quello morale: l’i. di Bergson contrappone...