COGLIOLO, Pietro
Fabrizio Fabbrini
Nacque a Genova il 29 marzo del 1859 da Ignazio e da Emilia Paroli. Laureato in giurisprudenza nell'università di Roma, il C. vinse nel 1880 la cattedra di pandette [...] suo ingegno gli vietava di allinearsi con la communis opinio, imponendogli di tentare nuove strade. D'altra parte vi sono profonde intuizioni: tali la "teoria della colpa" e la "teoria dello scopo".
La sua teoria della colpa (su cui insisté in vari ...
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DONATI, Mario
Aurelio Mauri Paolini
Nacque a Modena il 24 febbr. 1879 da Cesare, titolare e direttore di una conceria che la famiglia Donati aveva creato sin dal suo arrivo a Modena attorno al 1580, [...] segnalano qui i più significativi, che collocano il D. all'avanguardia della ricerca chirurgica del tempo tanto per l'intuizione precoce con la quale seppe intravedere i campi ai quali stava aprendosi la chirurgia, quanto per i contributi originali ...
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MALATESTA (de Malatestis), Antonio (Antonio da Fossombrone)
Pier Giovanni Fabbri
Non sono noti la data né il luogo di nascita, e non ha riscontri documentari il dato che lo vuole figlio del conte Filippo [...] Malatestiana, per iniziativa di Domenico Malatesta. Avevano al tempo stesso ragione i cronisti cesenati che, o per intuizione o per lettura di documenti ora scomparsi, insistevano sul ruolo del M. come consigliere "del suo prencipe" (Rosini ...
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BERTOIA, Giuseppe
Gino Damerini
Nato a Venezia l'8 giugno 1803 fu, con Francesco Bagnara suo maestro, il maggiore degli scenografi della gloriosa scuola veneziana, del periodo romantico e degli anni [...] della sua arte, in armonia con lo sviluppo del melodramma romantico che egli fiancheggiò con pronta fantasia e rara intuizione. Le realizzazioni sceniche del B. erano di irresistibile effetto dal punto di vista prospettico.
Il B. fu lo scenografo ...
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GHERARDINI, Michele
Alessandro Porro
Nacque l'8 luglio 1752 da Federico e da Rosa Isella a Milano, ove nel ginnasio S. Alessandro completò i primi studi. Intrapresi quelli medici a Bologna, li concluse [...] più idonei per combatterla, individuava nella patologia in studio un vero problema socio-economico. La sua brillante intuizione, i mezzi anche tecnici, quale per esempio un controllo particolarmente attento della qualità della panificazione, che ...
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BONELLI, Alfredo
Gianpiero Marchese
Nacque a Passirana, frazione di Lainate (oggi di Rho), il 6 genn. 1880 da Giovanni e Giuditta Papetta. Lasciati gli studi medi s'impiegò, a poco più di sedici anni, [...] produzione di notevoli quantità del derivato detto nero allo zolfo, colorante che già aveva un discreto impiego.
Con buona intuizione il B. fondava, fin dal 1917, a Cesano Maderno la "Fabbrica Italiana Materie Coloranti Bonelli" (siglata usualmente M ...
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RAVIZZA, Giuliano
Gabriele Moroni
Nacque a Pavia l’8 maggio 1926, secondo di due figli (dopo Carla, nata nel 1923) di Gilio e di Maria Milani. I genitori si erano sposati nel 1922. Il nonno paterno, [...] ai negozi di abbigliamento si aprivano bar, ristoranti, locali di svago. Tornò a Pavia e iniziò ad affinare la grande intuizione che avrebbe sviluppato di lì a poco: coniugare l'alta sartoria con il prêt-à-porter. Un'idea rivoluzionaria per i ...
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PIAZZA, Martino
Mauro Pavesi
PIAZZA, Martino. – Nacque con ogni probabilità a Lodi tra il 1475 e il 1480. Suo padre Gian Giacomo, era esponente di una facoltosa famiglia soprannominata dei Toccagni, [...] di Rivolta d’Adda, cui il nome dell’artista era già stato accostato in passato (Romano, 1982, riprendendo una precedente intuizione – in seguito rettificata in favore di Zenale – di Maria Luisa Ferrari cit. in Marubbi, 2000, p. 68; anche Moro, 1997 ...
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GIORGI, Giovanni
Claudio Egidi
Nacque a Lucca il 27 nov. 1871 da Giorgio, eminente giurista, e da Elisabetta Pia Cupello.
In seguito ai trasferimenti della famiglia connessi alla professione paterna, [...] 1905 e fu seguito, circa otto anni dopo, dal suo primo contributo alla relatività generale.
Sul tema di una possibile intuizione della massa gravitazionale dell'energia e quindi della luce, negli anni in cui Einstein sviluppava la sua teoria della ...
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CURIA, Francesco
Francesco Abbate
Il percorso artistico di quello che possiamo senz'altro'considerare il più grande pittore della seconda metà del Cinquecento in tutta l'Italia meridionale, è ancora [...] aveva mancato di accennare, per la pittura del C., a suggestioni correggesche; un accenno che rappresentava comunque un'intuizione significativa soprattutto in quanto serviva ad indicare nella "dolcezza de', suoi colori" e nella "nobiltà de' concetti ...
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intuizione
intuizióne s. f. [dal lat. tardo intuitio -onis; v. intuire]. – 1. Conoscenza diretta e immediata di una verità, che si manifesta allo spirito senza bisogno di ricorrere al ragionamento, considerata talora come forma privilegiata...
intuizionismo
s. m. [der. di intuizione]. – In filosofia, ogni concezione che assegna all’intuizione un ruolo privilegiato, come capacità di cogliere verità certe sia sul piano gnoseologico sia su quello morale: l’i. di Bergson contrappone...