PAVONI, Lodovico
Filippo Lovison
– Primogenito di cinque figli, nacque a Brescia l’11 settembre 1784, da Alessandro e Lelia Poncarali, famiglia di antica nobiltà locale.
Ricevuta l’istruzione elementare [...] in S. Pietro in Oliveto il 21 febbraio 1807 dal vescovo di Bergamo monsignor Giovanni Paolo Dolfin.
Assecondando l’intuizione coltivata fin da giovane età – armonizzare nella crescita adolescenziale dei più poveri il momento religioso-spirituale con ...
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Filosofo tedesco (Prossnitz, od. Prostějov, Moravia, 1859 - Friburgo in Brisgovia 1938). Fondatore della moderna fenomenologia, ha fornito sostanziali contributi allo sviluppo di un concetto di filosofia [...] pur sempre rinviare a una struttura, a un eidos, oggetto di una particolare intuizione, l'intuizione eidetica, anche se l'essenza stessa non può cogliersi che in un'intuizione dell'individuale. S'innesta a questo punto l'esigenza di prescindere, in ...
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Storico italiano (n. Sommariva Perno 1931); prof. di storia moderna nella univ. di Roma dal 1972 al 1992. Studioso dell'Italia contemporanea, è autore di numerose opere dedicate alla prima guerra mondiale; [...] (1986); I cattolici e la riforma della vita pubblica (in collab. con N. Lipari e P. Scoppola, 1988); Essere laici (1990); Una intuizione di carità. Paola Di Rosa e il suo istituto tra fede e storia (1991); Libertà per la scuola (in collab. con S ...
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Poeta e critico spagnolo (Madrid 1891 - Boston 1951); dapprima professore nelle univ. di Siviglia e di Murcia, dopo la sua fuga dalla Spagna in seguito alla guerra civile, insegnò alla Johns Hopkins University [...] , 1947; La poesía de Rubén Darío, 1948; El difensor, 1948) conduce precise analisi con stretto rigore scientifico e felice intuizione. L'amore, considerato come l'unica realtà conoscibile, è il tema preferito della lirica di S.: di qui le sue ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Federigo Enriques
Gaspare Polizzi
Nella figura di Enriques si intrecciano matematica, filosofia, storia, pedagogia e organizzazione della cultura. Il matematico livornese unisce le sue competenze scientifiche [...] certa trattazione puristica delle questioni fa corrispondere due dominii distinti, si uniscano e si compenetrino in una più feconda intuizione matematica, quando si passa a studiare le medesime questioni da un punto di vista più elevato e comprensivo ...
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FLORA, Francesco
Massimo Onofri
Nacque il 27 ott. 1891 a Colle Sannita (Benevento) da Giuseppe e Vincenza Di Lecce. Trovatosi, poco più che adolescente, a capo di una numerosa famiglia per la prematura [...] ). Certamente, il libro è un'"autobiografia mentale" (Russo), ma per la prima volta, benché in forma di intuizione generale, assume la nuova stagione letteraria come età storicamente isolabile (R. Scrivano), ad avviare quegli studi sul decadentismo ...
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Griffith, David W.
Nicoletta Ballati
La nascita del cinema americano
Tra i registi più importanti del periodo del muto, lo statunitense David W. Griffith è considerato il 'padre' del cinema americano. [...] a salvarla. L'effetto ottenuto dalla continua alternanza di questi due eventi rende l'atmosfera ricca di tensione.
L'intuizione geniale di Griffith fu rendersi conto che un'azione non deve essere necessariamente filmata con la macchina da presa senza ...
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Biochimico statunitense (Lenoir 1944 - Newport Beach 2019). Premio Nobel per la chimica nel 1993, insieme a M. Smith, in seguito alla scoperta del metodo della reazione a catena della polimerasi, per ottenere [...] un che metodo riproduce in vitro il processo naturale di replicazione del DNA che avviene a opera dell'enzima polimerasi. L'intuizione di M. è stata quella di innalzare la temperatura della reazione in modo da mantenere separate le due eliche di DNA ...
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Filosofo (Londra 1873 - Cambridge 1958). Studiò (dal 1892) al Trinity College di Cambridge frequentando in particolare le lezioni di H. Sidgwick, J. Ward, G. F. Stout e J. E. McTaggart. Dal 1898 al 1904 [...] i giudizî morali hanno a che fare con una qualità semplice, il bene, che può essere colta solo attraverso un'intuizione (non empirica); partendo da questa prospettiva intuizionistica, M. criticava i sostenitori dell'etica naturalistica che, come J. S ...
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Filosofo e pedagogista (Düsseldorf 1854 - Marburgo 1924). Tra gli esponenti principali della scuola neokantiana di Marburgo, N. riprese da I. Kant soprattutto il metodo trascendentale, applicandolo dapprima [...] un kantiano ante litteram, il che destò vivaci polemiche). N. rilevò in Kant soprattutto il metodo trascendentale (reinterpretando le intuizioni di spazio e tempo come condizioni della possibilità dell'esperienza, attenuando di molto l'opposizione ...
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intuizione
intuizióne s. f. [dal lat. tardo intuitio -onis; v. intuire]. – 1. Conoscenza diretta e immediata di una verità, che si manifesta allo spirito senza bisogno di ricorrere al ragionamento, considerata talora come forma privilegiata...
intuizionismo
s. m. [der. di intuizione]. – In filosofia, ogni concezione che assegna all’intuizione un ruolo privilegiato, come capacità di cogliere verità certe sia sul piano gnoseologico sia su quello morale: l’i. di Bergson contrappone...