COSTA (Costa de Beauregard), Giuseppe Enrico, marchese di Saint-Genis di Beauregard
Paul Guichonnet
Nacque il 20 aprile 1752 nel castello di Beauregard, situato sulle rive del lago Lemano, secondogenito [...] relazione del C. costituisce uno dei primi ritratti del generale, allora sconosciuto, di cui coglie personalità e genio con una intuizione profetica. "Général - gli disse lasciandolo - que ne peut-on vous aimer autant qu'on est forcé de vous admirer ...
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MAINARDI (Manardi), Giovanni
Daniela Mugnai Carrara
Nacque a Ferrara il 24 luglio 1462 e fu battezzato col nome di Giovanni Giacomo, come egli stesso informa (Epistolarum medicinalium libri XX, Venetiis, [...] dell'umanesimo medico, inaugurando con grande successo europeo un nuovo genere di letteratura scientifica. Ebbe infatti la felice intuizione di raccogliere e pubblicare, nelle sue Epistolae (nell'edizione definitiva venti libri per un totale di 103 ...
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LUPI, Sergio
Maria Paola Arena
Nacque a Pesaro il 31 genn. 1908 da Francesco, ragioniere nell'amministrazione provinciale di Pesaro, e da Elisa Pittoni, morta quando il L. aveva appena quindici anni, [...] e letteratura religiosa fondata nel 1965.
Fra le opere del L. ricordiamo ancora: Il Romanticismo tedesco. Contributo per una nuova intuizione dello spirito e dell'arte (Firenze 1933); La letteratura tedesca da M. Opitz a B.H. Brockes (Napoli 1946 ...
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GADDA, Carlo Emilio
Giorgio Patrizi
Nacque a Milano il 14 nov. 1893 da una famiglia originaria di Fagnano Olona, presso Varese.
Il padre, Francesco Ippolito, fratello di un ministro dei Lavori pubblici [...] "). In relazione a questo problema, il G. analizza gli stili da lui sperimentati, sempre scelti secondo l'intuizione-passione del momento: la "maniera" logico-razionalistica, l'umoristico-ironica, manzoniana, l'enfatica, tragica, "meravigliosa 600 ...
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DOLCE, Lodovico
Giovanna Romei
Nacque a Venezia nel 1508 da un'antica famiglia che aveva accesso al Maggior Consiglio: ma, di essa, un ramo si estinse nel 1248 con Filippo e l'altro ne fu escluso dalla [...] "volgarizzazione di livello" in cui entra la riflessione sull'argomento a metà secolo: posizione di "ripresa di contatto con l'intuizione diretta dell'arte", la definisce Venturi, per via più di sensibilità e cultura che di tecnica.
Nel Dialogo della ...
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PASQUALI, Giorgio
Antonio La Penna
PASQUALI, Giorgio. – Nacque a Roma il 29 aprile 1885 da Gustavo e da Anna (Marianna) Lasagni.
Il padre, esperto di diritto internazionale e professionista ben noto, [...] sulla vita.
L’analisi era fondata su una concezione della poesia (come alimentata dalla cultura, non come intuizione pura) che presupponeva lo storicismo della filologia classica tedesca, diverso da quello del neoidealismo italiano, che collocava ...
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DOMENICHI, Ludovico
Angela Piscini
Nacque a Piacenza nel 1515 da una famiglia appartenente alla nobiltà cittadina, ma non certo ricca: il padre Giampietro esercitava la professione di notaio e mori, [...] lo Stradino.
Con gusto spiccato per l'aneddotica e la lingua tre-quattrocentesca lo Stradino aveva trascritto i motti del Poliziano; l'intuizione di aver in mano un testo eccezionale e la fretta di pubblicarlo a suo nome spinsero il D. a mandare in ...
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GUGLIELMO da Pastrengo
Monica Cerroni
Nacque intorno al 1290 da Iacopo e Armelina, quasi certamente a Verona: l'appellativo, che sempre accompagna il suo nome, indica, più che il luogo di nascita, l'origine [...] per il libero accesso all'inestimabile tesoro custodito nella Biblioteca capitolare, rimasto precluso allo stesso Dante.
All'intuizione e alla curiosità filologica di G. sembra sia dovuta la straordinaria scoperta dell'epistolario ciceroniano. La ...
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MANZI, Alberto
Adolfo Scotto di Luzio
Nacque a Roma il 3 novembre del 1924, figlio di Ettore, tramviere, e di Maria (Rina) Mazzei, casalinga. I genitori ebbero anche un’altra figlia, Elena. Iscrittosi [...] fare di quello stesso pubblico la propria classe. Di qui la necessità di trovare un maestro in grado di tradurre questa intuizione in una didattica concepita in funzione delle esigenze e delle potenzialità del mezzo e non semplicemente di usare la ...
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DALLE FOSSE, Giovanni Pietro (Pierio Valeriano; Bolzanio Pierio, Valeriano)
Vera Lettere
Nacque a Belluno nel 1477 da Lorenzo, di professione fabbro, fratello dell'illustre grecista Urbano Dalle Fosse [...] dipendeva dal fatto che - mediante esso - si poteva cogliere istantaneamente la verità quasi come in un atto di intuizione divina. Si riteneva, come ha chiarito E. H. Gombrich, che "il geroglifico rispecchiasse "quell'antica sapienza" che o ...
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intuizione
intuizióne s. f. [dal lat. tardo intuitio -onis; v. intuire]. – 1. Conoscenza diretta e immediata di una verità, che si manifesta allo spirito senza bisogno di ricorrere al ragionamento, considerata talora come forma privilegiata...
intuizionismo
s. m. [der. di intuizione]. – In filosofia, ogni concezione che assegna all’intuizione un ruolo privilegiato, come capacità di cogliere verità certe sia sul piano gnoseologico sia su quello morale: l’i. di Bergson contrappone...