Vedi RITRATTO dell'anno: 1965 - 1996
RITRATTO
R. Bianchi Bandinelli
J. Auboyer
R. Bianchi Bandinelli
SOMMARIO. - 1. Premesse generali. - 2. Egitto. - 3. Mesopotamia. - 4. Periodo achemenide. - 5. [...] intenzionale oppure anche tipologico. Ma troverà la sua vera e completa manifestazione solo quando in esso osservazione fisionomica e intuizione psicologica si uniranno per dar vita a un'immagine tutta di invenzione, ma tale da esprimere in modo vivo ...
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Design
di Renato De Fusco
Nell'App. IV (ii, p. 181) è inserita la voce industriale, disegno: se ne definisce il significato e se ne analizza sommariamente la vicenda dall'avvento della rivoluzione industriale [...] l'industria che invece ne richiede, sta nel cambiamento di ritmo della produzione. In questa logica - per citare un caso di intuizione produttiva - va ricordata l'iniziativa di Ford. Al posto di due turni di lavoro di nove ore, con la perdita di sei ...
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Progettazione
Livio Sacchi e Roberto de Rubertis
Parte introduttiva
di Livio Sacchi
Si intende per progettazione l'ideazione di qualcosa e lo studio delle effettive possibilità e modalità di realizzazione [...] specifico della p. architettonica, è comunque evidente che l'iter progettuale si evolve dalla conoscenza del contesto sino all'intuizione formale, per poi definirsi e fissarsi nel progetto esecutivo: è frutto di un operare continuo, in un alternarsi ...
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DASKYLION (Δασκύλιον; Δασκύλειον)
L. Beschi
Dei varî centri di Asia Minore che, secondo Stefano di Bisanzio (s. v.), portavano questo nome, solo uno è sufficientemente noto dalle fonti (Strabo, xii, [...] del Rhyndakos, sul Mar di Marmara, dove, per molti anni, si collocava anche la sede della Satrapia. Ma questa, per felice intuizione del Bittel e per una serie di scoperte dell'Akurgal, va collocata ora ad Hisar Tepe, sulla sponda sud-orientale del ...
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SOSIAS, Pittore di
E. Paribeni
Ceramografo attico operante intorno al 500 a C. Partendo dalla coppa di Berlino n. 2278 a firma del ceramista Sosias (v. S., 1°), J. D. Beazley gli assegna un kàntharos [...] liquido e allo stesso tempo di supremo valore costruttivo, la profonda drammaticità della situazione evocata, la stessa inattesa intuizione dell'occhio di profilo scorciato che fa qui la sua prima apparizione, sono tutti fatti di estrema novità e ...
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BALESTRA, Giovanni Battista
Alfredo Petrucci
Nato a Bassano nel 1774, entrò giovanissimo nello stabilimento d'arti grafiche di Giovanni Antonio Remondini. Appresavi l'arte di incidere in rame, la esercitò [...] , meglio che nella riproduzione delle opere di pittura, riuscì in quella delle opere di scultura, favorito dalla sua facile intuizione della forma in tondo. Ammiratore di Antonio Canova, che aveva conosciuto di persona, ne riprodusse La Pietà, La ...
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L'architettura contemporanea, nellg varietà e complessità dei suoi fenomeni, si pone come netta antitesi a tutta la tradizione figurativa dell'architettura. Questo radicale distacco è generalmente spiegato [...] nel quale l'architetto progetta l'edificio secondo leggi di simmetria e prospettiva; la forma gotica realizza un'intuizione di spazio. Perciò, esaltando il processo dell'architettura gotica su quello dell'architettura classica, i teorici romantici, e ...
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Vedi ROMANA, Arte dell'anno: 1965 - 1997
ROMANA, Arte
R. Bianchi Bandinelli
Red.
H. J. Eggers
F. Coarelli
I. I problemi dell'arte romana. La sua importanza storica. - II. Dalle origini a circa il [...] il divario tra il repertorio ornamentale, che si presenta fresco, eseguito di getto con piena aderenza fra invenzione e intuizione, e le grandi composizioni, i quadri, dove sempre a un'analisi attenta si palesa un mortificante distacco fra invenzione ...
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MANZONI, Piero
Sergio Cortesini
Nacque il 13 luglio 1933 a Soncino, presso Cremona, primogenito dei cinque figli di Egisto e di Valeria Meroni.
Il M., conseguita la maturità classica nel 1951, si iscrisse [...] temi teorici sviluppati nel corso del 1957.
L'opera d'arte vi era definita come l'esito di un atto di intuizione, che trapassa il vissuto individuale e cattura l'"alfabeto di immagini prime" nelle "zone autentiche e vergini" del "substrato collettivo ...
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CIARDO, Vincenzo
Lucio Galante
Nacque a Gagliano del Capo (Lecce) il 25 ottobre 1894 da Bruno e da Giulia Resci. A quattordici anni egli s'iscrisse all'Accademia di belle arti di Urbino, in un momento [...] , a cui si sarebbero aggiunte quelle su De Nittis giovane e sull'ultimo De Gregorio. Si trattava naturalmente di semplice intuizione della modernità di quei fatti ottocenteschi per ciò che riguardava innan itutto i problemi della luce e del vero ...
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intuizione
intuizióne s. f. [dal lat. tardo intuitio -onis; v. intuire]. – 1. Conoscenza diretta e immediata di una verità, che si manifesta allo spirito senza bisogno di ricorrere al ragionamento, considerata talora come forma privilegiata...
intuizionismo
s. m. [der. di intuizione]. – In filosofia, ogni concezione che assegna all’intuizione un ruolo privilegiato, come capacità di cogliere verità certe sia sul piano gnoseologico sia su quello morale: l’i. di Bergson contrappone...