GRADENIGO, Gian Paolo
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia, nel sestiere di S. Marco, nel 1456, da Giusto del cavaliere Giovanni e da Lucchese Dandolo di Andrea. La famiglia era economicamente solida e [...] II, reclamava la restituzione delle città romagnole e Luigi XII non lasciava trapelare le sue intenzioni. Rivelando notevole intuizione politica, il G. confidava al Consiglio dei dieci fondate preoccupazioni in un dispaccio del 23 maggio 1504, nel ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Giovanni Battista De Rossi
Paolo Vian
Fondatore dell’archeologia cristiana come moderna disciplina scientifica, estraneo a teorizzazioni storiografiche e disimpegnato dalla politica, Giovanni Battista [...] diversa da questo assurdo ipercriticismo che non tiene alcun conto né dei monumenti figurativi, né della certezza morale, né dell’intuizione archeologica, né della natura, né del buon senso» (Guéranger a De Rossi, 28 giugno 1854; Johnson 2003, p. 63 ...
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DOMENICHI, Ludovico
Angela Piscini
Nacque a Piacenza nel 1515 da una famiglia appartenente alla nobiltà cittadina, ma non certo ricca: il padre Giampietro esercitava la professione di notaio e mori, [...] lo Stradino.
Con gusto spiccato per l'aneddotica e la lingua tre-quattrocentesca lo Stradino aveva trascritto i motti del Poliziano; l'intuizione di aver in mano un testo eccezionale e la fretta di pubblicarlo a suo nome spinsero il D. a mandare in ...
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LOMBROSO, Cesare (Ezechia Marco, detto Cesare)
Giuseppe Armocida
Terzo dei sei figli di Aronne e di Zefora Levi, nacque a Verona il 6 nov. 1835, in una famiglia israelita di stretta osservanza religiosa, [...] Giorn. della R. Acc. di medicina di Torino, s. 3, XXVI [1879], pp. 403-442, 475-513), la cui felice intuizione sarebbe invece apparsa evidente quando, nel 1938, C.A. Elvehjem avrebbe individuato nell'acido nicotinico, presente nel mais in forma non ...
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GABRIELI, Andrea (Andrea da Cannaregio)
Rossella Pelagalli
Nacque a Venezia intorno al 1533 (e non nel 1510 o nel 1520 come viene indicato nella maggior parte dei repertori biografici): l'anno di nascita, [...] quale, superando i principî tradizionali della tecnica fiamminga, si orientò verso una declamazione naturale, accogliendo con geniale intuizione nuovi elementi di sonorità e di colore timbrico. Fin dai mottetti editi nel 1565 come Sacrae cantiones si ...
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GUGLIELMO da Pastrengo
Monica Cerroni
Nacque intorno al 1290 da Iacopo e Armelina, quasi certamente a Verona: l'appellativo, che sempre accompagna il suo nome, indica, più che il luogo di nascita, l'origine [...] per il libero accesso all'inestimabile tesoro custodito nella Biblioteca capitolare, rimasto precluso allo stesso Dante.
All'intuizione e alla curiosità filologica di G. sembra sia dovuta la straordinaria scoperta dell'epistolario ciceroniano. La ...
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MANZOLI (Manzolli), Pier Angelo (Marcello Palingenio Stellato)
Margherita Palumbo
Si ignorano il luogo e la data di nascita, avvenuta presumibilmente tra la fine del XV e l'inizio del XVI secolo; più [...] - come si legge nel libro XII dello Zodiacus vitae - nella creazione di luce intelligibile, pura, immensa e incorporea. Malgrado tale intuizione, Bruno ritiene che il P. non riesca del tutto a destarsi da ciò che definisce il mero sogno o la finzione ...
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FORESTI, Felice Eleuterio
Giuseppe Monsagrati
Nacque a San Biagio, frazione d'Argenta (nell'odierna provincia di Ferrara), il 20 febbr. 1789, da Bonafede, possidente, e da Angelica Zucchini. Compiuti [...] e un atteggiamento attendista ai suoi inviti ad aderire al Partito nazionale. Si rivelò infine decisiva la sua intuizione dell'importanza trascinatrice di Garibaldi, che ai suoi occhi era in grado di costruire la sola iniziativa insurrezionale ...
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MANZI, Alberto
Adolfo Scotto di Luzio
Nacque a Roma il 3 novembre del 1924, figlio di Ettore, tramviere, e di Maria (Rina) Mazzei, casalinga. I genitori ebbero anche un’altra figlia, Elena. Iscrittosi [...] fare di quello stesso pubblico la propria classe. Di qui la necessità di trovare un maestro in grado di tradurre questa intuizione in una didattica concepita in funzione delle esigenze e delle potenzialità del mezzo e non semplicemente di usare la ...
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BROGGIA, Carlo Antonio
Luigi De Rosa
Nato a Napoli nel 1698 da agiata famiglia e rimasto orfano a diciassette anni, si trasferì a Venezia presso uno zio parroco, da cui fu avviato alla pratica commerciale. [...] , il B. non sembra intendere i complessi e vari problemi economici che la moneta implica e suole imporre. E, pur con qualche intuizione felice che appare qua e là, egli si rivela ancora legato alle vedute dei mercantilisti, e ribadisce che di oro e ...
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intuizione
intuizióne s. f. [dal lat. tardo intuitio -onis; v. intuire]. – 1. Conoscenza diretta e immediata di una verità, che si manifesta allo spirito senza bisogno di ricorrere al ragionamento, considerata talora come forma privilegiata...
intuizionismo
s. m. [der. di intuizione]. – In filosofia, ogni concezione che assegna all’intuizione un ruolo privilegiato, come capacità di cogliere verità certe sia sul piano gnoseologico sia su quello morale: l’i. di Bergson contrappone...