KASSNER, Rudolf
P. Ch.
Scrittore e filosofo austriaco, nato a Gross-Pawlowitz (Moravia) l'11 settembre 1873, morto a Sierre (cantone svizzero di Wallis) il 1° aprile 1959. Figlio d'un grande possidente [...] , ivi 1949).
K. occupa un posto singolare nel panorama della cultura tedesca contemporanea per l'originale fusione di intuizione e ragione che caratterizza tanto le sue pagine saggistiche quanto quelle più propriamente creative, intessute entrambe di ...
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Poeta e filosoio romeno, nato a Lancrăm (Sibiu) in Transilvania nel 1895. La sua poesia (Poemele luminii, Sibiu 1919; In marea trecere, Cluj 1924), ispirata in parte a quella espressionista tedesca, consiste [...] misticismo fluttuante e vaporoso che rifugge, forse intenzionalmente, da ogni precisione di linee e perciò dà l'impressione di una intuizione non espressa e quindi informe se pur suggestiva.
Bibl.: O. Densusianu, in Viaţa Noua, XV (1919), 1-4; XVII ...
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WHARTON, Edith
Kenneth McKenzie
Scrittrice americana, nata a New York nel 1862, morta a Saint-Brice (Francia) il 13 agosto 1937. Ha pubblicato una quarantina di volumi, tra romanzi, novelle, libri di [...] Reminiscenze autobiografiche: A Backward Glance (1934). In questi scritti sono manifesti uno stile impeccabile e molta intuizione psicologica. Traduzioni italiane: Gli infelicissimi, trad. L. Mazzolani, Firenze 1931; La figlia della montagna, trad. S ...
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Poeta e critico spagnolo (Madrid 1891 - Boston 1951); dapprima professore nelle univ. di Siviglia e di Murcia, dopo la sua fuga dalla Spagna in seguito alla guerra civile, insegnò alla Johns Hopkins University [...] , 1947; La poesía de Rubén Darío, 1948; El difensor, 1948) conduce precise analisi con stretto rigore scientifico e felice intuizione. L'amore, considerato come l'unica realtà conoscibile, è il tema preferito della lirica di S.: di qui le sue ...
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FLORA, Francesco
Massimo Onofri
Nacque il 27 ott. 1891 a Colle Sannita (Benevento) da Giuseppe e Vincenza Di Lecce. Trovatosi, poco più che adolescente, a capo di una numerosa famiglia per la prematura [...] ). Certamente, il libro è un'"autobiografia mentale" (Russo), ma per la prima volta, benché in forma di intuizione generale, assume la nuova stagione letteraria come età storicamente isolabile (R. Scrivano), ad avviare quegli studi sul decadentismo ...
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Movimento letterario, artistico e culturale, sorto in Germania e in Inghilterra negli ultimi anni del Settecento e quindi diffusosi in tutta l’Europa nel corso del 19° secolo.
Letteratura
Definizione
Il [...] storico avvenuto una volta per tutte, ma è continua, ossia si attua in modo sempre nuovo in ogni nuova intuizione ed espressione originaria dell’universo.
La poetica. Il R. non si contrappone alle poetiche precedenti semplicemente per una scelta ...
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Scrittrici inglesi, sorelle (Ch.: Thornton, Yorkshire, 1816 - Haworth 1855, E.: Thornton 1818 - Haworth 1848, A.: Thornton 1820 - Scarborough 1849). Salvo un viaggio di Charlotte e Emily a Bruxelles (1842), [...] Specie con Jane Eyre, Charlotte portò una nuova corrente di vita nel romanzo vittoriano; ed Emily con Wuthering heights, misto di ingenuità, di profondità e di rara intuizione, diede una delle opere più romantiche e poetiche della narrativa inglese. ...
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Scrittore inglese (Darjeeling, India, 1912 - Sommières, Gard, 1990). È noto soprattutto per la tetralogia The Alexandria quartet (Justine, 1957; Balthazar, 1958; Mountolive, 1959; Clea, 1960), sorta di [...] di andare oltre l'esperimento proustiano di dissoluzione del romanzo e di ricomporre i moduli romanzeschi entro una nuova intuizione del tempo e dello spazio. Lo stile si giova di una raffinata tecnica impressionistica. Fra gli altri romanzi: The ...
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Futurismo
PPär Bergman
Maurizio Calvesi
di Pär Bergman e Maurizio Calvesi
FUTURISMO
Futurismo letterario di Pär Bergman
sommario: 1. Osservazioni preliminari. 2. Il futurismo italiano: a) presupposti; [...] , di ‛simultaneità', cioè di una ‛sintesi' di quello che si ricorda e di quello che si vede: dove tra ricordo, intuizione, percezione non c'è quasi differenza, appunto perché il tempo non è frazionato in una successione puntiforme, ma è espresso come ...
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Scrittore (Pescara 1863 - Gardone Riviera 1938). Fu uno dei maggiori esponenti del decadentismo europeo. Dotato di una cultura molto vasta, mostrò un'inesauribile capacità di assimilare le nuove tendenze [...] lo scrittore a quella tecnica fa corrispondere la naturalezza quasi meccanica con cui si concede alla registrazione, al ricordo, all'intuizione più penetrante, senza ricavarne più nessuna scintilla di vitalità.
Le opere di D'A. furono da lui stesso ...
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intuizione
intuizióne s. f. [dal lat. tardo intuitio -onis; v. intuire]. – 1. Conoscenza diretta e immediata di una verità, che si manifesta allo spirito senza bisogno di ricorrere al ragionamento, considerata talora come forma privilegiata...
intuizionismo
s. m. [der. di intuizione]. – In filosofia, ogni concezione che assegna all’intuizione un ruolo privilegiato, come capacità di cogliere verità certe sia sul piano gnoseologico sia su quello morale: l’i. di Bergson contrappone...