CESAROTTI, Melchiorre
Giorgio Patrizi
Nacque a Padova il 15 maggio 1730, da una famiglia nobile di origine, ma oramai borghese (il padre era un funzionario statale) e non molto agiata. Fin da giovane [...] la sua fama di letterato e di critico. In esse, infatti, trovano la loro forma compiuta e definitiva tutte le intuizioni estetiche, critiche, linguistiche, che abbiamo visto esposte già nelle opere precedenti. Di esse, il Saggio sulla filosofia del ...
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CORTESI URCEO, Antonio, detto Codro
Lucia Gualdo Rosa
Nacque a Rubiera (Reggio Emilia) il 14 0 il 17 agosto del 1446 da Cortese.
La prima data la fornisce egli stesso nel quarto Sermone (Opera, Basileae [...] "palliata" (cfr. O. Kluge, Die neulateinische Kunstprosa, in Glotta, XXIII 119-341, p. 26). Ma vi si trova anche l'intuizione e la riscoperta simpatetica di un mondo contadino, che era stato soffocato dalla civiltà ellenizzante ed urbana di una Roma ...
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VEGA CARPIO, Lope de
Salvatore Battaglia
Nacque il 25 novembre 1562 a Madrid, dove morì il 27 agosto 1635. I primi anni e i suoi primi contatti con la vita, che di solito per lo storìco rimangono avvolti [...] una impressionante adesione, che non era certo il risultato di una ricostruzione archeologica ed erudita, bensì fmtto d'una felice intuizione, d'una congenialità dello spirito del poeta con la secolare civiltà del suo paese. Se è vero che nella sua ...
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Realismo
Carlo D'Amicis
In un saggio apparso nel luglio del 2000 sul The New Republic, recensendo il romanzo di Z. Smith (n. 1975) White teeth (2000; trad. it. 2000), il critico letterario inglese J. [...] che ripercorrono in forma romanzata le vicende della famiglia Kennedy. Oppure attinge a quelli che negli anni Settanta del 20° sec., con profetica intuizione, R. Barthes definì i miti d'oggi: lo sport, con A fan's notes (1968; trad. it. 2005) di F.E ...
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CASTIGLIONI, Luigi
Alberto Grilli
Nacque ad Azzate (Varese) il 28 sett. 1882 da Pietro, medico condotto, e da Antonietta Trotti; appassionatosi agli studi umanistici, vinse nel 1900 il concorso per [...] prevalenza all'osservazione puntuale, in cui dominio della lingua e conoscenza stilistica dell'autore si fondevano con l'intuizione immediata, trovando facile espressione in un latino rotondo, ma vivo, in una prosa decisamente personale ed elegante ...
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Walter Siti
Bellanger: il giovane Balzac dell’era digitale
Un romanzo che sembra un saggio o un resoconto giornalistico. E invece ha un modello ottocentesco in Balzac, con l’ampiezza degli orizzonti [...] narrativa che un personaggio, ci si chiede se il romanzo possa ormai prescindere dall’individualità, sostituendo all’intuizione tragica di Beckett una neutra atonia.
L’umanità è riassorbita dall’impersonalità delle macchine, molto più performanti ...
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Romanzo
Philippe Hamon
Jean-Pierre Morel
di Philippe Hamon, Jean-Pierre Morel
Romanzo
sommario: 1. Introduzione: racconto fantastico, letteratura, romanzo. 2. Il romanzo come enunciato. a) Il romanzo [...] ', di ‛livelli di descrizione' e di ‛procedimenti' (e non, per es., in termini di ispirazione o di intuizione).
2. Il romanzo come enunciato
Analizzare il romanzo come ‛enunciato' significa esaminarlo nel suo aspetto essenzialmente linguistico, cioè ...
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Poeti minori dell'Ottocento. Tomo I
Luigi Baldacci
Una strana impressione potrebbe fare al lettore (e intendiamo anche quello più avvertito) sentir dire che questa poesia minore dell'Ottocento, presa [...] la loro ansia di ricerca formale, o forse proprio per questo, agli «scapigliati», almeno in poesia, mancò l'intuizione di una nuova realtà storica e politica che si era andata costituendo, e restarono pertanto sempre prigionieri inappagati delle loro ...
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ANILE, Antonino
Luigi Ambrosoli
Nacque a Pizzo di Calabria (Catanzaro) il 20 nov. 1869 da Leoluca e Amalia Tozzi. Seguì i corsi di medicina all'università di Napoli, dove si laureò nel 1894 e dove prese [...] forza di commozione. A volte, poi, prevale troppo scopertamente l'intento pedagogico, o addirittura didascalico, che soffoca l'intuizione lirica. Un discorso analogo può essere fatto per i tentativi di "prosa d'arte", che si rintracciano in certe ...
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CERVESATO, Arnaldo
Nicola Merola
Nato a Torino il 9 sett. 1872 da Carlo e Margherita Frigo, compì regolari studi classici e si laureò in lettere con una tesi su "Gl'intendimenti della satira nel Giorno", [...] di qualsiasi scrittore, secondo il C., "non meno della storia d'ambiente e di ogni documentazione sono dunque necessarie... l'intuizione, l'introspezione, lo studio e la, conoscenza dell'anima e delle sue crisi, delle sue sconfitte, e delle sue ...
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intuizione
intuizióne s. f. [dal lat. tardo intuitio -onis; v. intuire]. – 1. Conoscenza diretta e immediata di una verità, che si manifesta allo spirito senza bisogno di ricorrere al ragionamento, considerata talora come forma privilegiata...
intuizionismo
s. m. [der. di intuizione]. – In filosofia, ogni concezione che assegna all’intuizione un ruolo privilegiato, come capacità di cogliere verità certe sia sul piano gnoseologico sia su quello morale: l’i. di Bergson contrappone...