Logico e matematico tedesco (Kiel 1915 - Gottinga 1994), prof. di filosofia all'univ. di Kiel (dal 1956; dal 1980 prof. emerito). Creò la logica operativa, che rappresenta una posizione intermedia fra [...] il costruttivismo del formalismo estremo e dell'intuizionismo e l'assiomatismo del logicismo e del formalismo moderato. La logica operativa nasce dalla riflessione su ciò che in pratica fa il logico, cioè sul suo "operare con simboli", e in questo ...
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Vietoris
Vietoris Leopold (Bad Radkersburg, Stiria, 1891 - Innsbruck, Tirolo, 2002) matematico austriaco. Partecipò alla prima guerra mondiale sul fronte italiano. Docente (1922) alla Technischen Universität [...] e di Innsbruck (1930), collaborò ad Amsterdam con il matematico e filosofo olandese L. Brouwer, padre dell’intuizionismo matematico. Diede fondamentali contributi alla topologia algebrica (estensione della teoria dell’omologia dei poliedri agli spazi ...
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Matematico e filosofo olandese (Overschie, Rotterdam, 1881 - Laren, Olanda Settentr., 1966); dal 1912 prof. all'univ. di Amsterdam. È stato uno dei fondatori della moderna topologia, e di vedute topologiche [...] gruppi continui, ecc.). Come filosofo ed epistemologo, è da considerare il caposcuola della corrente cosiddetta dell'intuizionismo, la quale afferma la possibilità di logiche trivalenti o addirittura polivalenti, mettendo in discussione il principio ...
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intellettualismo
Ogni concezione che dia particolare valore all’attività conoscitiva dell’intelletto, o subordinando a esso le altre funzioni spirituali, o comunque basando precipuamente su di esso la [...] punti di vista durante il 19° sec. (per es., dall’idealismo dialettico, o dalle diverse forme di irrazionalismo, di intuizionismo, di volontarismo, di pragmatismo), il termine i. è venuto sempre più assumendo un significato negativo, ed è comunemente ...
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Filosofo russo (Kreslavka, Vitebsk, 1870 - Sainte-Geneviève-des-Bois, Oise, 1965); prof. di filosofia nell'univ. di Pietroburgo (1900-21), poi, esiliato, nell'univ. russa di Praga (1922-42), quindi nell'univ. [...] ha ripreso sostanzialmente il monadismo di Leibniz e in gnoseologia ha sostenuto un realismo assoluto, che egli chiama "intuizionismo", secondo il quale l'oggetto esterno è presente quale è in sé stesso alla coscienza soggettiva. Tra i suoi ...
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Dummett, Michael
Logico e filosofo inglese del linguaggio (n. Londra 1925). Ha insegnato nell’univ. di Oxford, nell’All Souls college e nel New college di Oxford, divenendo poi prof. emerito dell’univ. [...] di accertamento). A questa concezione del significato D. è pervenuto a partire dall’individuazione di profonde connessioni fra intuizionismo matematico e teoria del significato, le quali lo hanno inoltre condotto a mettere in discussione il principio ...
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Filosofo (Skipton, Yorkshire, 1838 - Cambridge 1900); lettore (dal 1859), quindi prof. (dal 1883) di filosofia al Trinity College di Cambridge; primo presidente della Society for psychical research, da [...] ridurre all'essere. L'analisi dei tre "metodi" principali cui può essere ricondotto il comune senso morale (intuizionismo - esistono principî morali autoevidenti -, egoismo e utilitarismo, aspetti evidenti dell'edonismo) e la ricerca di principî o ...
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Scrittore italiano (Firenze 1881 - ivi 1956). P. fu parte viva del movimento letterario, filosofico e politico, che ai primi del Novecento promosse da Firenze lo svecchiamento della cultura e della vita [...] in nome dei valori dello apirito, divulgatore in Italia di contemporanei movimenti filosofici stranieri, quali l'intuizionismo francese del Bergson e il pragmatismo anglo-americano del Peirce e del James, promotore infine dello svecchiamento ...
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In filosofia, nella sua accezione generale, il termine è stato usato per indicare le varie forme che nella storia del pensiero ha assunto la polemica contro la ragione intesa come facoltà che procede per [...] ecc. Più in particolare, tra Otto e Novecento, è servito a indicare la filosofia di F.W. Nietzsche, l’intuizionismo di H.-L. Bergson, il pragmatismo, la filosofia dell’azione, l’esistenzialismo e altre forme di reazione all’intellettualismo ...
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In filosofia, rapporto immediato e diretto tra soggetto pensante e oggetto; questo rapporto può essere poi inteso come semplice presenza dell’oggetto alla mente o come immedesimazione del soggetto nell’oggetto. [...] di percepire, mediante l’i., verità certe sia sul piano gnoseologico sia su quello morale. Nel 20° sec., invece, l’intuizionismo di Bergson non si limita a riconoscere un posto primario all’i., ma contrappone questa funzione libera e creatrice all ...
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intuizionismo
s. m. [der. di intuizione]. – In filosofia, ogni concezione che assegna all’intuizione un ruolo privilegiato, come capacità di cogliere verità certe sia sul piano gnoseologico sia su quello morale: l’i. di Bergson contrappone...
intuizione
intuizióne s. f. [dal lat. tardo intuitio -onis; v. intuire]. – 1. Conoscenza diretta e immediata di una verità, che si manifesta allo spirito senza bisogno di ricorrere al ragionamento, considerata talora come forma privilegiata...