Diritto
Si chiama c. fortuito qualunque accadimento che renda inevitabile il verificarsi di un evento, costituendo l’unica causa efficiente di esso. Non ha valore concreto la distinzione tra c. fortuito [...] del progetto riproduttivo nel messaggio genetico i cui casuali errori replicativi vengono conservati e trasmessi dal meccanismo dell’invarianza guidato dalla più ferrea necessità. Il principio di indeterminazione di W. Heisenberg e gli sviluppi della ...
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Lorentz Hendrik Antoon
Lorentz 〈lòorents〉 Hendrik Antoon [STF] (Arnem 1853 - Haarlem 1928) Prof. di fisica matematica nell'univ. di Leida (1878); socio straniero dei Lincei (1902); ebbe il premio Nobel [...] di L.: nell'originaria formulazione di L. dell'elettrodinamica dei corpi in moto, le trasformazioni che permettono di mantenere invariata la forma delle equazioni di Maxwell passando da un sistema di riferimento in quiete a uno in moto con velocità ...
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Irreversibilità
JJoel L. Lebowitz
Sommario: 1. Introduzione: a) considerazioni qualitative; b) considerazioni quantitative; c) teoria microscopica. 2. Il problema dell'irreversibilità macroscopica. [...] tB - τ. Ciò è inevitabile: poiché la regione nello spazio delle fasi ΓMB, corrispondente a MB a un dato tempo tB, è invariante sotto la trasformazione X → RX, si deve prevedere lo stesso sia per tB - τ che per tB + τ. Tuttavia, l'esperienza dimostra ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. La probabilita
Eugenio Regazzini
La probabilità
Evoluzione della nozione di probabilità
La grande difficoltà in cui si dibattevano i cultori [...] si dice che una successione di numeri aleatori X1,X2,… è 'stazionaria' quando la legge di probabilità di n termini è invariante per traslazione rispetto agli indici, e ciò vale per ogni n=1,2,…. Nello scenario probabilistico, al teorema ergodico di ...
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Einstein 〈àinstain〉 Albert [STF] (Ulma 1879 - Princeton, New Jersey, 1955) Prof. di fisica teorica nell'univ. di Zurigo (1909), poi nell'univ. tedesca di Praga (1910) e nel politecnico di Zurigo (1912); [...] v. calore specifico dei gas: I 436 [3.15]. ◆ [FSD] Funzione di E.: v. fononi nei solidi: II 671 f. ◆ [MCQ] Invarianza di E.: v. simmetrie in meccanica quantistica: V 219 d. ◆ [RGR] Involuzione del sistema di E.: v. gravitazionale, dinamica del campo ...
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L'Ottocento: matematica. Calcolo delle probabilita e statistica
Ivo Schneider
Calcolo delle probabilità e statistica
Il ruolo di Laplace nella stocastica del XIX secolo
Numerosi autori hanno contribuito [...] osservazioni. Poisson fu il primo a introdurre il concetto di 'legge dei grandi numeri', che riguarda le frequenze "pressoché invariabili" in un numero elevato di osservazioni di eventi che "dipendono da cause costanti e da cause che variano in modo ...
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Maxwell James Clerk
Maxwell 〈mèksuël〉 James Clerk [STF] (Edimburgo 1831 - Cambridge 1879) Prof. di filosofia naturale (cioè di fisica) nel Marishal College di Aberdeen (1856), poi di astronomia nel King's [...] . ◆ [EMG] Equazioni di M. per potenziali elettrodinamici nella calibratura di Lorentz: v. elettrodinamica classica: II 284 b. ◆ [EMG] Invarianza delle equazioni di M.: v. elettrodinamica classica: II 290 a. ◆ [MCS] Legge di M., o di M.-Boltzmann, per ...
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scala
scala [Lat. scala "dispositivo per salire", dal tema di scandere "salire"] [LSF] (a) Oltre che nel signif. concreto proprio, il termine è più spesso usato per indicare, figurat., una gradazione [...] . ◆ [MTR] Fondo s.: il valore massimo indicato dalla s. di uno strumento di misurazione, costituente la portata dello strumento. ◆ [LSF] Invarianza di s.: l'evolversi identico di un fenomeno o di una grandezza al variare della s. di una o più delle ...
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Modello
Silvano Petrarca
Il termine modello è diffusamente utilizzato per indicare un ampio insieme di costruzioni formali ottenute mediante schematizzazioni di processi, comportamenti, situazioni ecc., [...] è infatti basato su teorie di campo relativistiche dette teorie di gauge, per via di una particolare proprietà di invarianza che possiedono e che è stata mutuata dall'elettrodinamica quantistica; queste teorie nascono dall'unione dei principi della ...
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potenziale
potenziale [agg. e s.m. Der. del lat. potentialis, da potentia "potenza"] [LSF] (a) In contrapp. ad attuale, di ciò che ha la capacità di esplicarsi in qualcosa, ma non attuandosi ancora. [...] jμ=Qvμ; allora l'espressione richiesta è Aμ=Qvμ/Rμvμ, ove ogni quanti-tà è presa nell'evento anticipato. Difatti tale relazione è invariante e si riduce a quella precedente quando v=0. Esplicitando le componenti si ha V=Q/[4πε₀R(1-vR/c)], A=Qv/[4πε ...
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invarianza
s. f. [der. di invariante]. – In generale, la proprietà di ciò che è invariante: i. di una grandezza, di una proprietà, di una relazione; i. del numero delle soluzioni di un problema di geometria algebrica. In partic., in chimica...
invar
invàr s. m. [marchio di fabbrica, tratto da invariabile, per il quasi nullo coefficiente di dilatazione]. – Lega di acciaio e nichel, caratterizzata da un coefficiente di dilatazione termica estremamente piccolo (in pratica nullo) e...