. Si designa così l'arte che si sviluppò in Occidente all'epoca delle invasioni germaniche, dal sec. V ai sec. IX. In singolare contrasto con l'arte classica l'arte dei barbari deforma la realtà, impone [...] fantasia così esuberante che fa pensare all'arte araba. Intrecci capricciosi, sotto forma di semplici trecce senza distinzione di razza.
Nei paesi scandinavi l'epoca delle invasioni corrisponde a quella che gli archeologi chiamano la terza età del ...
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Incoronato il 12 maggio 1937 in Westminster re di Gran Bretagna, dell'Irlanda Settentrionale, dei Dominî d'oltre mare, e imperatore delle Indie, Giorgio VI rinunziava, dieci anni dopo, al titolo imperiale [...] redigere i piani di riconquista della Birmania e d'invasione dell'arcipelago nipponico, figura tra le più rappresentative a volta elettoralistica, del governo di Washington, a favorire gli Arabi, primo fra essi il re amico di Transgiordania, cui si ...
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TUNISIA
Giovanni Cameri
Alberto Ventura
Isabella Camera d'Afflitto
Enrico Acquaro
Sophie El Goulli
Stefania Parigi
(XXXIV, p. 488; App. II, II, p. 1034; III, II, p. 995; IV, III, p. 699)
Dall'ultimo [...] fra tutti i paesi del Maghreeb. Nell'agosto 1990, dopo l'invasione del Kuwait da parte dell'῾Irāq, Ben ῾Alī condannò l'῾Irāq, ma, a causa del crescente nazionalismo arabo all'interno della T., disapprovò anche l'intervento nella regione della forza ...
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Gruppo insulare del Mediterraneo occidentale, continuazione, verso NE., delle catene a pieghe andaluse. È situato di fronte alla costa orientale della Penisola Iberica, e consta di quattro isole maggiori, [...] indipendenza naturale, passando poi nel 798 in mano degli Arabi. Stettero per qualche tempo sotto la sovranità del califfato Le Baleari presero parte attiva nella lotta nazionale contro l'invasione francese, e un corpo di volontarî di Maiorca combatté ...
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GIOCO
Elvezio Petrozzi
Il termine ''gioco'' si propone come una nozione estremamente complessa in cui sono coinvolte idee di limite, di libertà e di invenzione; si tratta di significati quanto mai vari [...] gruppo di g. di calcolo molto diffusi in Africa (ma di provenienza araba e di origine egizia), molto simili tra loro. In essi la che si intitolava Space Invaders, una simulazione dell'invasione del nostro pianeta da parte di mostriciattoli alieni: ...
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INVASIONI BARBARICHE
Giovanni Battista Picotti
BARBARICHE Le invasioni germaniche. - Alla fine del sec. I d. C., Tacito, fissando lo sguardo sulle popolazioni che abitavano oltre il limes dell'Impero [...] cosa sola, accolsero poi anch'esse la religione dei vinti.
La riscossa di Giustiniano. L'invasione longobarda, avara e slava, e la conquista araba. - Giustiniano (527-65) tentò una riscossa della romanità, giovandosi delle dissensioni religiose, che ...
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Israele
Paolo Migliorini
Silvia Moretti
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Geografia umana ed economica
di Paolo Migliorini
Stato dell'Asia sud-occidentale. Al censimento del 1995 la popolazione risultava di 5.612.300 ab., saliti [...] della popolazione di I. risultava costituito da ebrei e il 19% da arabi di diverse religioni (in grande maggioranza musulmani); degli ebrei, il 68% Force In Lebanon), creata in seguito a un'invasione israeliana nel Sud del Paese.
La riapertura del ...
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N Paese dei Beluci (Balōč) che nel senso etnografico si estende dalla Persia sud-orientale sino all'Indo e costituisce la porzione SE. dell'altipiano iranico, corrispondente per gran parte all'antica Gedrosia. [...] alcuna notizia del paese. Poi il Makrān divenne la via maestra per il traffico arabo-indiano, fra Baghdād e Karachi, e per essa ebbe luogo l'invasione e la conquista araba dell'India.
La prima esplorazione moderna è del 1810, quando due Inglesi, il ...
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Da Giovanni II d'Aragona e da Giovanna Henríquez principessa castigliana di sangue reale e figlia di Federico Enríquez ammiraglio di Castiglia, nacque a Sos (Aragona) il 10 marzo 1452. La sua educazione [...] otto secoli di lotta, cadeva l'ultimo baluardo della potenza araba in Spagna, e finiva la guerra di riconquista, che sino primo letto Eleonora di Foix, in un primo momento prevenì l'invasione francese e portò al trattato di Tudela (4 ottobre 1476), ...
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TRIPOLI (A. T., 113-114)
Emilio SCARIN
Pietro ROMANELLI
Ettore ROSSI
Guido ALMAGIA
La più importante città e il principale porto della Libia, capoluogo della colonia, e sede del governatore generale. [...] (dei Berberi Zenātah), e godé, pare, di una relativa quiete, benché l'interno del paese fosse agitato dall'invasione degli Arabi nomadi Banū Hilāl e Banū Sulaim (verso il 1050); in questo periodo Tripoli e il territorio dipendente abbandonarono le ...
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arabo
àrabo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Arăbus]. – 1. Dell’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; relativo o appartenente agli Arabi, denominazione che designa in senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia e più comunem. tutti gli...
visigotico
viṡigòtico agg. (pl. m. -ci). – Dei Visigoti, uno dei due gruppi (l’altro è costituito dagli Ostrogoti) in cui si divise l’antica popolazione germanico-orientale dei Goti, stanziato in età romana nel Ponto e di qui penetrato, tra...