CITTÀ
P. Cuneo
La definizione di Isidoro di Siviglia (Etym., XV, 2, 1), identificando la civitas nel vincolo associativo che lega gli abitanti e l'urbs entro le mura che circondano lo spazio abitato, [...] commerci, sostenne che non furono le migrazioni dei Germani a interrompere l'unità del mondo romano, bensì le invasioni degli Arabi, che turbarono quegli equilibri che rendevano ancora il bacino del Mediterraneo una via relativamente sicura. Anche se ...
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CASTELLO
W. Müller-Wiener
Struttura fortificata con funzioni difensive e talvolta anche abitative, il c. viene normalmente indicato nelle fonti latine medievali con i termini castrum e castellum, indirettamente [...] e dell'Africa settentrionale, passate nel secondo quarto del sec. 7° agli Arabi, che da quel momento costrinsero i Bizantini, nei costanti scontri sulla linea di confine o nelle invasioni ripetutesi per anni in mare e in terra, a sempre più faticose ...
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Le culture non occidentali
Marco Bussagli
Premessa
Qualsiasi riflessione sul corpo umano nell'arte non potrebbe in alcun modo considerarsi completa se non si estendesse lo sguardo anche alle civiltà [...] impero offrono al Re dei re.
Dopo la tempesta provocata dall'invasione di Alessandro Magno e la nascita dei regni seleucidi, dal 247 valle dell'Indo, passando ovviamente per la penisola arabica, in un continuum territoriale che, successivamente, sia ...
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ASIA
C. Silvi Antonini
L'attuale distinzione, convenzionale, fra Europa e A. risale al congresso di Vienna del 1815, nel quale furono fissati i confini della Russia europea sulla linea Ural-Caspio-Caucaso [...] impedì tuttavia all'impero cinese di subire, nei secoli seguenti, le invasioni e dominazioni dei popoli nomadi (dagli Yuan del sec. 13° di Ardashīr su Artabano e sugli Armeni; di Bahrām II sugli Arabi e di Shāpūr II sugli Indiani. In essi il sovrano, ...
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FEDERICO II, Imperatore
M. Di Berardo
F., della casata degli Hohenstaufen duchi di Svevia, nacque il 26 dicembre 1194 a Jesi e morì il 13 dicembre 1250 a Fiorentino, nel territorio dell'od. comune di [...] con il papa, che in sua assenza aveva tentato l'invasione del regno, molto precariamente sopita dalla pace di San 810; A. Daneu Lattanzi, Una ''bella copia'' di al-Hāwī tradotto dall'arabo da Faraq Moyse per Carlo I d'Angiò (MS Vat. lat. 2398-2399 ...
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BRONZO
M. Bernardini
Il b. è una lega di rame con stagno o zinco (calamina), che è possibile fondere e colare in ogni tipo di forma. Gli altri componenti, la cui presenza può essere individuata mediante [...] verificò nel corso del sec. 13°con l'invasione mongola delle regioni orientali dell'Islam. Da una cat., Paris 1977; J.W. Allan, Persian Metal Technology, London 1979; Gli Arabi in Italia, a cura di U. Scerrato, F. Gabrieli (Antica Madre), Milano ...
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CROCIATI
J. Folda
L'appellativo di c., derivato dalla croce che essi portavano raffigurata sul petto, si riferisce ai soldati che parteciparono alle spedizioni militari cristiane in Terra Santa per [...] tentativi di liberazione delle popolazioni iberiche dalla dominazione araba e ricompare in seguito, nella seconda metà da una radicale riduzione dell'attività pittorica dovuta all'invasione di Saladino, conclusasi con la caduta di Gerusalemme ( ...
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ARABI
A.M. Piemontese
Una trattazione sistematica del contributo degli A. alla civiltà artistica del Medioevo è data sotto le voci specifiche dedicate all'argomento (dinastie e aree geografiche), ove, [...] dire obbligato nella letteratura e nelle scienze profane, fece sì che questa regione sfuggisse sempre più all'influsso arabo.L'invasione dei Mongoli, alla metà del sec. 13°, accelerò in Oriente questo processo di frammentazione delle aree culturali ...
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BAGNO
G. Ventrone Vassallo
Il b., inteso come immersione del corpo nell'acqua a scopo igienico, terapeutico o ludico, è ricordato frequentemente nella Bibbia soprattutto in rapporto alla pulizia e alla [...] Le gravi difficoltà economiche che, dalla fine del sec. 6°, investirono l'impero a seguito delle invasioni di Slavi, Persiani e Arabi furono infine alla base della completa decadenza degli impianti termali tardoantichi. I grandi complessi pubblici di ...
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ENCICLOPEDIA
S. Carboni
Il termine moderno e., sconosciuto in epoca medievale e usato in italiano per la prima volta da Galileo Galilei (1564-1642), indica un'opera scritta nella quale la conoscenza [...] . Le due scene mostrano una vivacità e una relazione tra i personaggi già presenti nella scuola araba dei decenni precedenti l'invasione dei Mongoli, ma in pratica sconosciute agli statici frontespizi di opere di carattere scientifico-filosofico.L ...
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arabo
àrabo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Arăbus]. – 1. Dell’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; relativo o appartenente agli Arabi, denominazione che designa in senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia e più comunem. tutti gli...
visigotico
viṡigòtico agg. (pl. m. -ci). – Dei Visigoti, uno dei due gruppi (l’altro è costituito dagli Ostrogoti) in cui si divise l’antica popolazione germanico-orientale dei Goti, stanziato in età romana nel Ponto e di qui penetrato, tra...