(fr. Paris) Città capitale della Francia (10.900.952 ab. nel 2018, considerando l’intera agglomerazione urbana). È situata sulle rive della Senna, al centro dell’Île-de-France, e alla confluenza nella [...] Lutetia. Nel 53 a.C. Cesare vi riunì l’assemblea generale delle Gallie; nel 52 il suo luogotenente Labieno vi sconfisse Camulogeno, capo dei Parisii; nel 275 subì un’invasione barbarica. Nel 4° sec. fu incorporata nella provincia Lugdunense IV; ormai ...
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NATO
Marco Carnovale
(App. III, ii, p. 191; IV, ii, p. 544)
Strutture e organizzazione
La NATO è un'alleanza preposta alla cooperazione politica ed economica tra gli Stati membri (art. 2 del trattato [...] contestuale acuirsi delle tensioni Est-Ovest provocate dalla guerra fredda (invasione sovietica dell'Afghānistān del rispettivamente i sedici membri della NATO e i sei del Patto di Varsavia (URSS, Polonia, Cecoslovacchia, Ungheria, Romania e ...
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URSS
(Unione delle repubbliche socialiste sovietiche) Stato federale costituitosi a seguito della Rivoluzione d’ottobre, esistito dal 1922 al 1991, esteso su territori che andavano dall’Europa orientale [...] diffuse istanze riformatrici nei Paesi dell’Europa orientale; nel 1968, in Cecoslovacchia, A. Dubček avviò un decennio vide inoltre una crescente ingerenza in Afghanistan, sfociata nell’invasione del dic. 1979; ne seguì un deciso deterioramento dei ...
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Il modello Bartoletti nell'Italia mancata
Massimo Faggioli
Un vescovo italiano del concilio
La figura di Enrico Bartoletti è di rilievo nella storia della Chiesa italiana del postconcilio come segretario [...] cultura cattolica e da una invasione progressiva di cultura laicomarxista.
in partic. pp. 54-55.
4 Cfr. R. Morozzo della Rocca, I «voti» dei vescovi italiani, in Le deuxième la persecuzione in Polonia e la Cecoslovacchia e notava come in Italia vi ...
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Il Novecento
Antonio Menniti Ippolito
La nascita del secolo
L'età contemporanea è il periodo in cui viviamo e il tempo che sentiamo più vicino. Decidiamo allora di farla iniziare quando nascevano i [...] paesi europei. Nel 1938 annette l'Austria e invade la Cecoslovacchia. Le altre potenze europee lo lasciano fare, sperando ancora gli Ebrei. Nel quartiere ebraico di Varsavia vivevano prima dell'invasione 500.000 Ebrei. Tutti, vecchi, donne e bambini, ...
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partiti comunisti
Partiti politici di orientamento marxista, sorti per lo più a seguito della Rivoluzione russa del 1917 e tuttora presenti in molti Paesi del mondo.
Dalla Rivoluzione d’ottobre alla [...] nella zona d’occupazione sovietica della Germania (1945), in Ungheria e in Cecoslovacchia (1948); in quest’ultima il in seguito approfondite a causa dell’invasione sovietica dell’Afghanistan (1979) e della repressione dei conflitti sindacali in ...
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Partito comunista italiano (PCI)
Partito comunista italiano
(PCI) Partito politico italiano, costituito nel 1921 e sciolto nel 1991. Fu fondato, sull’onda della Rivoluzione d’ottobre e del biennio [...] , l’invasione sovietica dell’Afghanistan (1979) e la proclamazione della legge marziale in Polonia (1981) segnavano un’ulteriore differenziazione dall’URSS (che già il PCI aveva nettamente criticato per l’intervento in Cecoslovacchia nel 1968 ...
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(ceco Česká a Slovenská Federativni) Stato federale dell’Europa centrale (127.900 km2), esistito dal 1918 al 1992, confinante con Germania, Austria, Ungheria, Ucraina e Polonia. Dal 1° gennaio 1993 si [...] Repubblica) e la Slovacchia (➔).
Lo Stato cecoslovacco nacque, alla dissoluzione dell’impero asburgico, dall’unione di Boemia, Moravia la stabilità dell’intero blocco orientale portò all’invasione del paese (21 agosto 1968) da parte delle truppe del ...
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crimine
crìmine s. m. [dal lat. crimen -mĭnis, der. di cernĕre «distinguere, decidere»: propr. «decisione giudiziaria», poi «accusa», quindi «delitto»]. – Delitto grave (v. anche crimen). Nel diritto penale italiano vigente è scomparsa, assorbita...