TRENTINO (A. T., 24-25-26)
Roberto ALMAGIA
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Antonio ZIEGER
Questo nome si applica nell'uso comune a una parte della regione veneta, il cui nucleo è costituito dalla media Valle dell'Adige e da un [...] al tardo impero; il rapido progresso della vita romana è contrassegnato dal conferimento della cittadinanza agli Anauni ai fu occupato da Teodorico, che pensò ad assicurarsi da ulteriori invasioni col fortificare i passi delle Alpi. Ma, alla sua ...
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Città della provincia di Bari, sul mare Adriatico, a 8 km. di distanza dal confine della Capitanata, che è per lungo tratto segnato dal fiume Ofanto, a SE. della cui foce sorge la città. Fino al 1927 è [...] dei principali centri vinicoli di tutta l'Italia. Prima dell'invasione fillosserica in Puglia, l'area data a vite era nel a tre navate, divise da colonne, nella parte anteriore romanica presenta evidenti analogie con la basilica di S. Nicola in ...
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SPALATO (in croato Split; A. T., 77-78)
Antonio Renato TONIOLO
Alessandro DUDAN
Giuseppe PRAGA
È la maggiore città e il principale porto della Dalmazia (1931, ab. 43.808). Spalato è situata su un'insenatura [...] de Taurello (già monastero benedettino).
Subito fuori le mura romane e veneziane sono venuti sorgendo ed estendendosi i sobborghi, di Clissa (1537), baluardo eretto a difesa contro l'invasione ottomana. Nel sec. XVII, distesesi le relazioni veneto- ...
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Nome col quale nell'uso popolare si designa la parte meridionale della Calabria; non documentato nella letteratura classica, ricorre già frequente nei secoli XV e XVI, applicato in senso stretto, più conforme [...] si ebbe verso la fine del Terziario e alla conseguente invasione del mare pliocenico, si riportano i terrazzi più elevati sotto di moderazione e, organizzati i suoi nella cosiddetta Legione romana, ordinò alla medesima di mettersi in movimento e di ...
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. Uno dei sette colli di Roma, suddiviso in due sommità, rappresentate oggi dalla chiesa dell'Aracoeli e dal Museo Mussolini. Sulla prima fu stabilita l'acropoli della città, detta arx Capitolina, sull'altra [...] Erdonio con un esercito di 400 uomini, e quindi ripreso a viva forza dai Romani guidati dal console Valerio Poblicola; nel 390 si registra la famosa invasione dei Galli, i quali, entrati a Roma vittoriosi dopo la battaglia dell'Allia, assediarono ...
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È la maggiore, dopo Rodi, delle isole italiane dell'Egeo, misurando 282 kmq. di superficie, una lunghezza di 42 km. e una larghezza massima di chilometri 11. Ha forma allungata con l'asse maggiore diretto [...] era Astipalea (probabilmente presso l'odierna Cèfalo). Nell'invasione persiana dell'Asia Minore, Coo subì la sorte i prostàtai sembrano avere avuto l'ufficio dei pritani ateniesi. Nell'età romana fu aggiunto anche un senato o gerusia. Nel sec. II Coo ...
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Donne di un popolo mitico, noto già alle più antiche leggende dei Greci, che ne collocavano la patria d'origine fuori della Grecia, riguardandolo perciò come estraneo alla civiltà greca, cioè barbaro. [...] quella della lotta con Eracle e l'altra della tentata invasione dell'Attica. La prima si svolgeva intorno al motivo mai più raggiunta nei secoli successivi, e l'antichità greca e romana si limitò a riprodurre gli originali di quei grandi maestri. ...
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Imperatore romano dal 10 luglio 138 al 7 marzo 161. Nacque il 19 settembre 86 in una villa presso Lanuvio da Aurelio Fulvo, senatore e console nell'89, e da Arria Fadilla; secondo l'uso invalso nel secondo [...] e diede un re ai Lazî, e impedì ai Parti un'invasione in Armenia, e sottopose a processo in Roma il re dei ed., pp. 262-263-433 e in opere d'arte figurata, Strong, Scultura romana, Firenze 1926, p. 257).
È detto espressamente di lui, che non fu amante ...
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La romana Faventia è città della Romagna (prov. di Ravenna, Emilia), situata lungo la Via Emilia, quasi a mezza strada fra Bologna e Rimini. È posta tutta in pianura (35 m. s. m.), presso la confluenza [...] .
Nel 540 sono ancora ricordate a Faenza le magistrature romane. Ai Bizantini seguono verso il 740 i Longobardi, che di Romagna ebbe sede in Faenza il Guicciardini) fino all'invasione francese (temporanea sede del dipartimento del Lamone) e al regno ...
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MESIA (Moesia)
Pietro Romanelli
Provincia romana del Basso Danubio. I Mesi, da cui essa prese nome, erano un popolo di razza tracica abitante in una regione di estensione assai limitata, compresa fra [...] in parte trapiantati al di qua del fiume dalle autorità romane; Sciti nell'odierna Dobrugia; infine sulle coste del Ponto i al di qua del Danubio la soggezione a Roma. Altre invasioni e altre campagne si seguirono negli anni successivi, fino all'11 ...
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visigotico
viṡigòtico agg. (pl. m. -ci). – Dei Visigoti, uno dei due gruppi (l’altro è costituito dagli Ostrogoti) in cui si divise l’antica popolazione germanico-orientale dei Goti, stanziato in età romana nel Ponto e di qui penetrato, tra...
retico
rètico agg. [dal lat. Raetĭcus, der. di Raeti «Reti», Raetia «Rezia»] (pl. m. -ci). – 1. Della Rèzia, dei Rèti, regione e popolazione storica dell’età romana repubblicana e imperiale delle Alpi Centrali: la zona r., il territorio r.,...