L'architettura: caratteri e modelli. Mondo islamico
Paolo M. Costa
Basema Hamarneh
Sergio Martínez Lillo
Fernando Sáez Lara
Giovanna Ventrone Vassallo
Anna Sereni
Vincenzo Strika
Caratteri generali
di [...] aspetti dell'architettura secolare, mentre le ripetute invasioni turcomanne e mongole portarono a occidente dell' .). Questa soluzione edilizia si trovava già nell'architettura civile romana tardoimperiale, ad esempio nella Porta Aurea del palazzo di ...
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Africa
E. Zanini
N. Duval
V. Strika
PARTE INTRODUTTIVA
di E. Zanini
La storia dell'A. settentrionale tra il sec. 5° e il 16° può essere sintetizzata in tre grandi fasi: la conquista vandala, la riconquista [...] a Roma, in Italia e in Africa: II-VI sec. d.C., in Società romana e impero tardo antico, III, Le merci, gli insediamenti, a cura di A. coppe.
La Qal'a, come Kairouan, subì le conseguenze dell'invasione dei Banū Hilāl e dei Banū Sulaym, le due tribù ...
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L'edilizia 'sacra' dalla Restaurazione al XXI secolo. Architettura delle nostalgie
Alberto Cadili
Il quadro preunitario
Il patrimonio ecclesiastico
Al termine dell’età napoleonica l’aspetto della città [...] ha penetrato per tutto e pare accenni alla invasione completa», utilizzando 126 delle 221 case religiose esistenti del primo il S. Roberto Bellarmino (1931-1933) recupera dal romanico la facciata a capanna porticata in laterizi e la navata a capriata ...
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Territorio, pianificazione del
Bernardo Secchi
Un termine polisemico
'Territorio' è parola polisemica che ha acquisito significati differenti entro diversi universi discorsivi e disciplinari. Spazio, [...] la piena del fiume, la marea, la frana, la valanga, l'invasione - e per difendersi dalle intemperie o dalle asprezze del clima; un lavoro lo scorrimento delle acque, come nella aggeratio romana, nella marcita lombarda o nelle risaie giapponesi; ...
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INGHILTERRA
M. Blackburn
(ingl. England)
Nome con cui si indica la parte meridionale della Gran Bretagna, a S della Scozia con esclusione del Galles, a O.Durante il Medioevo in I. fiorirono tutte le [...] I. i loro missionari. Dopo il 1066 non vi furono più invasioni, ma l'incessante coinvolgimento della Corona, del clero, della nobiltà al suo arrivo non somigliava in alcun modo alla Britannia romana di cui nella Roma papale si aveva un vago ricordo. ...
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CASTELSEPRIO
M. Andaloro
(Flavia Sibrium, Sibrie nei docc. medievali)
Località della Lombardia settentrionale in prov. di Varese, già abitata dai Galli Insubri, C. è ricordata per la prima volta nelle [...] con l'impiego prevalente di ciottoli legati da malta e con blocchi litici romani di reimpiego, hanno spessore variabile (da m. 1,60 a m. bizantina del Seprio, fra il declino goto e l'invasione longobarda, la congiuntura storica e l'arco cronologico ...
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TEATRO e ODEON (ϑέατρον, theatrum)
P. E. Arias
1. - La parola ϑέατρον, derivata quasi sicuramente dal verbo ϑεάομαι ("guardo, sono spettatore"), indicò in origine soprattutto la massa degli spettatori, [...] sviluppò nel 267 d. C. durante l'invasione degli Eruli.
Più informati siamo sull'odèion di Thompson, in Hesperia, VI, 1937, p. i ss.; M. Bieber, History of the Greek and Roman Theater, New Haven 1939, pp. 98; 119; 122; 328; 331; 381; C. Anti, Teatri ...
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OTTONIANA, Arte
G. Lorenzoni
L'aggettivo ottoniano deriva dal nome proprio Ottone e si riferisce, storicamente, ai tre re di Germania e imperatori del Sacro romano impero, della dinastia sassone, di [...] conquista longobarda al Mille, in Storia di Milano, II, Dall'invasione dei barbari all'apogeo del governo vescovile (493-1002), Milano 1954, pp. 625-661; id., L'architettura romanica milanese, ivi, III, Dagli albori del Comune all'incoronazione di ...
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Vedi BASILICA dell'anno: 1959 - 1994
BASILICA (basilĭca)
G. Carettoni
É. Coche de la Ferté
B. civile. - Edificio pubblico destinato, nelle città romane, a sede dei tribunali ed a luogo di ritrovo dei [...] ancor più evidenti i legami esistenti tra il tipo più comune di b. romana e la b. di Pompei. Quest'ultima, a pianta rettangolare (m venne incendiato nel V sec. d. C. probabilmente durante l'invasione gotica (410 d. C.).
Nella zona forense (Foro Romano ...
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ESARCATO
R. Farioli Campanati
Dopo la riconquista bizantina dell'Italia e la cacciata dei Goti, a seguito di una guerra protrattasi per quasi venti anni dal 535 al 554, Ravenna, liberata nel 540 dal [...] che si registra in quest'epoca dovette ovviare all'invasione dell'acqua di falda o agli effetti delle alluvioni di Ravenna e di Roma dall'850 al 1118, Archivio della R. Società romana di storia patria 38, 1915, pp. 107-213; G. Gerola, L'architettura ...
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visigotico
viṡigòtico agg. (pl. m. -ci). – Dei Visigoti, uno dei due gruppi (l’altro è costituito dagli Ostrogoti) in cui si divise l’antica popolazione germanico-orientale dei Goti, stanziato in età romana nel Ponto e di qui penetrato, tra...
retico
rètico agg. [dal lat. Raetĭcus, der. di Raeti «Reti», Raetia «Rezia»] (pl. m. -ci). – 1. Della Rèzia, dei Rèti, regione e popolazione storica dell’età romana repubblicana e imperiale delle Alpi Centrali: la zona r., il territorio r.,...