lavoro
Complesso delle energie fisiche e intellettuali che l’uomo traduce nella creazione di oggetti, beni o opere di utilità individuale o collettiva; rappresenta una delle principali chiavi di lettura [...] declino del potere imperiale in Occidente e le invasionibarbariche avevano determinato la rapida crisi delle città e interno della compagine di governo pontificia, dei regni romano-barbarici e di quello franco, in particolare; giovani realtà politico ...
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Antica patria di artisti, banchieri e umanisti
Culla dell'Umanesimo e simbolo del Rinascimento italiano, Firenze è una delle città d'arte più importanti del mondo e ha un posto di primo piano nella storia [...] et Umbria nel 287 d.C. Florentia divenne sede vescovile nei primi decenni del 4° secolo. All'epoca delle invasionibarbariche riuscì a respingere l'assalto degli Ostrogoti nel 405, ma rimase coinvolta nella guerra tra Goti e Bizantini. I Longobardi ...
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Normanni
Silvia Moretti
Un popolo di pirati, di viaggiatori e di conquistatori
Per circa quattrocento anni, tra l’8° e l’11° secolo dopo Cristo, le popolazioni originarie della Scandinavia percorsero [...] , Russia, Italia, Isole Orcadi (Scozia), Francia, Grecia, paesi slavi, Medio Oriente, Africa del Nord.
Come già durante le invasionibarbariche, l’Europa fu saccheggiata e gli europei conobbero la paura e il terrore. Con le loro navi leggere, lunghe ...
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Calabria
Claudio Cerreti
Profondo Sud
Forse più di altre regioni meridionali italiane, la Calabria trasmette un'immagine di sviluppo non omogeneo. Terra marginale, di emigrazione, di risorse povere, [...] coinvolsero tutta la Calabria nei loro traffici e vi diffusero la cultura greca. Né la conquista romana né le invasionibarbariche né gli attacchi arabi riuscirono a cancellare l'impronta greca.
A lungo sotto il controllo bizantino o longobardo, solo ...
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Costantinopoli
Tommaso Gnoli
Una città tra Europa e Asia
Costantinopoli significa "città (in greco pòlis) di Costantino". Si tratta del nuovo nome assunto dall'antica città greca di Bisanzio (oggi Istanbul, [...] . I primi erano da sempre chiamati clarissimi, mentre gli altri vennero chiamati solamente clari. Quando però, in seguito alle invasionibarbariche in Occidente, Roma iniziò a perdere di importanza, fino alla definitiva fine del suo potere, nel 476 ...
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Unni
Tommaso Gnoli
Dall’Asia con furore
Gli Unni erano una popolazione barbarica di stirpe mongolica. Non ebbero mai una vera e propria unità etnica, né mai costituirono un vero Stato. Il loro momento [...] Con lui si dissolse improvvisamente la potenza degli Unni, che non ebbero più un ruolo importante nella storia delle invasionibarbariche.
Un popolo che semina il terrore
Le descrizioni che le fonti antiche riportano di questo popolo sono talmente ...
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Ottone I di Sassonia
Silvia Moretti
Il fondatore della potenza della Germania nel Medioevo
Restauratore del potere imperiale in Europa dopo la dissoluzione dell’Impero carolingio, Ottone I fu il fondatore [...] ’Europa fu la vittoria di Ottone a Lechfeld contro gli Ungari (955). Con questa battaglia si concluse il lungo periodo delle invasionibarbariche iniziato nel 4°-5° secolo d.C.: gli Ungari, che con le loro incursioni avevano minacciato l’Europa, si ...
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Losanna
Città della Svizzera occid., capitale del cantone di Vaud. Preesistente alla conquista romana col nome di Lousonna, sul luogo dell’od. Vidy, fu distrutta nel sec. 1° a.C. (forse dagli elvezi) [...] e riedificata dai romani, che, alla fine del 3° sec. d.C., la eressero in oppidum. Per difendersi dalle invasionibarbariche, gli abitanti di Lousonna edificarono sulle colline circostanti una nuova città, che nel 6° sec. era sede vescovile. Contro i ...
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amanuense
Chi, prima della diffusione della stampa, copiava manoscritti per mestiere, a servizio di privati, o del pubblico, spesso in officine esercitate da venditori di libri (➔ ). Il mestiere di a. [...] nel mondo classico era praticato in genere dagli schiavi; dopo le invasionibarbariche tale funzione finì con l’essere esercitata specialmente in centri religiosi. Col sec. 13°, specialmente presso i grandi centri universitari, si sviluppò una vera e ...
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Storia
GGiovanni Pugliese Carratelli
Giuseppe Galasso
di Giovanni Pugliese Carratelli, Giuseppe Galasso
STORIA
Storia di Giovanni Pugliese Carratelli
sommario: 1. Res gestae e historia rerum gestarum. [...] del Mediterraneo il momento di frattura del mondo romano, la cui unità egli vede permanere, nonostante le invasionibarbariche, fino a Carlo Magno; Lucien Febvre, storico del sentimento religioso e della fervida vita del Rinascimento europeo ...
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barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...
invasione
invaṡióne s. f. [dal lat. tardo invasio -onis, der. di invadĕre «invadere»]. – 1. a. Ingresso nel territorio di uno stato da parte delle forze armate di uno stato belligerante, per compiervi operazioni belliche, con o senza l’intenzione...