BONIFACIO VIII, papa
Eugenio Dupré Theseider
Non si conosce la data di nascita di Benedetto Caetani, il futuro B. VIII: forse è da situare nel quarto decennio del Duecento (1235?). Nacque quasi certamente [...] del favore di Carlo II per ottenere al nipote Roffredo (II) l'investitura delle località di Vairano e di Calvi, e poi (27 febbr. 1295 entrare nelle questioni di diritto connesse con i feudi laici ma può sempre giudicare "ratione peccati" su una ...
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BONIFACIO, marchese e duca di Toscana
Margherita Giuliana Bertolini
Figlio del marchese canossiano Tedaldo, conte di Modena, Reggio, Mantova, Brescia e Ferrara, e di Willa "ducatrix" - della cui famiglia [...] la descrizione in termini anche giuridicamente precisi, d'una investitura feudale, con reciproco giuramento di fedeltà tra signore e che è altra cosa di una "politica religiosa", di un laico potente, cioè impegnato a fondo nella vita politica, alle ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Paolo Sarpi
Corrado Pin
Un frate enciclopedico, che rifiuta di render pubbliche le sue audaci riflessioni sull’uomo associato, la religione, lo Stato; in colloquio con il mondo dei filosofi antichi, [...] Stato, anch’esso richiamato ai valori civili della sua missione laica.
La vita
Pietro Sarpi, nato a Venezia nel 1552, evitando dichiarazioni di principio, richiami scritturali all’investitura divina dello Stato (fondamento da Sarpi necessariamente ...
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GUARDATI (Guardato), Tommaso (Masuccio Salernitano)
Fabio De Propris
Fu uno dei tre figli di Margherita (Margaritella) Mariconda e di Loise, membro della nobile famiglia sorrentina dei Guardati, titolata [...] 26, seppur senza spiegare perché, dichiara che invece fu un laico), Vincenzo, frate dell'Ordine dei predicatori e Adriana, monaca 50 s. n. 1); il secondo è un diploma d'investitura concesso da Antonello Sanseverino succeduto al padre e redatto da "M. ...
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ALBERTO AZZO
Margherita Giuliana Bertolini
Della stirpe degli Obertenghi, visse tra la fine del decimo e la fine dell'undecimo secolo; morì nel 1097. Dal padre, marchese Alberto Azzo I, ereditò il governo [...] ; si trattava di uno dei tanti casi in cui un laico si era appropriato di beni ecclesiastici; d'altra parte, nella e Folco, terminata solo ai tempi di Federico Barbarossa con l'investitura dei beni italiani contestati data, il 27 ott. 1154, ai figli ...
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GREGORIO XIV, papa
Agostino Borromeo
Appartenente a una famiglia nobile di origine cremonese, Nicolò Sfondrati nacque, probabilmente a Somma Lombardo (nei pressi di Varese), l'11 febbr. 1535 da Francesco [...] lo Sfondrati intimò ai beneficiati di presentare i titoli d'investitura, vennero alla luce numerosi casi di ecclesiastici che mai presso la S. Sede, alla quale le autorità laiche milanesi non mancavano di ricorrere affinché appoggiasse le loro ...
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GUICCIARDINI, Luigi
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze nel 1346 circa da Piero di Ghino e dalla prima moglie di questo, Tessa Bardi.
La famiglia Guicciardini, di antiche tradizioni (la sua presenza a Firenze [...] G., furono proclamati "cavalieri del popolo", investitura simbolo di massima autorità, che comportava il 1391); dal 1° dic. 1389 fu per due mesi uno dei camarlinghi laici della Camera del Comune; il 29 apr. 1395 fu eletto approvatore degli statuti ...
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ELZEARIO de Sabran, santo
André Vauchez
Nacque nel 1285 o nel 1286 a Robians, vicino al castello di Ansouis (Vaucluse, Francia) da Ermengaud e da Laudune Albe, signora di Roquemartine. Il suo nome, [...] , avendo ricevuto da Carlo II d'Angiò, nel 1293, l'investitura della contea di Ariano (prov. di Avellino, in Campania), dovette quella prospettiva escatologica che li distingueva, raccomandavano ai laici, e in particolare ai beghini e alle beghine di ...
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GUALTIERO
Irene Scaravelli
Di origine germanica, nacque intorno agli anni Ottanta dell'XI secolo. Fu canonico della cattedrale di Ratisbona e personalità di spicco se Paolo di Bernried lo nomina con [...] contrastare l'autonoma iniziativa elettiva del clero e del laicato ravennati Enrico V s'affrettò a nominare sulla cattedra dell'arcivescovado, G. si dichiarò disposto a rinnovare l'investitura a suo figlio Raniero e ad appoggiare il suo matrimonio ...
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DODONE
Maura Grandi
Creato vescovo di Roselle (presso Grosseto) nell'ultimo periodo del pontificato di Niccolò II, D. successe a Gerardo, vescovo sicuramente sino al gennaio del 1060, Fu consacrato [...] per il vescovo di Lucca, in occasione di una nuova investitura della cattedrale per alcuni terreni posti ad Asciano, nel contado riformatrici in difesa delle prerogative ecclesiastiche contro il potere laico-feudale.
Fonti e Bibl.: I. D. Mansi ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...