CASSARO, Cesare Gaetani e Lanza principe di
Giuseppe Scichilone
Nacque a Palermo nel 1712 dal principe Pietro e da Aloisia Lanza e Reggio. Nell'anno 1750, come figlio primogenito succedette al padre, [...] il quale era morto il 9 gennaio, nel possesso dei titoli e dei beni e ricevette investitura del principato il 29 novembre 1750. L'8 gennaio 1756 assunse la carica di governatore della Compagnia della carità di S. Bartolomeo. Nel maggio del 1764 venne ...
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ADERNÒ, Antonio Moncada e Moncada conte di
Antonello Scibilia
Nato nella seconda metà del sec. XV da Guglielmo Raimondo e da Contissella Moncada Esfar, alla morte del padre fu investito, il 14 ott. [...] 1511, delle contee di Adernò e di Caltanissetta e di numerosi altri feudi minori (l'investitura fu ripetuta, per la successione di Carlo d'Asburgo nel Regno di Sicilia, il 2 maggio 1517).
Potentissimo feudatario, insieme con i principali esponenti ...
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BOLOGNESI, Ottavio
Tiziano Ascari
Nacque a Correggio nel 1580 da antica famiglia del luogo. Nulla si sa della sua giovinezza e dei suoi studi. Divenne, si ignora in quale anno, segretario della comunità [...] a sé, il B. fu mandato a Vienna da Siro, che evidentemente aveva avuto modo di apprezzame le capacità, a cercare di ottenergli l'investitura. Negli anni 1612-15 il B. seguì la corte imperiale a Praga, Ratisbona, Linz, Wels poi di nuovo a Vienna e a ...
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Denominazione, presso i Greci, del mare fra la Grecia, l’Asia Minore e la costa traco-macedone.
Ducato dell’A. (o del Dodecaneso) Venne costituito dopo la conquista latina di Costantinopoli dal patrizio [...] Sanudo che, impadronitosi (1205-07) con una sua flottiglia delle isole Cicladi e di parte delle Sporadi, ne ottenne l’investitura dall’imperatore latino di Costantinopoli, Enrico. Con capitale Nasso, fu retto dai Sanudo fino al 1383, poi dai Crispo ...
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Figlio (Modena 1634 - ivi 1662) di Francesco I, cui successe nel 1658; il matrimonio (1655) con Laura Martinozzi, nipote del Mazzarino, gli valse (1658) la carica di generalissimo dei Francesi in Italia [...] lega con Venezia. Rinunciò alla patente di generalissimo l'anno successivo, in cambio della promessa, ottenuta dalla Spagna, dell'investitura di Correggio, nonché dell'attribuzione dei proventi della dogana di Foggia fino a 32.000 ducati annui. Le ...
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Figlio (n. 1081 - m. Utrecht 1125) dell'imperatore Enrico IV e di Berta di Savoia, fu re di Germania dal 1106 e imperatore dal 1111. Come il padre attuò una politica di attrito con la Chiesa, e venne perciò [...] in poi. L'opposizione dei vescovi impedì però a Pasquale II di tenere fede al patto. E. ritornò quindi alle pretese sull'investitura regia, tenne prigioniero il pontefice insieme ai cardinali e lo costrinse infine a riconoscergli i suoi diritti sull ...
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Patriota ungherese (Kežmarok 1657 - Izmit, Asia Minore, 1705); si distinse nelle lotte per l'indipendenza contro l'Austria e fu per un breve periodo principe di Transilvania. Aiutato da M. Apafi e dal [...] pascià di Oradea, nel 1681 batté, a capo di ribelli ungheresi, le forze di Leopoldo I, e quindi ottenne dal Sultano l'investitura a principe dell'Ungheria superiore. Nel 1683, durante l'assedio di Vienna, anche T., alleato dei Turchi, fu battuto, ma ...
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Nel Medioevo, l’ordinamento autonomo delle quattro partes in cui fu divisa la Sardegna, denominate dalle città di Cagliari e Torres e dalle regioni di Arborea e Gallura, e governate da iudices de logu [...] che si chiamavano reges «re». Una curia accanto al giudice fungeva da governo centrale. I g. ebbero fine nel 14° sec. con l’investitura del regnum Sardiniae data dal papa agli Aragonesi. Solo quello di Arborea resistette fino al 1410. ...
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GIANFIGLIAZZI, Rinaldo
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze nel 1335 da Giannozzo di Giovanni e da Niccolosa di Rinaldo Casini. Eccettuato Maso degli Albizzi, fu l'uomo politico fiorentino in cui più compiutamente [...] il regime oligarchico nato nel gennaio 1382 sulle ceneri di quello dei ciompi. Non a caso al 20 genn. 1382 risale la sua investitura a cavaliere dello spron d'oro voluta dalla Parte guelfa e al 1° marzo dello stesso anno la sua elezione, primo della ...
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omaggio
Nel Medioevo occidentale, atto formale che esprime il rapporto di raccomandazione (commendatio) con il quale un uomo, dichiarandosi vassallo, accetta la sudditanza nei confronti di un altro uomo [...] o. il vassallo si inginocchiava e metteva le mani giunte in quelle del signore. Seguivano il giuramento di fedeltà e l’investitura di un beneficio, o . Con il sec. 11°, visto il moltiplicarsi degli o. di un vassallo a diversi signori, venne istituita ...
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investitura
s. f. [dal lat. mediev. investitura, der. di investire «mettere in possesso d’una dignità»]. – 1. Nella società medievale, l’immissione nel possesso di un fondo compiuta dal signore feudale a vantaggio del vassallo e, per estens.,...
autoinvestitura
(auto-investitura), s. f. Conferimento di un incarico a sé stessi. ◆ [tit.] [Lamberto] Dini: «Quell’autoinvestitura è stata un gesto di debolezza» / L’ex ministro critica [Franco] Frattini. «E con il doppio ruolo di [Silvio]...