FILATTERIO
L. Karlsson
I f. (dal tardo lat. phylacterium e dal gr. ϕυλαϰτήϱιον, da ϕυλάττω 'preservare, difendere'), come gli amuleti (v.), avevano lo scopo di allontanare, soprattutto dall'uomo, minacce [...] in Pietas, Festschrift B. Kötting, JAC Ergänzungsband 8, 1980, pp. 483-498; K.M.C. Dunbabin, M.W. Dickie, Invida rumpantur pectora. The Iconography of Phthonos/Invidia in Graeco-Roman Art, JAC 26, 1983, pp. 7-37; H.H. Lauer, s.v. Böser Blick, in Lex ...
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opposizione
Alessandro Niccoli
Il vocabolo ricorre solo in Pg XXII 50 la colpa che rimbecca / per dritta opposizione alcun peccato, / con esso insieme qui suo verde secca: le colpe che " si contrappongono [...] di fuori di questo, né risulta applicabile giacché non si vede quale possa essere, ad esempio, l'eccesso contrario all'invidia, all'ira o alla lussuria; per giunta, gli eccessi contrari ai vizi capitali non sono affatto considerati nella lezione di ...
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, La città di Filippi (v.) nella Macedonia era stata la prima che S. Paolo aveva evangelizzato in Europa, durante il suo secondo viaggio missionario, circa il 51 (Atti, XVI, 12-40). A questa comunità, [...] ha giovato alla diffusione del Vangelo "in tutto il pretorio"; tra i fratelli vi sono però alcuni che lo predicano con invidia e spirito di contesa, e senza sincerità, ma ciò che gli accade, viva egli o muoia, conduce alla glorificazione di Cristo ...
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livido
Antonio Lanci
Aggettivo a bassa frequenza, esclusivo della Commedia. È usato per indicare l'aspetto che assume la pelle a causa del freddo intenso (If XXXII 34 livide... / eran l'ombre dolenti [...] , insieme con il suo valore proprio, un secondo significato, denotante, per accertata attribuzione simbolica (cfr. Livore), l'invidia, che è punita in questo girone.
Evidente, nel corso dell'esegesi antica e moderna, l'imbarazzo degl'interpreti circa ...
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odio
È una delle passioni che la persona amata ha in comune con la persona amante (Cv IV I 2). Sempre nel senso proprio di " avversione " per qualche cosa, il termine ricorre ancora, contrapposto ad [...] si torna nelle altre occorrenze: l'odio... che ciascuno al possessore de la ricchezza porta può essere determinato da invidia o dal desiderio di prendere quella possessione (Cv IV XIII 13).
Di ben altra intensità, in quanto determinato soprattutto ...
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HUNAIN ibn Ishaq
Michelangelo Guidi
Ioannitius del Medioevo occidentale; cristiano, medico e traduttore di opere filosofiche e mediche greche in siriaco e in arabo; nato in al-Hīrah, di famiglia nestoriana [...] l'apice della gloria; ma ebbe anche a soffrire persecuzioni, sia per la natura diffidente di quel califfo, sia per l'invidia dei suoi colleghi cristiani. Poi visse altri 20 anni in tranquillità, continuando la sua opera di traduttore; morì nell'873 o ...
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peccato [plur. anche peccata]
Antonietta Bufano
Philippe Delhaye
Attilio Mellone
Le occorrenze del termine nell'accezione più comune di " colpa verso Dio " sono, ovviamente, più numerose nella Commedia; [...] . I loro p. sono di diverse specie e per la diversità di essi sono distribuiti in vari cerchi infernali: se tentarono per invidia i nostri protoparenti (I 111 e Pd IX 129) tendono tuttora continue insidie agli uomini (Ep VII 3). Commettono più p. dei ...
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MENZINI, Benedetto
Carlo Alberto Girotto
MENZINI, Benedetto. – Nacque a Firenze il 29 marzo 1646 da Domenico di Francesco e da Domenica di Giovan Battista Cresci, di condizioni assai modeste. Di un [...] alla maniera di Luciano» tra lo stesso M. e un auditor, vengono ripresi i temi affrontati nel De literatorum hominum invidia.
Confidando nell’appoggio di Redi, di Magalotti, di Lorenzo Bellini e di Anton Maria Salvini, verosimilmente tra il 1681 e ...
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PERDIX (Περδιξ)
A. Bisi
Nipote di Dedalo per parte di madre la quale, secondo alcune più tarde versioni (cfr. Suda, s. v. Πέρδιχος ἱερόν) si impicca per il dolore causatole dalla morte del figlio. Anch'essa [...] e avendo inventato molti strumenti utili all'umanità, come la sega e il compasso, sarebbe stato ucciso da quello per invidia e gelosia di mestiere. Secondo la narrazione ovidiana Dedalo l'avrebbe precipitato giù dall'acropoli di Atene lapsum mentitus ...
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etsi
Riccardo Ambrosini
L'unica attestazione di e., in Pd III 89 Chiaro mi fu allor come ogne dove / in cielo è paradiso, etsi la grazia / del sommo ben d'un modo non vi piove, assicura a questa discussa [...] tra eguaglianza in beatitudine e differenza di visione di Dio, sviluppato in Cv III XV 10 Li Santi non hanno tra loro invidia, però che ciascuno aggiugne lo fine del suo desiderio, e in Pd III 70-72 la nostra volontà quïeta / virtù di carità ...
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invidia1
invìdia1 s. f. [dal lat. invidia, der. di invĭdus: v. invido]. – 1. Sentimento spiacevole che si prova per un bene o una qualità altrui che si vorrebbero per sé, accompagnato spesso da avversione e rancore per colui che invece possiede...
invidiabile
invidiàbile agg. [der. di invidiare]. – Che è tale da poter essere invidiato; in genere di cosa che per la sua qualità o condizione eccita in altri l’invidia (nel senso attenuato di questa parola), il desiderio o anche solo l’ammirazione,...