leoni e tigri
Giuseppe M. Carpaneto
Predatori su misura
Dai piccoli gatti selvatici alle grandi fiere come la tigre e il leone, la famiglia dei Felidi ha prodotto una serie di predatori di taglia diversa, [...] . Nell’immaginario medievale la lince era rinomata per la vista acuta e Dante l’avrebbe usata per significare l’invidia che porta a indagare sugli altri per metterne in evidenza i difetti. Le linci attaccano prevalentemente lepri, conigli, piccoli ...
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Medici, Lorenzo de’, detto il Magnifico
Alessio Decaria
Nacque a Firenze nel 1449, da Piero di Cosimo (→ Medici, Piero di Cosimo de’) e Lucrezia Tornabuoni. Appena ventenne ereditò la posizione eminente [...] VIII x 16), e non per quel «desiderio di dominare» (§ 17) che è da addebitare piuttosto agli antagonisti, animati da invidia e insorti contro la patria, rei dunque di «confundere le inimicizie private con le ingiurie pubbliche» (§ 24). Il nodo della ...
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DONÀ (Donati, Donato), Nicolò
Paola De Peppo
Nacque a Venezia il 1° nov. 1705 dal patrizio Francesco di Nicolò, che apparteneva ad un ramo secondario dei Donà riva de Biasio, e da Fontana Maria Zen. [...] morte dell'autore). Egli metteva in conto l'emarginazione della propria casa allo "zelo, ultroneo, o piuttosto (all')invidia ed indignazione" delle grandi famiglie del patriziato. Ma il D. non aveva scritto i Ragionamenti politici per vendicarsi dei ...
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FAZELLO, Tommaso
Rosario Contarino
Nacque nel 1498 a Sciacca (Agrigento) da padre vasaio originario di Reggio.
Dopo aver compiuto i suoi primi studi nella città natia, ancora adolescente (forse nel [...] manca di assemblare giudizi (libro I, cap. VII) de moribus Siculorum, individuando dei clichés comportamentali (invidia, individualismo, inclinazione all'ozio, senso dell'ospitalità), che successivi osservatori confermeranno.
Non si possono tuttavia ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Mentre il poema cavalleresco di tradizione ariostesca continua a riscuotere un largo [...] come piacque a colui, che muove e regna.
Ora chi fu la cagion di tanta lite?
Gaven, che dell’Orcania era signore;
che portò invidia alle virtù gradite
di Lancillotto, e gli pungeva il core,
che per opra di lui fosser fallite
le nozze, ch’ei bramò con ...
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PRATI, Giovanni
Gabriele Scalessa
PRATI, Giovanni. – Nacque il 27 gennaio 1814 a Campomaggiore, vicino a Trento, da Carlo, funzionario del fisco («cancellista provinciale»), e da Francesca de Manfroni, [...] sue proteste, fu bandito dal Granducato la sera stessa come perturbatore dell’ordine pubblico (ma forse anche per l’invidia letteraria di Guerrazzi nei suoi confronti). Colpito ancora da emottisi, poté lasciare Firenze il 26 dicembre.
Nel periodo ...
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TIBALDESCHI, Pietro (Pietro Romano)
Beatrice Del Bo
– Nacque forse a Roma, verosimilmente negli anni Venti del Quattrocento, da Tibaldo e da Orsina di Ulisse Orsini.
Appartenente a un’importante famiglia [...] . Succeduto al carismatico, prestigioso e valoroso fratello, Bonifacio volle sbarazzarsi – sfruttando anche il malumore e l’invidia di altri uomini di corte, segnalati dai diplomatici stranieri presenti a Casale – dell’ingombrante eredità costituita ...
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CALEFFINI, Ugo
Franca Petrucci
Di famiglia originaria di Rovigo, nacque a Ferrara nel 1439 circa da ser Ricevuto di Giovanni, esattore della Camera del Comune di Ferrara. Ebbe almeno cinque fratelli, [...] , Brandelise, tesoriere della duchessa, e il mercante Galeazzo, verso i quali il cronista nutre un odio feroce, considerando con invidia e sospetto la ricchezza e la potenza che essi hanno conquistato. Il C. non annota, però, solo gli avvenimenti che ...
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DABORMIDA, Giuseppe
Paola Casana Testore
Nacque a Verrua Savoia (prov. di Torino) il 21 novembre del 1799, da Giovanni Battista e da Vittoria Seghini. Il padre, magistrato sotto l'antico regime, pare [...] e con tutte le arti ignobili e solite di coloro in cui prevale ad ogni altra dote la mediocrità e l'invidia" (Chiala, La vita..., pp. 505 s.). Il Gioberti, nonostante l'intervento degli amici del D., scrisse un nuovo libro intitolato Ultima ...
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FORTEGUERRA, Forteguerra
Giorgio Tori
Nacque a Lucca nella prima metà del sec. XIV, da Pagano di ser Lando. Trascorse parte della giovinezza nelle Fiandre, a Bruges, ove, insieme col cugino Bartolomeo, [...] dell'importanza non solo economica da lui allora raggiunta. La nuova abitazione da lui fatta costruire fece mormorare e provocò l'invidia di una parte almeno della cittadinanza. Il F. fu poi accusato di ostentazione di ricchezza e di lusso; su di lui ...
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invidia1
invìdia1 s. f. [dal lat. invidia, der. di invĭdus: v. invido]. – 1. Sentimento spiacevole che si prova per un bene o una qualità altrui che si vorrebbero per sé, accompagnato spesso da avversione e rancore per colui che invece possiede...
invidiabile
invidiàbile agg. [der. di invidiare]. – Che è tale da poter essere invidiato; in genere di cosa che per la sua qualità o condizione eccita in altri l’invidia (nel senso attenuato di questa parola), il desiderio o anche solo l’ammirazione,...