RACINE, Jean
Ferdinando Neri
Nato a La Ferté-Milon nel 1639 (l'atto di battesimo porta la data del 22 dicembre), morì a Parigi il 21 aprile 1699. Orfano di madre nel 1641, del padre nel 1643, fu allevato [...] raciniano.
Dopo Phèdre, il R. abbandonò il teatro. Quale profonda ragione poté indurlo a tale rinuncia? La gretta invidia dei suoi avversarî? Una conversione morale, che, richiamandolo ai severi principî appresi alla scuola di Port-Royal, abbia ...
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VERGA, Giovanni
Attilio Momigliano
Novelliere e romanziere, nato il 31 agosto 1840 a Catania, ivi morto il 27 gennaio 1922. A Catania ebbe come maestro un verseggiatore byroniano e montiano, Antonino [...] muratore siciliano, Gesualdo Motta, arricchito in mezzo ad avversità d'ogni sorta, circondato dalla malignità e dall'invidia dei rivali e dei beneficati, amareggiato anche dalla lontananza spirituale della moglie, di nascita troppo superiore alla sua ...
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Scultore, n. a Bologna il 27 nov. 1595. m. a Roma il 10 giugno 1654. Studiò disegno e pittura con Lodovico Carracci, e frequentò la bottega del modesto scultore e incisore Giulio Cesare Conventi (1577-1640). [...] Vaticana, decantata dal Bellori "come scultura unica fra le moderne" e "lavoro così mirabile non mai deriso né dall'invidia ne dall'ignoranza". Il rilievo, derivato dall'affresco di Raffaello delle Stanze è animato da un sapiente e vario digradare ...
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- La storia. La consumer city crocevia tra Asia e Africa. Gli spazi. La blue city. Bibliografia
La maggiore città degli Emirati Arabi Uniti ha costituito negli ultimi decenni l’esempio più clamoroso di [...] particolare per i più giovani, un modello amato e odiato al tempo stesso, con sentimenti misti che oscillano fra l’invidia per i livelli di libertà raggiunti, ormai per non pochi aspetti abbastanza simili a quelli occidentali (lontanissimi da quelli ...
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Venezia e la politica italiana: 1454-1530
Michael E. Mallett
Pace e guerre, 1454-1494
I negoziati per la pace, e per un concordato che risolvesse i contenziosi che dividevano gli Stati italiani, si [...] delle posizioni politiche dell'epoca, e uno dei motivi del suo relativo isolamento. Ma era una paura nata dall'invidia e dal risentimento, piuttosto che da una valutazione realistica delle sue ambizioni e intenzioni politiche. Sul finire degli ...
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Paolo Soleri
Ecoarchitettura
Metamorfosi verdi
E se ci impegnassimo davvero?
di
1° febbraio
La Commissione Europea premia il progetto di edilizia residenziale sociale a basso impatto ambientale SHE [...] mezzo. Non lasciamo che lo spettacolo finisca in un fiasco a causa del lato più opaco della nostra umanità: la nostra invidia, l’avidità, l’odio, l’intolleranza e l’insensibilità. Sospese come sono le società high-tech sulla soglia dell’intelligenza ...
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Emozioni e retorica in vendita: il linguaggio pubblicitario
Fabio Rossi
I messaggi della pubblicità
Sulla pubblicità si è scritto moltissimo, almeno a partire dagli anni Cinquanta. Il testo dei messaggi [...] quando sei sotto l’effetto di uno stupefacente, godendo appieno dei piaceri del sesso e suscitando in questo modo l’invidia altrui.
«Lasciati sedurre da un capriccio»: Caprice des Dieux «un amour de fromage» (spot di un formaggio, 2008); «L’intenso ...
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oc (oco)
Pier Vincenzo Mengaldo.
È in D. che si trovano le prime attestazioni compatte, non solo italiane, di ‛ lingua d'oc ' e simili (oc deriva da hoc è vale in prov. antico " sì ") nel senso di " [...] Cv I X 11 - XI) di cechitade di discrezione (XI 2), di giustificazioni intinte di ‛ malizia ', bramosia di vanagloria, invidia, viltà (tra l'altro insinuando apertamente che chi scriveva in provenzale o in altro volgare straniero lo faceva perché non ...
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FAVA (Faba), Guido (Guido Bononiensis)
Francesco Bausi
Figlio di Niccolò, nacque a Bologna non oltre il iigo. La congettura (in mancanza di una più sicura documentazione) è autorizzata da un atto del [...] chiesa ("rehedificans ecclesiam"), al superamento di molti ostacoli ("post vicinorum multas persecutiones et scandala"), dovuti all'invidia dei colleghi ("quorum partem clerici fovebant civitatis latenter"), e infine alla composizione di un'opera di ...
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GIAN GALEAZZO MARIA Sforza, duca di Milano
Francesca M. Vaglienti
Primogenito di Galeazzo Maria, duca di Milano, e di Bona, figlia del duca Ludovico di Savoia e cognata di Luigi XI di Francia, G. nacque [...] .-Sforz., Potenze sovrane, cart. 1464), accecati dall'odio per il duca defunto e la sua legittima discendenza - per invidia i fratelli, per presunte ingiustizie pubbliche e private il patriziato cittadino -, sostenuti inoltre all'esterno da potentati ...
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invidia1
invìdia1 s. f. [dal lat. invidia, der. di invĭdus: v. invido]. – 1. Sentimento spiacevole che si prova per un bene o una qualità altrui che si vorrebbero per sé, accompagnato spesso da avversione e rancore per colui che invece possiede...
invidiabile
invidiàbile agg. [der. di invidiare]. – Che è tale da poter essere invidiato; in genere di cosa che per la sua qualità o condizione eccita in altri l’invidia (nel senso attenuato di questa parola), il desiderio o anche solo l’ammirazione,...