Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Dario Ippolito
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
In buona parte dell’Europa occidentale, nel corso della prima età moderna, parallelamente [...] provare col ragionamento ciò che l’onore che ho sempre ricevuto dalla vostra bontà autorizzerà con l’esempio.
La naturale invidia, che si trova ordinariamente tra potenze uguali, è troppo conosciuta da tutti perché ci sia bisogno d’un lungo discorso ...
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BARLETTI, Carlo
Vincenzo Cappelletti
Nacque a Roccagrimalda (Alessandria) il 22 maggio 1735 da Antonio e da Domenica Barletti. Nel 1751 entrò come novizio nella casa degli scolopi di Paverano e nel [...] -148, 414 S.). Sui rapporti tra i due fisici venne a pesare, secondo F. Scolari (F. Scolari, A. Volta, P - 47 1), certa "invidia" del B., che però non risulta dalle fondi edite. Scorrendo, tuttavia, una lettera dei Volta a G. P. Franck del 1798 si ha ...
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SCILLA, Agostino
Luigi Hyerace
– Nacque a Messina il 10 agosto 1629 (Susinno, 1724, 1960, p. 234). Pittore, scienziato naturalista, collezionista di monete e di disegni, nel suo Autoritratto (Boston, [...] , pp. 355 s.).
A detta di Susinno, durante l’esilio romano Scilla fu molto accorto a non suscitare l’ostilità e l’invidia dei colleghi. Di fatto, Susinno (1724, 1960, p. 242), Pio (1724, 1977, p. 129) e Lione Pascoli (1730, 1992, p. 498) ricordano ...
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PELORI, Giovanni Battista
Mauro Mussolin
‒ Architetto civile e militare, nacque da Mariano di Pasquino del Peloro e Agnese Petrucci e fu battezzato a Siena il 7 luglio 1483.
Nell’edizione giuntina, [...] l’ampiezza degli incarichi di Pelori, dichiara apertamente una fedeltà professionale e politica troppe volte messa in dubbio per invidia e calunnie.
Pelori morì sicuramente nel 1558. Di quell’anno è la supplica della vedova alle magistrature di ...
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GRILLO, Clelia (del)
Guido G. Fagioli Vercellone
Nacque a Genova nel 1684 (entro il luglio: alla morte, nell'agosto 1777, aveva già compiuto i 93 anni), in una famiglia patrizia illustre e doviziosa, [...] nel quale faceva rappresentare commedie e melodrammi, privilegiando possibilmente gli autori contemporanei: nel 1760 vi fu rappresentata L'invidia debellata di G. Ghelfi, il segretario di Pietro Verri. Com'era moda, ella ebbe anche il gusto del ...
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uomini
Giovanni Giorgini
L’umanità di Machiavelli
U., tanti u., u. e donne di ogni genere, popolano le opere politiche e letterarie di Machiavelli. M. era autenticamente interessato agli esseri umani, [...] ricco, le lusinghe d’una meretrice, la poca fede di tutti li uomini.
M. apre i Discorsi lamentandosi che la natura invidiosa degli u. rende pericoloso trovare «modi ed ordini nuovi» come se si trattasse di cercare «acque e terre incognite» (I proemio ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
A volte difficilmente distinta dalla filosofia e dalla medicina, la magia attraversa la cultura medievale, [...] ha natura fredda e, se ridotto in polvere e mescolato al latte, cura le ulcere e l’emicrania; vince il terrore e l’invidia e rende Dio disposto ad accettare le suppliche. Gli usi delle pietre descritte nei lapidari sono i più vari: il magnete può ...
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CALAMECH (Calamecca)
Francesco Neri Arnoldi
Famiglia di artisti carraresi, attivi a Messina nella seconda metà del secolo XVI, il cui nome trae origine da una località presso Carrara, denominata la Calamecca.
Primo [...] lo zio Andrea e gli veniva affidato, nonostante l'ancor giovane età, un gruppo allegorico di Minerva che schiaccia l'Invidia per gli apparati delle esequie di Michelangelo (Vasari, p. 302). Probabilmente nel 1565, insieme con lo zio, si trasferiva a ...
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Siena
Irene Fosi
All’inizio del Quattrocento S. usciva da una profonda crisi politica e istituzionale causata dal fallimento della politica oligarchica dei Nove (la fazione di governo guidata dal Monte [...] a Pisa per aiutare i ribelli, si sarebbero trovate inevitabilmente nella sua orbita: «Lucca e Siena cedeva subito, parte per invidia de’ Fiorentini, parte per paura» (Principe vii 36); il pericolo fu allontanato per la morte di Alessandro VI. Dopo la ...
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Psicosi
Arnaldo Ballerini
Per psicosi si intende una condizione patologica di sovvertimento della struttura psichica nei rapporti tra rappresentazione ed esistenza. Benché alcuni testi psichiatrici [...] in cui gli attacchi, sotto l'influsso di un eccesso di impulsi distruttivi (forse connessi a gelosia e invidia), producono una frammentazione della personalità, portando così alla distruzione la capacità di pensiero verbale" (Meltzer 1978, trad. it ...
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invidia1
invìdia1 s. f. [dal lat. invidia, der. di invĭdus: v. invido]. – 1. Sentimento spiacevole che si prova per un bene o una qualità altrui che si vorrebbero per sé, accompagnato spesso da avversione e rancore per colui che invece possiede...
invidiabile
invidiàbile agg. [der. di invidiare]. – Che è tale da poter essere invidiato; in genere di cosa che per la sua qualità o condizione eccita in altri l’invidia (nel senso attenuato di questa parola), il desiderio o anche solo l’ammirazione,...