ALBERTI, Leon Battista
Cecil Grayson
Giulio Carlo Argan
Nacque a Genova il 14 febbr. 1404, durante l'esilio degli Alberti da Firenze, secondo figlio naturale di Lorenzo di Benedetto Alberti e di Bianca [...] il IV libro della Fwniglia, anch'esso sull'amicizia. Il successo di questa gara fece progettare un secondo certame sul tema dell'invidia, ma per varie ragioni questo non ebbe luogo. Al tempo del certame si sviluppò l'amicizia tra l'A. e il giovane ...
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L'ETA ANTICA
Manlio Simonetti
L'ETÀ ANTICA
Le fonti
Al fine di conoscere la storia del papato dal I al VI secolo, mediamente le fonti sono scarse e soprattutto, com'è naturale attendersi, non [...] dei due apostoli. La notizia riferita dalla lettera di Clemente (5, 1-5), che ritiene la gelosia (ζῆλοϚ) e l'invidia (ϕθόνοϚ) causa della morte dei due apostoli, di non agevole decifrazione, può far pensare che al tempo della persecuzione neroniana ...
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L'editoria cattolica dall'Unita alla fine del fascismo
Albertina Vittoria
Tipografi e libri di argomento religioso dopo l’Unità
L’unificazione del paese comportò conseguenze anche sul versante della [...] e letteraria. Non posso credere che le tirature denunciate siano un bluff editoriale, e perciò sento ammirazione ed invidia per i preti che riescono ad ottenere effetti così palpabili nella loro propaganda culturale»17.
Gli intellettuali prestavano ...
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L'Eta dei Lumi: astronomia. L'astronomia del Sistema solare da Newton a Laplace
Curtis Wilson
L'astronomia del Sistema solare da Newton a Laplace
L'astronomia nei 'Principia'
Nel novembre del 1785 [...] a disposizione per formulare una teoria lunare. Nel corso di questo periodo il carattere brusco di Newton e l'invidia di Flamsteed nei suoi confronti determinarono un progressivo deterioramento dei loro rapporti, che si ridussero in ultimo a una ...
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Teatro del Seicento – Introduzione
Luigi Fassò
Chi dice Seicento dice barocco; ma chi dice teatro del Seicento non dice propriamente teatro barocco. Il barocco, nel senso deteriore della parola, non [...] 'opera in « musica», un genere d'arte destinato, come tutti sanno, a un grande avvenire, e ad altezze che sono ancora oggi invidiate all'Italia. Il melodramma - è cosa ormai pacifica - non sboccia all'improvviso come un fiore da ignoto seme, ma ha le ...
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DUCCIO di Buoninsegna
L. Bellosi
(o Boninsegna)
Pittore senese, attivo in Toscana tra il 1278 e il 1311.D. è documentato a partire dal 1278, quando venne pagato per aver dipinto dodici casse per conservare [...] panneggi, dalla trasparenza della pittura, che nella veste del Bambino raggiunge una sottigliezza impalpabile, da fare invidia a Cimabue.La piccola Madonna dei Francescani, nonostante numerose abrasioni e l'impoverimento della superficie dipinta, ha ...
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latino
Bruno Basile
Giorgio Brugnoli
In funzione sostantivale o aggettivale, la voce ricorre con alta frequenza (specie nel Convivio) e con interessanti variazioni di significato.
Il riferimento alla [...] cagioni. La prima è cechitade di discrezione; la seconda, maliziata escusazione; la terza cupidità di vanagloria; la quarta, argomento d'invidia; la quinta e ultima, viltà d'animo, cioè pusillanimità (Cv I XI 1-2), e s'intende che la viltà d ...
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Religioni primitive
Ioan M. Lewis
Introduzione
Il concetto di 'religioni primitive' è in parte retaggio di concezioni evoluzionistiche della società e in parte espressione dei pregiudizi delle grandi [...] in altre società simili, le forze negative della stregoneria - associate al cannibalismo e universalmente condannate - denotano gelosia, invidia e disprezzo, e si basano sul principio 'mors tua vita mea' (appropriatamente definito principio del 'bene ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La discussione intorno alle fonti filosofiche di Dante è tanto vasta e articolata che non [...] quella sapienza che la natura di ciascuno può apprendere. E questa è la ragione per che li Santi non hanno tra loro invidia, però che ciascuno aggiugne lo fine del suo desiderio, lo quale desiderio è colla bontà della natura misurato. Onde, con ciò ...
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Vedi SPERLONGA dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
SPERLONGA (v. vol. VII, p. 439 e S 1970, p. 751)
B. Andreae
A tre chilometri a SO dal promontorio di Amyclae, sulla quale è situata la cittadina di S., si [...] mantello avvolto intorno al braccio, già pronto a sguainarla, si vede impedita la realizzazione del suo piano, dettato dall'invidia, di colpire l'amico alle spalle e di presentarsi ai Greci come portatore del Palladio. Ovidio non lascia dubbi sulla ...
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invidia1
invìdia1 s. f. [dal lat. invidia, der. di invĭdus: v. invido]. – 1. Sentimento spiacevole che si prova per un bene o una qualità altrui che si vorrebbero per sé, accompagnato spesso da avversione e rancore per colui che invece possiede...
invidiabile
invidiàbile agg. [der. di invidiare]. – Che è tale da poter essere invidiato; in genere di cosa che per la sua qualità o condizione eccita in altri l’invidia (nel senso attenuato di questa parola), il desiderio o anche solo l’ammirazione,...