morte
Carlo Chirico **
Letterio Cassata
Il vocabolo designa propriamente il termine della vita corporale, il cessare di ogni attività fisica, e, in senso traslato, il passaggio dalla gioia al dolore, [...] , non usando la ragione, vive come bestia. In If XIII 66 morte comune e de le corti vizio si riferisce all'invidia, rovina di tutti gli uomini e vizio particolarmente frequente nelle corti, mentre in XXVIII 109 morte di tua schiatta indica la rovina ...
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Sigieri (Sighieri) di Brabante
Cesare Vasoli
Filosofo del XIII secolo, ricordato da D. nel passo di Pd X 136, nel gruppo degli spiriti sapienti.
I dati della sua giovinezza sono molto oscuri; e, in [...] / gravi a morir li parve venir tardo: / essa è la luce etterna di Sigieri, / che, leggendo nel Vico de li Strami, / silogizzò invidïosi veri (Pd X 136). Né sono meno citati i versi 9-11 del sonetto XCII del Fiore (Mastro Sighier non andò guari lieto ...
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ILLUSTRAZIONE
L. Miglio
L'i. intesa come immagine o insieme di immagini, disegnate o miniate, che accompagnano un testo per chiarirlo, commentarlo, facilitarne la comprensione, non è certo invenzione [...] , mentre "commissionato per essere esposto su un alto leggio, nel vestibolo o nel triclinio del possessore, all'ammirazione e all'invidia dei suoi frequentatori ed amici" (ivi, p. 33) è stato supposto il più tardo Virgilio romano (Roma, BAV, Vat. lat ...
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MATTEUCCI, Carlo
Francesca Farnetani
Giuseppe Monsagrati
– Nacque a Forlì il 20 giugno 1811 da Vincenzo, medico del locale ospedale, già chirurgo militare della Repubblica Cisalpina, e da Chiara Folfi.
Dopo [...] pericolo che a Parigi il M. avrebbe fatto «gravi impicci, perché non ha giudizi, non ha convinzioni né fede. Ambizioni, invidia, avarizia sono le sue sole qualità» (Carteggi di B. Ricasoli, VIII, p. 222). Il M. cambiò improvvisamente idea nel 1860 ...
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CARDI, Lodovico, detto il Cigoli (Civoli)
Miles Chappell
Nacque a Cigoli (presso San Miniato al Tedesco) il 21 sett. 1559, da una nobile famiglia le cui origini risalivano ai Gualandi di Pisa.
La carriera [...] , L. Cigoli,Essays on his Career and Painting, tesi di laurea, Univ. of North Carolina, 1971; Id., Cigoli,Galileo and Invidia, in Art Bulletin, 1975, pp. 9198. In particolare per la pittura, vedi: L. Lanzi, Storia pittorica della Italia, Bassano 1818 ...
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COPPINI, Francesco (in religione Ignazio)
Anna Imelde Galletti
Nacque a Prato agli inizi del sec. XV da Guccio di Tommaso di Giusto. Le fonti lo qualificano iuris utriusque doctor, ma non si hanno testimonianze [...] cui rievocava i fatti della sua legazione, la sua speranza nel cardinalato, il subito voltafaccia del papa provocato dall'invidia dei suoi nemici, e passava in rassegna i soprusi subiti, l'ingratitudine del pontefice, le calunnie montate con odiosa ...
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Olimpiadi invernali: Lillehammer 1994
Gian Paolo Ormezzano
Numero Olimpiade: XVII
Data: 12 febbraio-27 febbraio
Nazioni partecipanti: 67
Numero atleti: 1737 (1215 uomini, 522 donne)
Numero atleti italiani: [...] tramite il marito, che sarebbe stato addirittura tra gli esecutori materiali: un ferimento alle gambe ideato e attuato per invidia, tecnica e umana, verso la collega, molto migliore di lei. La storia fu riferita con esagerazioni, approssimazioni ...
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CARACCIOLO, Gianni (Sergianni)
Franca Petrucci
Nacque a Napoli molto probabilmente nel 1372 da Francesco detto Poeta, cavaliere aurato e ciambellano di Ladislao d'Angiò-Durazzo, del ramo dei Caracciolo [...] un mese a Pozzuoli.
Ma le angherie cui sottoponeva la sovrana facevano sì che egli non avesse più alcuno schermo all'invidia, all'odio, al risentimento dei suoi avversari. E mentre niente si era potuto contro il C. protetto dalla regina, fu facile ...
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trarre (traere; trare; indic. pres. II singol. traggi, III singol. tra' e tragge [Parodi, Lingua 257-258]; III plur. ind. imperf. traean; II singol. cong. pres. tragghe. Notevoli anche le forme con enclisi [...] sono stimolati a pentirsi da esempi di atti caritatevoli, D. ricorre a una metafora: Questo cinghio sferza / la colpa de l'invidia, e però sono / tratte d'amor le corde de la ferza (Pg XIII 39): quasi tutti i commentatori spiegano " sono derivate ...
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Tra le varietà regionali italiane, quella di Roma presenta alcune caratteristiche specifiche: da un lato si tratta, ormai da molti decenni, della varietà con cui tutti gli italiani vengono più spesso a [...] , può reggere il dativo: gli ho menato anziché l’ho menato), imparare «insegnare», sfasciare «rompere», rosicare «provare invidia», spicciare «mettere a posto». Invece di essere copulativo si trova spesso stare (mi sta simpatico).
Nella formazione ...
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invidia1
invìdia1 s. f. [dal lat. invidia, der. di invĭdus: v. invido]. – 1. Sentimento spiacevole che si prova per un bene o una qualità altrui che si vorrebbero per sé, accompagnato spesso da avversione e rancore per colui che invece possiede...
invidiabile
invidiàbile agg. [der. di invidiare]. – Che è tale da poter essere invidiato; in genere di cosa che per la sua qualità o condizione eccita in altri l’invidia (nel senso attenuato di questa parola), il desiderio o anche solo l’ammirazione,...