La grandiosa opera filosofica e scientifica di Aristotele segna il punto a cui fa capo il movimento scientifico e speculativo di oltre due secoli della cultura greca, e donde muove tutto un ampio e vario [...] , poiché nel Timeo (29 A) non solo è detto del demiurgo ἀγαϑὸς ἦν, ma si soggiunge che "Dio, scevro d'ogni invidia, volle che le cose fossero, quanto era possibile, simili a lui". Né mancano veramente luoghi aristotelici dove si accenna a questa ...
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È termine che può essere inteso in diverso modo a seconda del punto di vista da cui ci si mette nel considerare l'uomo, le sue potenze, i suoi atti e i suoi fini.
Più comunemente e, per così dire, più [...] partitamente le incombenze dei cortigiani distribuiti in quattro categorie e ne mette a nudo i vizî: avarizia, invidia, superbia, maldicenza, adulazione. Dell'argomento toccò brevemente Guarino nel 1443 (Epistol., II, p. 436) quando mandò suo ...
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Espressione vocale della musica. In quanto espressione totale il canto va considerato libero dalla sintesi a priori "gesto-parola-suono" in cui teorici e artisti, fra i quali il Wagner, hanno cercato il [...] atona. Al pari dello strambotto, anche lo stornello ha per solito un' ispirazione amorosa o di passioni (come l'odio, la gelosia, l'invidia) connesse con la vita dell'amore, con le sue gioie e le sue pene, con i suoi sogni e le sue delusioni. Sua ...
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La società Veneziana
Giuseppe Trebbi
L'assenza di vistosi rivolgimenti sociali, il successo nel mantenere la quiete interna rappresentano uno dei principali elementi costitutivi del "mito" di Venezia. [...] il quale la condanna del procuratore di San Marco era scaturita non da prove concrete ma dall'emulazione e dall'invidia (67).
Di sospetti e di calunnie fu oggetto, sia pure in modo meno drammatico, anche Giacomo Foscarini, questa straordinaria ...
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La finanza pubblica
Luciano Penzolo
La capitale finanziaria
Nel 1587 Leonardo Donà - che in seguito avrebbe assunto la dignità dogale - stendendo alcuni appunti sulle entrate pubbliche di Venezia [...] in un'altra ottica. Foscarini era un patrizio che conosceva assai bene l'ambiente della nobiltà veneziana, attraversato da invidie, da fazioni, da sospetti, da aspri antagonismi. Non pagare le imposte significava, per un uomo della sua posizione ...
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Narrativa
Claudio Magris
di Claudio Magris
Narrativa
sommario: 1. Tramonto dell'epica e crisi del romanzo: la dissoluzione del grande stile. 2. Totalità e regressione: la cancellazione del soggetto [...] di una conoscenza che permette loro di capire la vita e di averne nostalgia, ma li costringe a perderla e a disprezzarla pur avendone invidia. È la morte che trionfa sulla vita, come nel Tristan (1 903), in cui è l'arte a dar voce a tale richiamo ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Aspetti etici e sociali della medicina
Chiara Crisciani
Jole Agrimi
Monica H. Green
Graziella Federici Vescovini
Aspetti etici e [...] dove il punto di vista del teologo, nel delineare tali regole, mette ovviamente a fuoco possibili vizi, virtù, peccati (invidia e superbia con i colleghi, egoismo o carità col malato, amor proprio e ostentazione, orgoglio o umiltà intellettuale), il ...
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Sottosviluppo
Paolo Sylos-Labini
di Paolo Sylos-Labini
Sottosviluppo
sommario: 1. Lo sviluppo economico: storia e teoria. 2. Il processo di colonizzazione. 3. Colonie di sfruttamento e colonie di popolamento. [...] all'attività di mercanti unirono quella di prestatori di danaro e quindi di usurai. Sia per questo motivo, sia per l'invidia che una relativa ricchezza suscita in popolazioni povere, sia per il fatto che erano estranee, certe volte perfino con la ...
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Tra i due imperi. L'affermazione politica nel XII secolo
Giorgio Ravegnani
La conquista dei mercati bizantini
Nella seconda metà dell'undicesimo secolo i rapporti fra Bisanzio e Venezia ebbero una [...] di rilievo nei traffici con l'Oriente costituendosi una notevole fortuna (40).
La ricchezza dei Veneziani destava l'invidia dei Bizantini e il loro comportamento arrogante altro non faceva che peggiorare la situazione. Giovanni Cinnamo e Niceta ...
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Terrorismo
Robert H. Kupperman
di Robert H. Kupperman
Terrorismo
sommario: 1. Introduzione: a) il terrorismo come spettacolo; b) chi sono i terroristi?; c) il fenomeno in evoluzione; d) le basi della [...] naturali. Si sono verificati incidenti industriali che hanno diffuso sostanze chimiche mortali in un modo che avrebbe fatto invidia ai terroristi. (Nel 1976 la fuga - da uno stabilimento industriale - di una nube di diossina, TCDD, devastò la ...
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invidia1
invìdia1 s. f. [dal lat. invidia, der. di invĭdus: v. invido]. – 1. Sentimento spiacevole che si prova per un bene o una qualità altrui che si vorrebbero per sé, accompagnato spesso da avversione e rancore per colui che invece possiede...
invidiabile
invidiàbile agg. [der. di invidiare]. – Che è tale da poter essere invidiato; in genere di cosa che per la sua qualità o condizione eccita in altri l’invidia (nel senso attenuato di questa parola), il desiderio o anche solo l’ammirazione,...