Grandezza e miseria della nobiltà veneziana
Laura Megna
Ricchi e poveri
Tra Sei e Settecento la nobiltà veneziana presenta un quadro complesso di realtà economiche e sociali, politiche e culturali assai [...] visto contrapposti il partito dei «Ricchi» e quello dei «Poveri», «di più potenti, e di più inferiori» (184), invidia e disprezzo continuarono a regolare ed inquinare i rapporti interni al patriziato.
I nobili nuovi
Pressato dall’onere finanziario ...
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SICILIA, REGNO DI
GGiuseppe Galasso
Fu nel Regno di Sicilia che Federico II esplicò più pienamente le sue qualità e le sue vedute di uomo di stato. Nessun paragone è possibile, al riguardo, con l'attività [...] esso la pace e la giustizia, [questo giardino] possa fiorire nell'abbondanza e nel benessere" e diventare "similitudinis speculum, invidia principum et norma regnorum" (cit. in Voltmer, 1989, p. 77). In un passo siffatto è difficile vedere soltanto ...
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Il Rinascimento. Il ritorno della scienza antica
Sebastiano Gentile
Il ritorno della scienza antica
Petrarca e il ritorno del 'Cicerone scettico'
Per comprendere la svolta fondamentale che la nostra [...] con il fine manifesto, già chiaro ai suoi contemporanei, di mettere assieme una raccolta di libri che non avesse nulla da invidiare alla mitica biblioteca di Alessandria e che l'umanista intendeva fosse pubblica, aperta a tutti gli studiosi. Morto il ...
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Vedi MOSAICO dell'anno: 1963 - 1973 - 1995
MOSAICO (v. vol. v, p. 209 e s 1970, p. 504)
K. M. D. Duunbabin
R. Farioli Campanati
F. Bisconti
D. Mazzoleni
A partire dal 1968 il Bulletin de l'Association [...] Bruneau, Tendances de la mosaïque en Grèce ..., cit., pp. 320-346; Κ. M. D. Dunbabin, M. W. Dickie, Invida rumpantur pectora. The Iconography of Phthonos/Invidia in Graeco-Roman Art, in JbAChr, XXVI, 1983, pp. 7-37; F. Berti, I mosaici di lasos, in R ...
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Borghesia
Luciano Cafagna
Introduzione
'Borghesia' e 'borghese' sono termini che mirano a denominare, nell'uso oggi corrente, un gruppo sociale storico proprio della civiltà europea e occidentale, germinato [...] l'odio del non nobile contro il gentiluomo, lo accresceva smisuratamente, e quest'odio si inaspriva di tutta l'invidia che il nuovo nobile ispirava ai suoi antichi eguali" (v. Tocqueville, 1856). L'area 'borghese' gravitava chiaramente in modo ...
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BIONDO Flavio
Riccardo Fubini
Nacque a Forlì da Francesca e da Antonio di Gaspare Biondi nel novembre o dicembre 1392. Il nome di famiglia, stabilito da più generazioni (cfr. la soscrizione "Blondus [...] appunto è il pregio delle "universale historie" su quelle "particulare", "perché la natura de li homini è sempre stata de havere invidia et vuluntiera supprimere laude d'altri, in tanto che fradelli l'uno de l'altro et figliuoli, che li parà valere ...
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Dai Romani ai Longobardi: vie di comunicazione e paesaggio agrario
Luciano Bosio
Il paese dei Veneti al momento della penetrazione romana nella Cisalpina (III secolo a.C.)
La posizione, nel cuore della [...] vivono allo stesso modo. Un identico cibo sostenta tutti, uno stesso tipo di abitazione rinserra ogni cosa, non conoscono l'invidia riguardante le case e, vivendo con questo tenore, stanno fuori del vizio, al quale, come si sa, tutto il mondo ...
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Teatro, musica e stagione teatrale
Carmelo Alberti
La ‘metropoli’ del teatro
Quando mancano pochi mesi alla fine dell’autonomia politica della Serenissima, mentre le truppe francesi guidate da Napoleone [...] e le sue sedici commedie nuove di Paolo Ferrari, in cui si mostrano le bizze dei comici, le manie del pubblico, l’invidia dei rivali, in relazione al commediografo veneziano. «Ei fu replicato per ben quattro sere. Per una commedia, a’ dì che corrono ...
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Sociolinguistica dell'italiano contemporaneo
Mari D'Agostino
In questo saggio si guarda all’Italia prendendo in esame il rapporto fra i parlanti, le comunità concrete in cui essi vivono, con particolare [...] soprattutto). Diamo qui alcuni esempi tratti da Ursini (2005).
(7) Ciò le foto! Sono ’ribbili (le mie). Le tue accussì accussì... (invidia...). Pa’ i seminari te ciamme dopp!
(8) Sper che tut vad ben (poveri bamb.) B****** mi ha detto di dirti di ...
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CICALA, Scipione (Čigala-Zade Yūsuf Sinān)
Gino Benzoni
Secondo dei tre figli maschi di Visconte e Lucrezia, nacque a Messina nell'anno 1544 (questa, senz'altro, la data più probabile nell'oscillare [...] per doi millioni d'oro"? Donde l'interesse morboso con cui s'è guardato al C., misto d'odio esorcistico e d'invidia malsana. La stessa speranza di Clemente VIII d'un C. non perso per la fede - opportunamente attizzata da due furbacchioni pensionati ...
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invidia1
invìdia1 s. f. [dal lat. invidia, der. di invĭdus: v. invido]. – 1. Sentimento spiacevole che si prova per un bene o una qualità altrui che si vorrebbero per sé, accompagnato spesso da avversione e rancore per colui che invece possiede...
invidiabile
invidiàbile agg. [der. di invidiare]. – Che è tale da poter essere invidiato; in genere di cosa che per la sua qualità o condizione eccita in altri l’invidia (nel senso attenuato di questa parola), il desiderio o anche solo l’ammirazione,...