ROMANI, Felice
Alessandro Roccatagliati
– Battezzato Giuseppe Felice Romano, nacque a Genova il 31 gennaio 1788, primogenito di Angelo Maria e di Geronima Viacava.
Ebbero possedimenti in Moneglia, poi [...] alla prima crociata di Tommaso Grossi. Con due velenosi pamphlet, firmati Don Libero e Don Sincero, alimentati fors’anche dall’invidia per il successo tributato dalla Milano bene all’autore e al suo poema epico, ne attaccò la commistione di stili, l ...
Leggi Tutto
FONDULO, Girolamo
Francesco Piovan
Nacque a Cremona da nobile famiglia (uno dei suoi antenati, Cabrino, era stato signore della città dal 1406 al 1420), in data ignota, che è probabilmente da porsi [...] soggiornò a Gubbio presso Federico Fregoso, vescovo della città, cosa di cui si congratula, con una punta di vera o simulata invidia, il Bembo in lettera datata 10 genn. 1535 al Fregoso: "piacemi che voi abbiate goduto quel dotto e singolare uomo in ...
Leggi Tutto
CAPORALI, Cesare
Claudio Mutini
Nacque in data tradizionalmente fissata al 20 giugno 1531, a Perugia, da Camillo.
Secondo le notizie forniteci dal Cavallucci riguardo alla sua formazione intellettuale, [...] e finta". E il poeta conclude, in tono moralistico: "Due cose in corte non mi fer mai danno, / l'Odio e l'Invidia perché non trovaro / Cosa mai da tagliar sopra il mio panno".
Licenziatosi dal servizio di Fulvio Della Cornia, il C. entrò al seguito ...
Leggi Tutto
PROVANA DEL SABBIONE, Prospero
Lucio Biasiori
PROVANA DEL SABBIONE, Prospero. – Figlio del nobile piemontese Nicolò Provana del Sabbione e fratello di Troiano, nacque probabilmente a Collegno, in Piemonte. [...] in Transilvania nel 1563 (Sozzini, 1986, p. 356). Tale posizione, così influente economicamente e socialmente, dovette suscitare invidia, se nel 1568, durante un viaggio in Transilvania, scampò a un attentato ordito da due italiani.
A questo ...
Leggi Tutto
TRIESTE, Leopoldo
Paolo Puppa
– Nacque a Reggio Calabria, il 3 maggio 1917, da Giuseppe e da Santa Barresi, originaria di Scilla, sopravvissuta miracolosamente al terremoto del 1908.
Soprannominato [...] torna dal suo amico d’infanzia, il fascinoso e corrotto Massimo, che ha fatto i soldi denunciandolo alle SS, anche per invidia delle sue ricchezze, e adesso traffica in film porno. Vorrebbe capirne le ragioni più intime ed è anche attratto dal suo ...
Leggi Tutto
SINIGARDI, Bartolomeo (Bartolomeo di ser Gorello di Ranieri). – Nacque ad Arezzo: nella sua opera egli ci dice il giorno della sua nascita (18 maggio, san Giovanni), ma non l’anno. Suo padre era il notaio [...] la Superbia, l’Avarizia (una dantesca lupa, ma che ha l’aspetto di una vecchia magra e con la borsa al collo) e l’Invidia, le tre cause del male che corrodeva la sua città. Nel secondo canto (che come quasi tutti quelli seguenti è introdotto da una ...
Leggi Tutto
GIUSTINIANI, Lorenzo
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Napoli nel giugno 1761, da Michelangelo e da Girolama Martini. Il padre, architetto rinomato, aveva tra l'altro costruito - su disegno [...] illustri del Regno con ritratti, stampata a Napoli tra 1797 e 1798 da N. Gervasi (la collaborazione, interrotta "per altrui invidia", passò poi ad altri); Lettera di Lorenzo Giustiniani al chiar. sig. L. Targioni intorno alla vita e alle opere di ...
Leggi Tutto
CIONI, Filippo
Renzo Ristori
Nacque a Firenze il 14 dicembre 1461 da Cione di Giovanni e da una Alessandra della quale non conosciamo il cognome.
I Cioni erano una famiglia di artigiani e commercianti [...] - i "tiepidi" -, che l'avevano promossa e la esaltavano, non erano spinti da zelo cristiano ma da odio e bassa invidia. Egli non si tirò dunque indietro in quegli scabrosi frangenti che vedevano i piagnoni in aperta lotta contro Alessandro VI. Poco ...
Leggi Tutto
MANSONE
Valeria Beolchini
Membro della dinastia capuana in quanto consobrinus, cioè cugino per parte materna, del principe di Capua Pandolfo (I), alla morte dell'abate Aligerno, avvenuta secondo la [...] Valleluce, prima che il pessimo esempio contagiasse anche i monaci della sua comunità.
La condotta spregiudicata di M. e l'invidia per il potere di cui godeva gli attirarono nel volgere di pochi anni numerosi e potenti nemici. Nel 996 il vescovo ...
Leggi Tutto
PILLA, Nicola
Pietro Corsi
- Nacque a Venafro il 1 maggio del 1772, unico figlio di Francesco e Cecilia Fascia.
Le condizioni economiche della famiglia non erano floride ma bastevoli per inviare Nicola [...] e le esplicite metafore sessuali dell’opera potessero aver contribuito a recare offesa al pudore cristiano. Pilla parla dell’invidia dei colleghi che tramavano contro di lui, mentre l’unica recensione critica, redatta da Luigi Chiaverini, allievo di ...
Leggi Tutto
invidia1
invìdia1 s. f. [dal lat. invidia, der. di invĭdus: v. invido]. – 1. Sentimento spiacevole che si prova per un bene o una qualità altrui che si vorrebbero per sé, accompagnato spesso da avversione e rancore per colui che invece possiede...
invidiabile
invidiàbile agg. [der. di invidiare]. – Che è tale da poter essere invidiato; in genere di cosa che per la sua qualità o condizione eccita in altri l’invidia (nel senso attenuato di questa parola), il desiderio o anche solo l’ammirazione,...