Vedi PHTHONOS dell'anno: 1965 - 1973
PHTHONOS (Φϑόνος)
Red.
Personificazione dell'Invidia.
Sappiamo da Luciano che era raffigurato nel dipinto di Apelle, la Calunnia, con l'aspetto di un uomo emaciato, [...] giallo, deforme, irato. Su un mosaico dell'inizio del III sec., firmato dal mosaicista Krateros (v. vol. iv, s. v. krateros, 30) rinvenuto a Cefalonia (v.) appare come un giovane assalito da quattro animali ...
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Vedi PHTHONOS dell'anno: 1965 - 1973
PHTHONOS (Φϑόνος)
E. Paribeni
È la personificazione dell'invidia e del rancore. Ha caratteri vagamente demoniaci e in tempi più tardi viene onorato per scongiurare [...] il malocchio.
Nel famoso dipinto di Apelle La Calunnia, P. viene descritto come un uomo dal volto consunto e livido di pallore accanto ad Apate, Agnoia, Diabolè. In un grande cratere a volute tarantino ...
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KRATEROS (Κρατερός)
Red.
3°. - Mosaicista del II sec. d. C. La sua firma appare su alcuni mosaici di un edificio romano recentemente esplorato a Cefalonia, al di sotto della chiesa di S. Atanasio nel [...] mosaici, notevoli per curiose figurazioni e per l'abbondanza di iscrizioni metriche, è singolare una rappresentazione allegorica dell'Invidia (Phtònos) come un giovane nudo aggredito da bestie feroci.
Bibl.: Bull. Corr. Hell., LXXXII, 1958, p. 728 ss ...
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diavolo
Cecilia Gatto Trocchi
Figura che incarna il male
In tutte le religioni è presente una figura che incarna il male, il disordine, la superbia smodata. In greco diàbolos è colui che si mette di [...] Bibbia il diavolo si identifica con l'antico serpente che indusse al peccato i progenitori, il devastatore, colui che per invidia introdusse la morte nel mondo. Il diavolo appare nei Vangeli come il tentatore di Gesù nel deserto, e nell'Apocalisse ...
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FILATTERIO
L. Karlsson
I f. (dal tardo lat. phylacterium e dal gr. ϕυλαϰτήϱιον, da ϕυλάττω 'preservare, difendere'), come gli amuleti (v.), avevano lo scopo di allontanare, soprattutto dall'uomo, minacce [...] in Pietas, Festschrift B. Kötting, JAC Ergänzungsband 8, 1980, pp. 483-498; K.M.C. Dunbabin, M.W. Dickie, Invida rumpantur pectora. The Iconography of Phthonos/Invidia in Graeco-Roman Art, JAC 26, 1983, pp. 7-37; H.H. Lauer, s.v. Böser Blick, in Lex ...
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PERDIX (Περδιξ)
A. Bisi
Nipote di Dedalo per parte di madre la quale, secondo alcune più tarde versioni (cfr. Suda, s. v. Πέρδιχος ἱερόν) si impicca per il dolore causatole dalla morte del figlio. Anch'essa [...] e avendo inventato molti strumenti utili all'umanità, come la sega e il compasso, sarebbe stato ucciso da quello per invidia e gelosia di mestiere. Secondo la narrazione ovidiana Dedalo l'avrebbe precipitato giù dall'acropoli di Atene lapsum mentitus ...
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SCORZA, Sinibaldo
Orlando Grosso
Pittore e incisore, nato a Voltaggio il 16 luglio 1589, morto a Genova il 5 aprile 1631. Fu avviato alla pittura dal Paggi che in quel tempo rappresentava nell'ambiente [...] alla corte del duca di Savoia dove ebbe onori, dovette, quando scoppiò la guerra con la repubblica di Genova, lasciare Torino. L'invidia dei suoi compagni d'arte gli valse l'accusa d'intelligenza con il duca. Fu condannato a due anni d'esilio che ...
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Vedi SIRI dell'anno: 1966 - 1997
SIRI (Σῖρις)
P. Zancani Montuoro
Città sulla costa ionica d'Italia fra le foci del fiume omonimo - oggi Sinni - e dell'Akiris (Strab., vi, 264; Pl., iii, 15, 97).
Celebri [...] di Archiloco (fr. 17 e 18). La sua ricchezza, alimentata senza dubbio dal dominio sui territori dell'interno, suscitò l'invidia delle città vicine, sicché Sibarî, Metaponto e Crotone si coalizzarono ai suoi danni e la distrussero per sempre fra il ...
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VIZI e VIRTÙ
J. Baschet
I v. e le virtù sono categorie essenziali nelle rappresentazioni cristiane. Definiscono uno sguardo completo sulla realtà terrena e si inscrivono necessariamente all'interno [...] o su un cinghiale; l'Ingordigia è un obeso che porta della carne e un boccale su di un maiale o su di un lupo; l'Invidia è un uomo molto magro con le braccia incrociate, che monta un cane; l'Accidia è spesso un contadino su un asino. D'altra parte un ...
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Mantegna, Andrea
Caterina Volpi
L’artista rinascimentale innamorato degli antichi eroi
Il pittore Andrea Mantegna fu uno dei massimi rappresentanti dell’arte italiana del Quattrocento. Amico di scrittori [...] , i giovani talenti del luogo. Il migliore dei suoi allievi fu certamente il Mantegna, come lui stesso ammetteva con qualche invidia, e anche quello destinato a rendersi per primo indipendente dal maestro e a fare grande fortuna.
Durante un viaggio a ...
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invidia1
invìdia1 s. f. [dal lat. invidia, der. di invĭdus: v. invido]. – 1. Sentimento spiacevole che si prova per un bene o una qualità altrui che si vorrebbero per sé, accompagnato spesso da avversione e rancore per colui che invece possiede...
invidiabile
invidiàbile agg. [der. di invidiare]. – Che è tale da poter essere invidiato; in genere di cosa che per la sua qualità o condizione eccita in altri l’invidia (nel senso attenuato di questa parola), il desiderio o anche solo l’ammirazione,...