Testimonianze - Marlon Brando
Edoardo Albinati
Marlon Brando
Il Novecento ha declinato una quantità di tipi umani molto diversi tra loro e tutti raffigurati con la massima nettezza di profilo nel cinema. [...] che ne diede Truman Capote nel racconto, maligno quanto magistrale, The duke in his domain, tutto percorso da lampi di invidia fisica e morale, dove Brando viene descritto addormentato su un tavolo durante un intervallo delle prove, e il suo corpo ...
Leggi Tutto
COCCHIA, Enrico
Piero Treves
Nacque in Avellino, il 6 giugno 1859, dal direttore dell'Ospedale civico, dottor Michele, e da Rosa del Franco. La famiglia, cattolicissima (lo zio paterno Nicola Cocchia, [...] " (Rimembranze, p. 85).
Il C., che pur aveva già lavorato in filologia italiana e umanistica, col saggio L'invidia tradizionale del Petrarca per Dante (nelle postume Varietà letterarie, Napoli 1931, pp. 115 ss., dov'è significativa la rispettosa ...
Leggi Tutto
FONDULO, Girolamo
Francesco Piovan
Nacque a Cremona da nobile famiglia (uno dei suoi antenati, Cabrino, era stato signore della città dal 1406 al 1420), in data ignota, che è probabilmente da porsi [...] soggiornò a Gubbio presso Federico Fregoso, vescovo della città, cosa di cui si congratula, con una punta di vera o simulata invidia, il Bembo in lettera datata 10 genn. 1535 al Fregoso: "piacemi che voi abbiate goduto quel dotto e singolare uomo in ...
Leggi Tutto
Graziadio Isaia Ascoli, nato a Gorizia nel 1829 da ricca famiglia ebraica e formatosi nell’ambiente plurilingue della città, si dedicò da autodidatta allo studio delle lingue e della linguistica, pubblicando [...] la predilezione per forme all’epoca in regresso: nei verbi (vegga, richiegga, stieno), nei pronomi (ell’è tuttavolta un’invidia, le costoro discipline, tal facoltà […] cui [= che] l’umanità non aveva peranco raggiunto; disinvoltura […] con che [= cui ...
Leggi Tutto
CAPORALI, Cesare
Claudio Mutini
Nacque in data tradizionalmente fissata al 20 giugno 1531, a Perugia, da Camillo.
Secondo le notizie forniteci dal Cavallucci riguardo alla sua formazione intellettuale, [...] e finta". E il poeta conclude, in tono moralistico: "Due cose in corte non mi fer mai danno, / l'Odio e l'Invidia perché non trovaro / Cosa mai da tagliar sopra il mio panno".
Licenziatosi dal servizio di Fulvio Della Cornia, il C. entrò al seguito ...
Leggi Tutto
GIUSTINIANI, Lorenzo
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Napoli nel giugno 1761, da Michelangelo e da Girolama Martini. Il padre, architetto rinomato, aveva tra l'altro costruito - su disegno [...] illustri del Regno con ritratti, stampata a Napoli tra 1797 e 1798 da N. Gervasi (la collaborazione, interrotta "per altrui invidia", passò poi ad altri); Lettera di Lorenzo Giustiniani al chiar. sig. L. Targioni intorno alla vita e alle opere di ...
Leggi Tutto
CIONI, Filippo
Renzo Ristori
Nacque a Firenze il 14 dicembre 1461 da Cione di Giovanni e da una Alessandra della quale non conosciamo il cognome.
I Cioni erano una famiglia di artigiani e commercianti [...] - i "tiepidi" -, che l'avevano promossa e la esaltavano, non erano spinti da zelo cristiano ma da odio e bassa invidia. Egli non si tirò dunque indietro in quegli scabrosi frangenti che vedevano i piagnoni in aperta lotta contro Alessandro VI. Poco ...
Leggi Tutto
MANSONE
Valeria Beolchini
Membro della dinastia capuana in quanto consobrinus, cioè cugino per parte materna, del principe di Capua Pandolfo (I), alla morte dell'abate Aligerno, avvenuta secondo la [...] Valleluce, prima che il pessimo esempio contagiasse anche i monaci della sua comunità.
La condotta spregiudicata di M. e l'invidia per il potere di cui godeva gli attirarono nel volgere di pochi anni numerosi e potenti nemici. Nel 996 il vescovo ...
Leggi Tutto
PILLA, Nicola
Pietro Corsi
- Nacque a Venafro il 1 maggio del 1772, unico figlio di Francesco e Cecilia Fascia.
Le condizioni economiche della famiglia non erano floride ma bastevoli per inviare Nicola [...] e le esplicite metafore sessuali dell’opera potessero aver contribuito a recare offesa al pudore cristiano. Pilla parla dell’invidia dei colleghi che tramavano contro di lui, mentre l’unica recensione critica, redatta da Luigi Chiaverini, allievo di ...
Leggi Tutto
GONDI, Carlo
Stefano Tabacchi
Nacque a Firenze il 20 sett. 1413, terzo figlio di Silvestro di Simone e di Alessandra di Taddeo Donati.
La famiglia Gondi era antica e ben radicata a Firenze, ma, più [...] . Alla fine il G. fu eletto gonfaloniere nel 1465, cosa che, come scrisse, "arecò grande onore, ma fu con grande invidia" (ibid., p. CXCIX). Nel 1466 la situazione precipitò. Gli schieramenti erano ormai formati e anche Luca Pitti ruppe i ponti con ...
Leggi Tutto
invidia1
invìdia1 s. f. [dal lat. invidia, der. di invĭdus: v. invido]. – 1. Sentimento spiacevole che si prova per un bene o una qualità altrui che si vorrebbero per sé, accompagnato spesso da avversione e rancore per colui che invece possiede...
invidiabile
invidiàbile agg. [der. di invidiare]. – Che è tale da poter essere invidiato; in genere di cosa che per la sua qualità o condizione eccita in altri l’invidia (nel senso attenuato di questa parola), il desiderio o anche solo l’ammirazione,...