LAZZARELLI, Ludovico
Guido Arbizzoni
Nacque a San Severino Marche il 4 febbr. 1447 da Alessandro, medico, e da Lorenza Tosti, di nobile famiglia di Campli. La tradizionale data di nascita (1450) è stata [...] dell'ortodossia religiosa del L., contro i sospetti di esercitare arti magiche: "Quidam, livore atque invidia perfusi, et palam et in occulto Lodovicum criminari coeperunt, dicentes ipsum negromanticis magicisque artibus, sive praecantationibus ...
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HACKERT, Jakob Philipp
Claudia Nordhoff
Primo figlio del pittore di ritratti Philipp (1712-68) e Margarethe Cunigunde (1720 - post 1768), nacque il 15 sett. 1737 a Prenzlau nella Uckermark, distretto [...] d'Oltralpe, e Angelika Kauffmann, specializzata nei ritratti dei viaggiatori.
La collaborazione fra i due fu vista con invidia dagli altri pittori attivi a Roma. Scriveva Domenico Fiorillo nella sua Geschichte der zeichnenden Künste inDeutschland und ...
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Complesso
Lucio Pinkus
Nel senso più generale di "insieme, totalità", il vocabolo discende dal latino complexus, derivato del verbo complecti, "stringere, abbracciare, comprendere". Nell'accezione psicoanalitica, [...] i sessi ed elaborata in termini squisitamente fallici e cioè dell'avere o meno il pene. La bambina sperimenta quindi l'invidia per la carenza del pene, e cerca di evitare la sofferenza dovuta a questa scoperta, di per sé traumatica, fantasticando di ...
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DOLABELLA, Tommaso (Tomasz)
Marius Karpowicz
Probabilmente figlio del pittore bellunese Nicola, nacque verso il 1570 a Belluno, dove apprese le prime nozioni di pittura. Verso il 1585 si trovava a Venezia, [...] 1959, pp. 56, 78); la corporazione dei pittori di Cracovia, della quale il D. era membro) gli mosse accuse, dovute all'invidia per il gran numero di ordinazioni da lui ricevute, per il fatto che dava lavoro a troppi lavoranti (Ga̢siorowski, 1860). Le ...
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DE LIGNAMINE (Del Legname, La Legname, o Legname), Giovanni Filippo
Carmelo Alaimo
Nacque intorno al 1428 a Messina da nobile famiglia. La data di nascita è desumibile dalla dedica dell'Herbarium di [...] più volte nelle dediche alle sue opere e da dire in una lettera a suo zio, l'abate Marco, "ma io non curo l'invidia, né ho da temerla, perché non sono ricco, né senatore ma amante di virtù, e di lettere" (cfr. Ortolani). Era sincero perché, anche se ...
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GARIBALDI, Menotti
Giuseppe Monsagrati
Nacque il 16 sett. 1840 in un campo militare tra il villaggio di Mustarda e la città di San Simon, nella Repubblica brasiliana di Rio Grande do Sul, da Giuseppe [...] al paese un vero salto di qualità, perché - affermava - "Roma quando avrà intorno a sé duecentomila lavoratori, desterà l'invidia di tutte le città del mondo" (Casella, p. 113). Approfittando della liquidazione dell'asse ecclesiastico, tra il 1874 e ...
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GENTILE (Gentile Pignolo), Deodato
Dario Busolini
Nacque a Genova nel 1558, dalla nobile famiglia Pignolo che era stata ascritta all'"albergo" dei Gentile, con la riforma del 1528.
Avviato, secondo [...] al carcere perpetuo, restò nel popolo la convinzione che la terziaria fosse stata accusata ingiustamente dal nunzio per invidia, poiché questi all'avversione della Di Marco, protetta dai gesuiti, contrapponeva singolarmente una profonda devozione per ...
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DONÀ (Donati, Donato), Nicolò
Roberto Zago
Figlio di Giovanni di Nicolò di Luca e di Elisabetta Morosini di Cristoforo nacque a Venezia il 28 genn. 1539 (more veneto, 1540 more communi).
Ultimogenito [...] - che potranno sempre accomodarsi in essa o tutti o la maggior parte di loro".
Fama, considerazione e fortuna economica attirano anche invidia e maldicenza e il D. non sfuggi a questa sorte. Si attirò la nomea di spilorcio. La sua propensione al ...
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GONZAGA, Cesare
Molly Bourne
Nacque, probabilmente in Sicilia, il 6 sett. 1536, primogenito di Ferrante I Gonzaga e Isabella di Capua; fu chiamato Cesare in onore di Carlo V. Tra i titoli ereditati [...] riuscì a far completare (ed espose nel 1594) la statua bronzea di Leone Leoni Ferrante che calpesta il Vizio e l'Invidia, tuttora nella piazza principale di Guastalla, che il G. aveva commissionato circa mezzo secolo prima in onore del padre.
Fonti e ...
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BARBAVARA, Francesco
Nicola Raponi
Apparteneva a un ramo della famiglia novarese dei Da Castello, patrizi di nobiltà piuttosto recente che, come eredi dei Biandrate, tuttavia, rivendicavano il possesso [...] "volea tenere l'altereza come faxea nel tempo del bon ducha" (Cronaca Carrarese, p. 496); altri più giustamente attribuiscono all'invidia di una parte della nobiltà e soprattutto del partito ghibellino la causa del contrasto e dell'opposizione al B ...
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invidia1
invìdia1 s. f. [dal lat. invidia, der. di invĭdus: v. invido]. – 1. Sentimento spiacevole che si prova per un bene o una qualità altrui che si vorrebbero per sé, accompagnato spesso da avversione e rancore per colui che invece possiede...
invidiabile
invidiàbile agg. [der. di invidiare]. – Che è tale da poter essere invidiato; in genere di cosa che per la sua qualità o condizione eccita in altri l’invidia (nel senso attenuato di questa parola), il desiderio o anche solo l’ammirazione,...