DE BONIS, Giovanni
Paolo Viti
Molto scarsi e frammentari sono gli elementi a noi noti della biografia di questo poeta aretino della seconda metà dei Trecento, e in generale desunti dai suoi stessi scritti.
Anche [...] di peccatori e di peccati che procedono dietro la Morte: insieme ad uomini sconci compaiono Vanagloria, le Furie, e poi Superbia, Invidia, Avarizia, Lussuria, Ira, Gola, Accidia, e dopo Fortezza e i sacri arredi dispersi e sciupati (canti IX-XV). Si ...
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GUIDALOTTI, Francesco
Pier Luigi Falaschi
Figlio di Simone di Ceccolo, della nobile famiglia perugina che effettuò la scelta popolare aderendo alla fazione dei raspanti, nacque intorno alla metà del [...] , neppure chi considerava tiranno Biordo, giustificò il G. e tutti ne deprecarono l'operato: qualcuno individuò il movente nell'invidia, qualcun altro nell'ambizione della porpora, intravista con la consegna di Perugia a Bonifacio IX. Se è vero che ...
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CANONICI, Matteo Luigi
Nereo Vianello
Nato a Venezia il 5 ag. 1727 da Andrea e da Margherita Rossi, compì i suoi primi studi a Bologna, donde la famiglia era originaria e dove - entrato giovanissimo [...] degli studiosi, ma fu sempre estraneo a lui ogni senso di vanteria, anche per evitare di suscitare o incrementare l'invidia di concorrenti. Fu in corrispondenza con i maggiori eruditi, raccoglitori bibliofili e bibliotecari del tempo, tra cui l'Affò ...
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DROUET (Drovet, Druetto), Giovanni (Jean)
Fiamma Satta
Nacque intorno al 1516 da una famiglia della piccola nobiltà locale a Chálons-sur-Marne, in Francia, nella Champagne.
Le prime notizie autobiografiche [...] p. 85). Lo stesso D., che soffriva di podagra, seguiva una rigorosa dieta evitando latticini e verdure crude, e suscitando la benevola invìdia dell'amico, il quale notò che il D. "quanto più mangia, meno s'ingrassa" (ibid., p. 26).
Giovavano a Vicino ...
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FALCONIERI, Costanza
Raffaella De Rosa
Nacque a Roma intorno all'anno 1764. Era figlia, insieme con Alessandro, primogenito, Nicola, Isabella, Girolamo e Carlo, di don Mario, nobile romano coscritto, [...] santa Costanza Falconieri, sonetto dedicato a s. e. don Nicola da Tolentino). I poeti satirici romani, spinti soprattutto dall'invidia per la fortunata condizione di V. Monti in casa Braschi, insinuarono soprattutto che l'amore per la F. aveva già ...
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BLASIS, Carlo de (Carlo Blasis)
Vittoria Ottolenghi
Nacque a Napoli, il 4 nov. 1795, da Francesco Antonio de Blasis e Vincenza Coluzzi de Zurla.
Il padre, figlio di un alto ufficiale spagnolo, fu noto [...] Amaturo.
Secondo il Regli, i Blasis lasciarono la Scala "per una di quelle mute e ignobili guerre che suol muovere l'invidia". Tuttavia è probabile che il B. desiderasse portare i suoi metodi di insegnamento e le sue teorie verso più aperti orizzonti ...
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CESTARI (Cestaro), Gennaro
Maria Aurora Tallarico
Secondogenito di quattro fratelli, nacque a Napoli il 19giugno 1753 da Serafina de' Sio, di famiglia napoletana, e da Giacomo Cestaro, professore nell'Accademia [...] giustificazione, respingendo le accuse di coloro che, a suo parere, non per amore di scienza avevano suscitato lo scandalo, ma per invidia per i suoi meriti dottrinali e ancor più per le sue attuali fortune.
L'opera contiene le osservazioni e le note ...
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BENTIVOGLIO, Annibale
Ottavio Banti
Figlio naturale di Antonio, nacque a Bologna nel 1413. Secondo il Ghirardacci, Antonio e Gaspare Malvezzi si sarebbero "piacevolmente" contesi, oltre alla madre, [...] e Venezia e, quindi, nel quadro della grande politica italiana.
Da questo stato di cose, tuttavia, derivavano anche l'insofferenza, l'invidia e la gelosia di quanti, come i Canetoli e i loro partigiani, si vedevano messi in disparte o in ombra dalla ...
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Poeta (Sorrento 1544 - Roma 1595). Tra i maggiori poeti italiani del Cinquecento, nelle sue opere appaiono già rappresentate le aspirazioni e le contraddizioni dell'uomo moderno. Dopo la composizione della [...] solitario, infelicemente innamorato, vittima dell'ambiente in cui è costretto a vivere, incompreso e deriso dai potenti, oggetto di invidia: il prototipo dell'artista che, per essere tale, non può non essere infelice. Sul tema del T. scrissero C ...
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DONÀ (Donati, Donato), Girolamo
Paola Rigo
Appartenente al ramo "dalle Rose" della nobile famiglia veneziana, nacque da Antonio di Andrea e da Lucia di Bernardo Balbi prima del 1457: aveva infatti diciotto [...] , confortando intanto l'autore, attaccato da più parti, con le parole di Pindaro (Pyth. I, 85): "Meglio l'invidia che la commiserazione". Antonio Pelotti agevolò un suo incontro epistolare col Ficino che gli scrisse da Firenze, annunciandogli il ...
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invidia1
invìdia1 s. f. [dal lat. invidia, der. di invĭdus: v. invido]. – 1. Sentimento spiacevole che si prova per un bene o una qualità altrui che si vorrebbero per sé, accompagnato spesso da avversione e rancore per colui che invece possiede...
invidiabile
invidiàbile agg. [der. di invidiare]. – Che è tale da poter essere invidiato; in genere di cosa che per la sua qualità o condizione eccita in altri l’invidia (nel senso attenuato di questa parola), il desiderio o anche solo l’ammirazione,...