BASSANI, Giorgio
Simona Costa
Primogenito di Angelo Enrico, proprietario terriero e medico, senza esercitare la professione, e Dora Minerbi, nacque il 4 marzo 1916 a Bologna.
Tra Ferrara e Bologna: [...] classe, Carlo Cattolica, dall’arianissimo cognome, e nell’ambiguo rapporto con un altro compagno, Luciano Pulga, mosso dall’invidia sociale. Il voyeurismo è tema portante del romanzo: se alla pensione Tripoli Pulga spia dietro al muro e alla ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Pietro Giannone
Girolamo Imbruglia
Autore dell’Istoria civile del regno di Napoli (1723) e del Triregno, pubblicato postumo perché requisito dal papato, Pietro Giannone morì in carcere nel 1748, vittima [...] Prefazione del Triregno. Scritta quasi dall’aldilà («riposando in un sonno ed oscuro oblio fuor d’ogni odio ed altrui invidia e maldicenza», van Heck 2009, p. 318), animata da un pathos straordinario, criticò i sovrani che avevano impedito la libera ...
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CARDI, Lodovico, detto il Cigoli (Civoli)
Miles Chappell
Nacque a Cigoli (presso San Miniato al Tedesco) il 21 sett. 1559, da una nobile famiglia le cui origini risalivano ai Gualandi di Pisa.
La carriera [...] , L. Cigoli,Essays on his Career and Painting, tesi di laurea, Univ. of North Carolina, 1971; Id., Cigoli,Galileo and Invidia, in Art Bulletin, 1975, pp. 9198. In particolare per la pittura, vedi: L. Lanzi, Storia pittorica della Italia, Bassano 1818 ...
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COPPINI, Francesco (in religione Ignazio)
Anna Imelde Galletti
Nacque a Prato agli inizi del sec. XV da Guccio di Tommaso di Giusto. Le fonti lo qualificano iuris utriusque doctor, ma non si hanno testimonianze [...] cui rievocava i fatti della sua legazione, la sua speranza nel cardinalato, il subito voltafaccia del papa provocato dall'invidia dei suoi nemici, e passava in rassegna i soprusi subiti, l'ingratitudine del pontefice, le calunnie montate con odiosa ...
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CARACCIOLO, Gianni (Sergianni)
Franca Petrucci
Nacque a Napoli molto probabilmente nel 1372 da Francesco detto Poeta, cavaliere aurato e ciambellano di Ladislao d'Angiò-Durazzo, del ramo dei Caracciolo [...] un mese a Pozzuoli.
Ma le angherie cui sottoponeva la sovrana facevano sì che egli non avesse più alcuno schermo all'invidia, all'odio, al risentimento dei suoi avversari. E mentre niente si era potuto contro il C. protetto dalla regina, fu facile ...
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FOSCARINI, Antonio
Roberto Zago
Nacque a Venezia il 27 ag. 1570, terzogenito di Nicolò di Alvise del ramo di S. Polo, e di Maria Barbarigo di Antonio, sposatisi nel 1556. Dall'unione nacquero altri [...] , servitori e collaboratori del F., molti dei quali utilizzarono l'occasione per sfogare malanimo, rancore politico o semplice invidia. Dieci anni di vita pubblica e privata furono setacciati senza trascurare nulla degli atti, del carattere e degli ...
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COSTANZA di Svevia, regina d'Aragona e di Sicilia
Ingeborg Walter
Nacque tra il 1249 e il 1250, prima comunque della morte dell'imperatore Federico II suo nonno (13 dic. 1250), come afferma espressamente [...] situazione. Secondo il cronista Macalda, donna ambiziosa ed altera, si sarebbe messa in aperto contrasto con C. per invidia, respingendo tutte le manifestazioni di benevolenza della regina nei suoi confronti, e comportandosi come se lei stessa fosse ...
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GRATAROLI (Gratarolo), Guglielmo
Alessandro Pastore
Nacque a Bergamo il 16 maggio 1516 da Pellegrino, di una famiglia originaria di San Giovanni Bianco in Val Brembana e trasferitasi a Bergamo nel corso [...] libri di alchimia, salvo poi praticarla in segreto. Anche qui non mancano le pieghe autobiografiche, quando il G. denuncia l'invidia dei nemici ipocriti e anticristiani, di cui tuttavia dichiara di non temere gli attacchi, in quanto il suo intento è ...
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CIAMPOLI, Giovanni battista
Augusto De Ferrari
Nacque a Firenze nel 1590 da antica e nobile (ma non ricca) famiglia, che, come ramo dei Cavalcanti, risale al 1300.
Poco si sa del padre, Lodovico, e [...] encomiastici (per Cosimo de' Medici, il card. Barberini, il Cesarini ecc.) e d'occasione; i temi sono spesso scontati: l'invidia delle torti, la corruzione presente, il volgo calunniatore; la vena moralistica del C. tende a porgere di sé l'immagine ...
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Leone I, santo
Elena Cavalcanti
La scarna notizia del Liber pontificalis ne assegna le origini alla Tuscia e dice chiamarsi Quinziano il padre. Null'altro si sa della famiglia e del luogo di nascita; [...] al sole (sermone 27, 3-5), L. considera lacci del demonio sia gli inganni quali la lussuria, la cupidigia, l'ira, l'invidia, sia quelle che egli chiama le sue arti: le diverse espressioni della magia, la divinazione, lo spiritismo, l'astrologia. E ne ...
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invidia1
invìdia1 s. f. [dal lat. invidia, der. di invĭdus: v. invido]. – 1. Sentimento spiacevole che si prova per un bene o una qualità altrui che si vorrebbero per sé, accompagnato spesso da avversione e rancore per colui che invece possiede...
invidiabile
invidiàbile agg. [der. di invidiare]. – Che è tale da poter essere invidiato; in genere di cosa che per la sua qualità o condizione eccita in altri l’invidia (nel senso attenuato di questa parola), il desiderio o anche solo l’ammirazione,...