ANSELMO d'Aosta, santo
Tullio Gregory; Franziskus S. Schmitt
Nacque ad Aosta nel 1033 o 1034 da Gundolfo, un nobile lombardo, e da Eremberga, una burgunda residente ad Aosta.
Il padre (che morì poi [...] il fatto che il giovane priore sapesse trasformare in amici anche quelli dei suoi confratelli che prima avevano sentito invidia di lui? Tra costoro c'era, soprattutto, un tale Osberno, un giovane monaco estremamente dotato, ma di carattere un ...
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GIDINO (Ghidino) da Sommacampagna
Gabriella Milan
Nacque presumibilmente a Verona in un anno non precisabile del decennio 1320-30, come testimonierebbe un documento del 5 maggio 1352 (segnalato dal [...] assecondandone i vizi e le ruberie. È probabile che alla base delle feroci accuse del Marzagaia vi fosse innanzi tutto invidia verso questo homo novus di bassa condizione, che era riuscito a conquistare i favori della corte scaligera tanto da ...
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DEL GARBO, Tommaso
Augusto De Ferrari
Nacque a Firenze verso il 1305 dal famoso medico Dino, di nobile e antica famiglia. Studiò con Gentile da Foligno ma, a detta di F. Villani, "paterni acuminis imitator [...] nell'intento di rivalutare Cecco e la sua opera scientifica e astrologica, facendone così una vittima dell'oscurantismo e dell'invidia. Comunque stiano le cose, e in assenza di documenti (anche i verbali del processo sono andati perduti), si può ...
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BLOEMEN, Jan Frans van, detto Orizzonte
Andrea Busiri Vici
Figlio di Pieter, nacque ad Anversa il 12 maggio 1662 e fu in pari data battezzato secondo il rito cattolico nella cattedrale di Notre-Dame.
Suoi [...] ) ai quali l'anno successivo se ne aggiungerà un altro (ibid., p. 166). Nonostante la sua fama sempre crescente, l'invidia degli accademici e il fatto che la paesistica fosse ancora considerata un genere inferiore resero vano il tentativo di Carlo ...
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GARBIERI, Lorenzo
Ivana Corsetti
, Lorenzo Nacque a Bologna intorno al 1580 da Giulio Cesare e Cinzia Carlini.
Malvasia nella Felsina pittrice (p. 215) afferma che il G. morì nel 1654 all'età di settantaquattro [...] celebrate a Bologna in memoria di Agostino Carracci con il dipinto a monocromo Lo Studio e la Vigilanza che percuotono l'Invidia; di quest'opera, perduta, rimane il disegno conservato al Louvre (ibid., tav. 6), nel quale il segno marcato torna a ...
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POLETTO, Giovanni Battista
Giulia Della Torre
Riccardo Della Torre
POLETTO, Giovanni Battista. – Nacque a Roma il 2 ottobre 1915 da Vittorio, originario di Rovigo, e da Assunta Battistini, di Cesena.
Frequentò [...] scrittore Mario Soldati (O.K. Nerone; È l’amor che mi rovina), nel 1952 firmò due episodi de I sette peccati capitali (L’invidia di Rossellini e Avarizia ed ira di Eduardo De Filippo, con il quale lavorò nello stesso anno in Marito e moglie e Ragazze ...
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LORENZANI, Giovanni Andrea
Emilio Russo
Nacque a Roma il 29 nov. 1637 da Giovanni Antonio e da Lorenza Baratta, sorella del pittore Lazzaro Baratta.
Poco è noto dei suoi studi, che egli definisce scarni [...] (Li fratelli e le sorelle rivali per amore overo Il prencipe nelle fortune sfortunato, Bologna 1681; Quanto può l'invidia nelle donne, overo È lecito il fingere per arrivare a' suoi dissegni. Opera scenica… dedicata all'illustrissimo signore Fabio ...
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BARTOLOMEI, Francesco Stefano
Gian Franco Torcellan
Nato a Pergine (Trento), il 13 genn. dell'anno 1738, studiò nella locale scuola dei gesuiti, percorrendo il consueto corso di studi umanistici, ma [...] intellettuali nella lettura e nel commento dei testi giuridici che gli avevano sollevato contro l'ambiente trentino favorirono l'invidia e le calunnie che la sua vittoria a Ferrara aveva provocato; per reclami tendenti a invalidare la sua nomina ...
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BARTOLOMEO da Simeri, santo
Consolata Pronio
Monaco basiliano, nato a Simeri (Catanzaro) verso la metà del sec. XI. Della famiglia si conoscono i nomi dei genitori (Giorgio ed Elena), mentre la casata [...] il ritorno del suo abate in Italia, ebbe vita fiorentissima e grande incremento, talché i benedettini di Rossang, mossi da invidia, nel 1125 accusarona B. di concussione e di eresia presso Ruggero II, che promosse una inchiesta convocandolo a Messina ...
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FIGIOVANNI, Giovan Battista
Vanna Arrighi
Di famiglia fiorentina, nacque nel 1466 a Benevento, dove il padre, Giovan Battista di Francesco, si era recato alcuni anni prima come vicegovernatore e collaboratore [...] familiarità con i Medici e con il pontefice, oltre a numerosi privilegi e benefici, gli procurò anche l'avversione e l'invidia di molti. Nel 1517, a detta del Moreni, il F. fu arrestato ed interrogato sulle circostanze che nel 1512 avevano permesso ...
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invidia1
invìdia1 s. f. [dal lat. invidia, der. di invĭdus: v. invido]. – 1. Sentimento spiacevole che si prova per un bene o una qualità altrui che si vorrebbero per sé, accompagnato spesso da avversione e rancore per colui che invece possiede...
invidiabile
invidiàbile agg. [der. di invidiare]. – Che è tale da poter essere invidiato; in genere di cosa che per la sua qualità o condizione eccita in altri l’invidia (nel senso attenuato di questa parola), il desiderio o anche solo l’ammirazione,...