MAINARDI, Arlotto (Arlotto il Pievano)
Giuseppe Crimi
Figlio di Giovanni di Matteo di Mainardo, notaio fiorentino, rinchiuso più volte nel carcere delle Stinche, e di madre ignota ma legittima, nacque, [...] del quale godeva unì la cappella di S. Andrea nel duomo di Firenze. Il suo comportamento attrasse, certo, l'invidia dei conoscenti e dei concittadini, sebbene un lato più spregiudicato del suo carattere lo spingesse ad azioni non proprio esemplari ...
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MAGAGNATI, Girolamo
Emanuela Bufacchi
Nacque intorno al 1565 a Lendinara, nel Polesine di Rovigo.
Lasciò la patria in giovane età probabilmente per esercitare l'arte vetraria e il commercio tra Venezia [...] a diversi del signor Girolamo Magagnati sono edite a cura di L. Salvetti Firpo, Firenze 2006 (in calce il capitolo Sull'invidia).
Fonti e Bibl.: Il merito della ricostruzione della biografia del M. va al saggio di C. Carabba - G. Gasparri, La vita ...
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Marino e i marinisti
Giuseppe Guido Ferrerò
Intellettualistica ricerca dello stupefacente, che si affida alla singolarità di argomenti non prima trattati nella lirica d'arte e all'inconsueto modo di [...] il nome!) O forse il Marino e i suoi seguaci giacciono ancora ingiustamente del colpo che ad essi diede non l'invidia ma un'errata valutazione dell'opera loro, dettata da ragioni polemiche, un tempo, e, più recentemente, da preconcetti extra-estetici ...
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CERVONI, Giovanni
Nicola Longo
Nacque a Colle Val d'Elsa nel 1508. In base alle poche notizie rimasteci di lui, si può dedurre che la sua famiglia ebbe la possibilità di avviarlo, con profitto, allo [...] Ma la vita del C. dovette comunque svolgersi tra notevoli difficoltà di ordine materiale se dobbiamo credergli quando parla con invidia di coloro che sono al sicuro dalla miseria e dalla fame nel carcere fiorentino delle Stinche. A partire dal 1563 ...
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ARNIGIO, Bartolomeo
Simona Carando
Nacque a Brescia nel 1523 da un fabbro ferraio dal quale ereditò il mestiere e forse il desiderio di disfarsene al più presto. Sembra che alcuni amici lo incoraggiassero [...] a Brescia nel 1577, lasciando agli eredi il suo ritratto eseguito dal Moretto e un certo strascico di polemiche, risentimenti e invidie di rivali.
Fonti e Bibl.: O. Rossi, Elogi istorici de' Bresciani illustri,Brescia 1620, pp. 390-392; G. Ghilini ...
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La Vita e le Laudes Constantini
Presentazione e analisi di testi problematici
Davide Dainese
Al di là dei problemi che le opere di Eusebio di Cesarea convenzionalmente note come De vita Constantini [...] i concili e nella descrizione della sua devozione e della sua pietà religiosa. Il terzo libro si apre con il richiamo all’invidia che turba la Chiesa dal suo interno in tempo di pace142, si interrompe per il confronto tra Costantino e i sovrani suoi ...
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Scienziati del Seicento - Introduzione
Maria Luisa Altieri Biagi
Di Bruno Basile
Scriveva Antonio Vallisneri, citando letteralmente Bacone: «Pare che abbiano le loro stelle, ora avverse ora benigne, [...] che insinua qui il Cestoni (uomo abitualmente privo di malizia e di invidia), è indubbio che il Redi, «il più incredulo uomo del mondo un Caldesi, di un Lorenzini, non hanno niente da invidiare alle «osservazioni» del Redi, e anzi si distinguono per ...
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ALBERTI, Filippo
Alberto Asor Rosa
Nacque a Fratta (Umbertide) nel 1548, da Luca e da Ippolita Petrogalli. Avviato agli studi letterari e giuridici, vi acquistò ben presto fama, entrando a far parte [...] perugini, da A. Ercolano vescovo ai contemporanei, che l'A. dovette interrompere, secondo quanto testimonia l'Oldoini, per l'invidia e le pretese di alcuni suoi potenti concittadini. Nelle edizioni citate delle rime si trovano i versi sopra Elena ...
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LITTARA, Vincenzo
Franco Pignatti
Nacque il 31 dic. 1550 a Noto, da famiglia modesta. Il padre Nicola possedeva alcuni beni immobili che alla sua morte, nel 1563, andarono ab intestato ai figli; il [...] la vita religiosa e divenne confessore dei conventi femminili di S. Salvatore e di Monte Vergine; ma, oggetto di invidia da parte di avversari, preferì sottrarsi agli attacchi trasferendosi a Catania, dove si dedicò agli studi e conseguì le lauree ...
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Faulkner, William
Rosa Maria Colombo
La voce del profondo Sud
Scrittore statunitense tra i più influenti del Novecento per complessità formale e potenza introspettiva, William Faulkner ha dato volto [...] della verginità della sorella è l'ossessione che lo porterà al suicidio. Per Jason, sadico e crudele, Caddie è oggetto d'invidia e di odio, colei che ha guastato la sua unica occasione di successo. Solo Caddie, che pure ha un ruolo così centrale ...
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invidia1
invìdia1 s. f. [dal lat. invidia, der. di invĭdus: v. invido]. – 1. Sentimento spiacevole che si prova per un bene o una qualità altrui che si vorrebbero per sé, accompagnato spesso da avversione e rancore per colui che invece possiede...
invidiabile
invidiàbile agg. [der. di invidiare]. – Che è tale da poter essere invidiato; in genere di cosa che per la sua qualità o condizione eccita in altri l’invidia (nel senso attenuato di questa parola), il desiderio o anche solo l’ammirazione,...