CONTI, Carlo
Francesco Bussi
Nacque ad Arpino (prov. di Frosinone) il 14 ottobre del 1796; i genitori, Luigi e Maria Ruggieri, di buon casato e condizione agiata, avrebbero voluto che il figlio studiasse [...] Milano, come "il caro maestro mio"; a sua volta il C. reputava il geniale collega "incapace pur di solo concepire la bassa invidia". Del resto tanto legati furono i due artisti che, alla morte del C., su IlTrovatore di Milano (9 luglio 1868) si lesse ...
Leggi Tutto
APRILE (Aprili), Giuseppe, detto Scirolino o Sciroletto
Nicola Vacca
Silvana Simonetti
Nacque a Martina Franca (Taranto), il 28 ott. 1732, da Fortunato e da Anna Vita Cervellera, e non nel 1746 a Bisceglie, [...] giudicato ormai un vecchio cantante non più all'altezza dei suoi passati trionfi. Ma tale accusa ingiusta, forse causata dall'invidia di qualche collega, fu smentita dalla Gazzetta Universale (N.85, 25 ott. 1777, p. 678), che contrapponeva al citato ...
Leggi Tutto
LORENZANI, Paolo
Saverio Franchi
Nacque a Roma il 5 genn. 1640 da una famiglia di artisti (ottonai e medagliari). Il padre, Giovanni Antonio, era nativo di San Terenzo (Sarzana); la madre, Lorenza Baratta, [...] di lodi "puisqu'il n'y a que les envieux du vrai mérite qui puissent se déclarer contre luy": accenno non troppo velato all'invidia di altri musicisti, in primis di Lully (ibid., p. 139).
Per azione di quest'ultimo, ebbe allora inizio per il L. un ...
Leggi Tutto
DA PONTE, Lorenzo
Giovanni Scarabello
Nacque a Ceneda (attuale Vittorio Veneto), nel ghetto, il 10 marzo 1749, primogenito di Geremia Conegliano e Rachele Pincherle, ebrei. Il padre era un conciatore [...] l'era preso in qualità di cappellano domestico. Oltre ai risentimenti di qualche vacuo nobilotto, il D. aveva suscitato qualche invidia in intellettuali del posto come Giuseppe De Coletti. Di lì a poco, accampando di essere stato chiamato dall'amico ...
Leggi Tutto
BOCCHERINI, Luigi (Ridolfo Luigi)
Leila Galleni Luisi
Nacque a Lucca il 19 febbr. 1743, da Leopoldo e da Maria Santa Prosperi, nella casa dei Quilici, all'angolo di via Fillungo con via Buia, oggi via [...] per Madrid, dove però furono accolti piuttosto freddamente dal re Carlo III e dal principe delle Asturie, forse per l'invidia e la gelosia del pisano G. Brunetti, sovraintendente della musica a corte al servizio del principe delle Asturie (tuttavia ...
Leggi Tutto
GUGLIELMI
Pasqualino Bongiovanni
Famiglia di musicisti i cui antenati, originari di Pariana o di Berticagnana, piccoli villaggi della montagna massese, si trasferirono nella città di Massa verso gli [...] parole del Riemann: "Se tanto grande fu l'artista Paisiello, l'uomo ebbe delle gravi debolezze; nutrì una bassa invidia contro Cimarosa e Guglielmi […]; li denigrò e tentò creare loro ostilità in teatro durante la rappresentazione dei loro lavori ...
Leggi Tutto
CESTI, Pietro (in religione Antonio)
Lorenzo Bianconi
Nacque in Arezzo dove fu battezzato il 5 ag. 1623, nono ed ultimo figlio del pizzicagnolo Giuseppe di Lorentino e di Francesca Ruschi. Fin da ragazzo [...] costituzione del cast, si hanno notizie tutto sommato positive anche da parte di chi, come lo Ziani, aveva semmai motivo di nutrire invidia (ne esistono tre partiture mss., i codici 9983 della Bibl. Marciana, Chigi Q.V.54 della Bibl. Ap. Vat., e Rari ...
Leggi Tutto
DRAGHI, Antonio
Raoul Meloncelli
Nacque a Rimini tra il 17 genn. 1634 e il 16 genn. 1635 come risulta dal certificato di morte conservato nella cattedrale di S. Stefano a Vienna, datato 18 genn. 1700.
Scarsissime [...] per opere rappresentate a Vienna): L'Almonte (musica di G. Tricarico, 9 giugno 1661); L'Oronisbe (P. A. Ziani, 9 giugno 1663); L'invidia conculcata dalla virtù, merito, valore della S.C.M. di Leopoldo (P. A. Ziani, 1664); La Cloridea (P. A. Ziani, 27 ...
Leggi Tutto
invidia1
invìdia1 s. f. [dal lat. invidia, der. di invĭdus: v. invido]. – 1. Sentimento spiacevole che si prova per un bene o una qualità altrui che si vorrebbero per sé, accompagnato spesso da avversione e rancore per colui che invece possiede...
invidiabile
invidiàbile agg. [der. di invidiare]. – Che è tale da poter essere invidiato; in genere di cosa che per la sua qualità o condizione eccita in altri l’invidia (nel senso attenuato di questa parola), il desiderio o anche solo l’ammirazione,...