DEL GARBO, Dino (Aldobrandino, Dinus de Florentia)
Augusto De Ferrari
Nacque a Firenze intorno al 1280 da Bono (o Bruno), della nobile famiglia del Garbo, che aveva dato il nome ad una strada del quartiere [...] il 16 sett. 1327 fu arso sul rogo. Già l'Ammirato notava la diretta responsabilità del D. in questa esecuzione, "per invidia e non per zelo alcuno di religione haver Dino condotto un huomo così illustre alla morte" (p. 258), ipotesi accettata anche ...
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BIFFO (Biffi; nella letteratura talvolta, erroneamente, Bisso, Bissi), Ambrogio
Zelina Zafarana
Diacono della Chiesa milanese, fu consacrato dall'arcivescovo Guido di Velate intorno al 1056.
L'Argelati [...] chiesa di S. Maria Iemale, il giorno di Natale (il contesto del racconto riporta all'anno 1056), avrebbe suscitato l'invidia e l'irritazione di Anselmo da Baggio, il futuro Alessandro II, allora vescovo di Lucca, giunto nascostamente a Milano per ...
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FAVORITI, Agostino
Rosario Contarino
Nacque a Sarzana (La Spezia) il 3 genn. 1624 da Giacomo, giureconsulto, e da Elisabetta Casoni, entrambi esponenti di famiglie localmente eminenti.
Recatosi a Roma, [...] 1950, p. 94; U. Limentani, S. Rosa. Nuovi studi e ricerche, in Italian Studies, VIII (1953), p. 46; Id., La satira dell'"Invidia" di S. Rosa e una polemica letteraria del Seicento, in Giorn. storico della lett. ital., LXXIV (1957), pp. 570-85; A. M ...
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FRIGNANI, Tommaso
Hélène Angiolini
Nacque, probabilmente a Modena, nel secondo decennio del XIV secolo, da Cesare di Ottavio, in una famiglia originaria del contado circostante, denominato Frignano, [...] dell'Ordine, quale successore di Marco da Viterbo; la sua nomina suscitò però, stando alla storiografia minoritica, l'invidia di Tommaso Racani di Amelia, ministro della provincia umbra. L'anno seguente il F. presiedette il capitolo provinciale dell ...
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MAINARDI, Arlotto (Arlotto il Pievano)
Giuseppe Crimi
Figlio di Giovanni di Matteo di Mainardo, notaio fiorentino, rinchiuso più volte nel carcere delle Stinche, e di madre ignota ma legittima, nacque, [...] del quale godeva unì la cappella di S. Andrea nel duomo di Firenze. Il suo comportamento attrasse, certo, l'invidia dei conoscenti e dei concittadini, sebbene un lato più spregiudicato del suo carattere lo spingesse ad azioni non proprio esemplari ...
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CARIONI, Battista (Battista da Crema)
Sosio Pezzella
Nacque a Crema tra il 1450 e il 1460 dalla nobile famiglia dei Carioni.
Si ignorano i nomi dei genitori, ma il padre esercitava presumibilmente l'arte [...] da un tossico che si espande: l'amarezza, l'audacia, la tristezza, l'invidia. Da questi, come da una catena ininterrotta, nascono poi altri. Ad esempio dall'invidia, l'odio, l'ostinazione, l'incostanza, la vanagloria; dalla tristezza, l'irrazionalità ...
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LITTARA, Vincenzo
Franco Pignatti
Nacque il 31 dic. 1550 a Noto, da famiglia modesta. Il padre Nicola possedeva alcuni beni immobili che alla sua morte, nel 1563, andarono ab intestato ai figli; il [...] la vita religiosa e divenne confessore dei conventi femminili di S. Salvatore e di Monte Vergine; ma, oggetto di invidia da parte di avversari, preferì sottrarsi agli attacchi trasferendosi a Catania, dove si dedicò agli studi e conseguì le lauree ...
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GIOVANNI ANTONIO da Montecuccolo
Dario Busolini
Nacque a Montecuccolo nel Modenese (oggi comune di Pavullo nel Frignano), il 13 ott. 1621, figlio di Cesare Cavazzi - qualificato come "marzadro" del [...] e difendersi dall'accusa di essere inadatto al ruolo di prefetto.
Quest'ultima critica era stata sollevata per invidia da alcuni missionari cappuccini predicatori, che reputavano necessario il loro titolo di studio per dirigere la missione. Agli ...
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ALTIERI (Paluzzi degli Albertoni), Paluzzo
Aldo Stella
Discendente dalla famiglia romana degli Albertoni, che non era di prim'ordine e nemmeno ricca, ma nel novero della vecchia nobiltà, nacque l'8 [...] il prudente".
Qualche anno dopo, invece, l'A. veniva biasimato aspramente da molti; tale biasimo derivava, m parte, dall'invidia verso quel "portento della fortuna" che in così poco tempo da povero chierico era "divenuto il più riguardabile soggetto ...
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POGGI, Giovanni
Riccardo Parmeggiani
POGGI, Giovanni. – Nacque a Bologna, all’inizio del Quattrocento; era figlio di Battista, appartenente alla famiglia dal Poggio (cognome poi assestatosi nella tradizione [...] che vicecancelliere papale. Proprio a Roma morì, di lì a breve (il 14 dicembre), per sospetto avvelenamento procurato per invidia e venne sepolto in Vaticano. Nel testamento, redatto pochi giorni prima della morte, aveva nominato erede universale la ...
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invidia1
invìdia1 s. f. [dal lat. invidia, der. di invĭdus: v. invido]. – 1. Sentimento spiacevole che si prova per un bene o una qualità altrui che si vorrebbero per sé, accompagnato spesso da avversione e rancore per colui che invece possiede...
invidiabile
invidiàbile agg. [der. di invidiare]. – Che è tale da poter essere invidiato; in genere di cosa che per la sua qualità o condizione eccita in altri l’invidia (nel senso attenuato di questa parola), il desiderio o anche solo l’ammirazione,...