SCUOLA POETICA SICILIANA, METRICA
CCostanzo Di Girolamo
Se appare a tutt'oggi accettabile un'idea dei Siciliani come "colonia italiana della poesia occitanica, parallela, con qualche decennio di ritardo, [...] a 'ha'] fatto in tanto ben [ms. bene] montare", "ched [ms. ch] io non aggio infra la gente ardire", "Ordunque vale meglio poco [ms. di poco] avere" Castellani "[la] questione rimane sub iudice. Ma penso si debba ammettere che allo stato attuale delle ...
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Fotografia: dalla descrizione alla rappresentazione
Massimo Arioli
All’inizio degli anni Quaranta del Novecento, il poeta francese René Char, nei suoi Feuillets d’Hypnos, scriveva: «Il tempo visto traverso [...] che qualcosa «è stato» nel senso voluto da Roland Barthes, per il quale «io non posso mai negare che la cosa è stata là» (La chambre claire. da campeggio), sia per l’azione dei corpi che pensiamo di scorgere, in trasparenza, all’interno della tenda ...
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La letteratura contemporanea
Piero Boitani
Narrazione a spirale o metanarrazione
C’è chi fa iniziare la letteratura contemporanea e postmodernista con le Ficciones (1944; trad. it. Finzioni, 1955) di [...] si arriverà a conoscerne la ragione, Vuoi che ti dica cosa penso, Parla, Secondo me non siamo diventati ciechi, secondo me che Dante incontra nel suo viaggio: Omeros sarà il Virgilio dell’io narrante, Joyce un’altra guida, Ulisse un modello. Ma come ...
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L'uomo medievale
Chiara Frugoni
Il Medioevo
Medioevo è una parola formata da due vocaboli di origine latina e significa "età di mezzo". Per lungo tempo si è pensato che fosse un'età 'buia' compresa [...] sentivano molto più sicuri nel loro cammino. Il Medioevo ha anche pensato a non fare annoiare i marinai e i viaggiatori nei loro Ma è pericoloso per voi. È molto meno pericoloso per entrambi che io sia libera e con la spada in mano …. Ditemi di sì! ...
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I panegirici bizantini dal VII al XV secolo
Il modello costantiniano alla corte di Costantinopoli
Frederick Lauritzen
Costantino non è un topos della letteratura encomiastica bizantina, dal momento [...] e il papato al tempo del concilio di Costanza. Si pensi soltanto al fatto che Isidoro metropolita di Kiev45 prima scrisse in la resurrezione solo che non discuteva con lui il celebre: «ecco io sono tra voi, etc.»46.
In questo passo si rileva meno la ...
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PONTANO, Giovanni
Bruno Figliuolo
PONTANO, Giovanni. – Nacque il 7 maggio del 1429, da Giacomo e da Cristina Pontano, membri della piccola nobiltà locale, a Cerreto di Spoleto.
Dopo l’assassinio del [...] in due libri e nella quale ne entrarono anche alcuni pensati per un precedente Liber de lascivia o Pruritus, da Rovere] et imbruogliorono et perverterono tucti i capitoli. È vero che io promissi i censi, ma il papa medesimo mi decte intentione che non ...
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ritmo
Gian Luigi Beccaria
111. Con accezione metaforica del termìne si è episodicamente parlato per D. come per altri poeti di ritmo (mentale), riguardo all'alternarsi dei personaggi, ricorrere d'immagini [...] a II 10-12 Noi eravam lunghesso mare ancora, / come gente che pensa a suo cammino, / che va col cuore e col corpo dimora, vuol che 'n sua città per me si vegna, Pg I 109 Così sparì; e io sù mi levai, III 62 ecco di qua chi ne darà consiglio, Pd II 43 ...
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L'Eta dei Lumi: la fine della conoscenza naturale 1700-1770. Physique amusante
Jessica Riskin
Alice Walters
Physique amusante
Dimostrazioni e intrattenimento
di Jessica Riskin
Intorno al 1700, la [...] l'ultimo strazio colle sue dimostrazioni, e co' suoi corollarj. Io e gli altri che lo conoscevamo perfettamente, a forza di di tè, la tazza si solleva, nel tè appaiono alcune bollicine. Penso di aver scoperto che la causa di ciò sia il calore che ...
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per
Aldo Duro
La preposizione ha in D. un totale di 3320 ricorrenze: 1386 nella Commedia, 220 nella Vita Nuova, 236 nelle Rime, 1161 nel Convivio, 282 nel Fiore, 35 nel Detto. Non è mai presente, nelle [...] / che fece per viltade il gran rifiuto (If III 60); ambo le man per lo dolor mi morsi (XXXIII 58); ed ei, pensando ch'io 'l fessi per voglia / di manicar, di sùbito levorsi (XXXIII 59). La causa, infine, può essere rappresentata da persona o animale ...
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quando
Ugo Vignuzzi
Congiunzione (e, introducendo proposizioni interrogative, avverbio interrogativo) temporale di frequenza alquanto elevata nell'opera dantesca, in particolare nel Convivio (quasi [...] al § 7); XXXI 14 49 E quando 'l maginar mi ven ben fiso, / giugnemi tanta pena d'ogne parte; Rime XCI 43 Io son servente, e quando penso a cui / ... di tutto son contento; Cv III V 15 E quando queste rote sono compiute, lo suo montare è a Maria, e ...
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pensare
v. tr. e intr. [dal lat. pensare, intens. di pendĕre «pensare»; cfr. pesare] (io pènso, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. Con uso assol., e sign. generico, esercitare l’attività del pensiero, cioè l’attività psichica per cui l’uomo...
io
(ant. éo; ant. o pop. tosc. 'e’, i’', solo in posizione proclitica) pron. pers. sing. [lat. volg. *ĕo, lat. class. ĕgo]. – 1. È il pronome di 1a persona, usato cioè dalla persona (o cosa personificata) che parla quando si riferisce a sé...