Si indicano come intercalari quelle sequenze (di varia natura, costituite come sono da parole o espressioni) che il parlante inserisce qua e là nel discorso, come personali forme di routine e in modo per [...] persona». È un reato grave, e lei, così, doveva avvertirci, doveva … Perché adesso siamo tutti, così, complici. Mi scusi ma iopenso che, così, lei doveva dirci come stavano le cose, doveva, così … (Veronesi 2007: 112).
Ancor più, la riproduzione di ...
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Nella storia della filosofia si incontrano sostanzialmente due significati di c., uno soggettivo, come sicurezza da parte del soggetto della verità di una conoscenza acquisita, e uno oggettivo, come garanzia [...] . Dall’altro, il cogito cartesiano, ancora legato ai principi della logica formale classica, viene trasformato da Kant nell’Iopenso, il soggetto e il centro propulsore della nuova logica trascendentale. Le condizioni della c. diventano in tal modo ...
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Con l’espressione interlocutore generico si designa, in senso lato, l’interlocutore indeterminato, implicito, non identificato a cui ci si rivolge durante l’enunciazione. A tale uso si ricorre nel discorso [...] a terra sparto
rifuggirà l’ignudo animo a Dite (Leopardi 1987: 41)
(10) – Vedremo – diceva tra sé: egli pensa alla morosa; ma iopenso alla pelle (Manzoni 1995: 24)
(11) supponiamo che la base sia maggiore dell’altezza
Inoltre, sempre per amplificare ...
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Processo con il quale il pensiero, nella sua attività conoscitiva, tende ad aderire pienamente alla realtà. Per gnoseologie dell’a. s’intendono quindi tutte le teorie del conoscere basate sul presupposto [...] in quanto cose in sé, ma in quanto fenomeni, vale a dire in quanto prodotti della sintesi operata dall’Iopenso fra categorie dell’intelletto e dati dell’intuizione sensibile. Nella filosofia contemporanea il concetto di a. – intesa soprattutto come ...
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Concezione che considera l’uomo in possesso fin dalla nascita di determinate conoscenze, anteriori quindi all’esperienza. A questo signifi- cato se ne affianca talvolta un altro, che rinvia all’esistenza [...] accanto alle tradizionali funzioni della logica classica – una serie di funzioni logiche trascendentali di unificazione dei dati sensibili, ossia le categorie, considerate articolazioni di un’unica funzione, l’Iopenso o appercezione trascendentale. ...
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Concetto presente nella Critica della ragion pura (➔) (1781) di Kant. Il termine, desunto dal linguaggio giuridico, viene adoperato allo scopo di spiegare con quale pretesa di legittimità i concetti puri [...] esperienza in senso forte ‘conoscenza mediante la connessione di percezioni’, le categorie, quali articolazioni dell’Iopenso o appercezione trascendentale, risultano condizioni della possibilità dell’esperienza, e valgono pertanto a priori per tutti ...
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paralogismo
Dal lat. tardo paralogismus, gr. παραλογισμός, comp. di παρα- «para-» (prefisso che indica sia affinità, somiglianza, sia alterazione) e λογισμός «ragionamento». Termine filosofico che denota [...] ragion pura (➔) esamina i quattro «p. della psicologia razionale», e cioè i «ragionamenti dialettici» che a partire dal semplice ‘Iopenso’ deducono illecitamente proprietà dell’anima quali sostanzialità, semplicità, personalità, indistruttibilità. ...
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soggetto Argomento, tema oppure la persona o la cosa che viene presa in considerazione per determinati motivi. filosofia Come termine filosofico, s. ha assunto un significato che per certi aspetti è esattamente [...] per designare la realtà per sé esistente. È Kant, soprattutto, che, attraverso la formulazione del concetto dell’‘iopenso’, vede il s. come coscienza o autocoscienza, come attività di sintesi, spontaneità, principio fondante di tutta la conoscenza ...
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solipsismo Termine filosofico con cui si indica l’orientamento di chi considera il soggetto come l’unica autentica realtà, sia dal punto di vista pratico, ponendo l’interesse individuale a fondamento determinante [...] oggetto di critica da parte di I. Kant, che ne mostra l’infondatezza gnoseologica attraverso la nozione di ‘iopenso’ o ‘soggetto trascendentale’, la cui caratteristica è quella dell’intersoggettività e quindi di una forma di universalità. Nel ...
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trascendentale Nel linguaggio della filosofia scolastica, attributo di proprietà o attributi, che sono al di sopra di tutte le categorie, sorpassando in estensione tutti quanti i generi. In I. Kant il [...] le leggi del pensiero, in quanto regole della conoscenza; appercezione t., o pura, o originaria, è la rappresentazione ‘iopenso’ (l’autocoscienza), la quale, mentre condiziona e accompagna tutte le altre rappresentazioni, non può essa stessa essere ...
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pensare
v. tr. e intr. [dal lat. pensare, intens. di pendĕre «pensare»; cfr. pesare] (io pènso, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. Con uso assol., e sign. generico, esercitare l’attività del pensiero, cioè l’attività psichica per cui l’uomo...
io
(ant. éo; ant. o pop. tosc. 'e’, i’', solo in posizione proclitica) pron. pers. sing. [lat. volg. *ĕo, lat. class. ĕgo]. – 1. È il pronome di 1a persona, usato cioè dalla persona (o cosa personificata) che parla quando si riferisce a sé...