CORBINELLI, Iacopo
Gino Benzoni
Nacque a Firenze, il 12 dic. 1535, da Raffaello (di Pandolfò di Tommaso, forse quel "conte Raffaello Corbinelli" che spedisce, il 3 genn. 1537, da Pisa una lettera al [...] quelli" di s. Nilo l'asceta sull'"oratione, il cui trattato penso che V. M. harà caro un giorno di leggere" (Iltrattato ", cioè di Fabio Mirto Frangipani, "e di mons. Gemmario, né io l'ho conosciuto già mai fin qui, come credo che neanche essi, ...
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FILIPPO Neri, santo
Vittorio Frajese
Nacque a Firenze, nel quartiere di S. Pier Gattolini, il 21 luglio 1515, da ser Francesco di Filippo da Castelfranco e da Lucrezia da Mosciano.
Il padre esercitava [...] stento lo induceva a ritornare in sé. Riferì al Gallonio: "io ero fuori di me quando sono entrato in camera di sua ricevette a letto e fu subito convinto della causa francese: pensò che Clemente VIII avrebbe potuto assolvere Enrico per un anno, ...
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DE BONI, Filippo
Ernesto Sestan
Nacque a Caupo, frazione di Seren del Grappa (presso Belluno), il 7 ag. 1816 da famiglia di modestissime condizioni: il padre Giacomo, oriundo di Villanova di Feltre, [...] di Rasai, visto il promettente ingegno del nipote, pensò di avviarlo al sacerdozio e gli procurò un posto nuovo incarico: "Mi avevano esiliato da Roma per liberarsi di me; io m'ho sopportato l'esilio per non eccitare dissidi alla vigilia della ...
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BONAMICO (Bonamici, Buonamici, Buonamico), Lazzaro (Lazzaro da Bassano)
Rino Avesani
Figlio di Amico e Dorotea, nacque a Bassano del Grappa non nel 1479, come generalmente si scrive in base a un'erronea [...] In ogni modo, pare che dopo di allora non abbia più pensato a scrivere di filosofia.
Non abbandonò invece un altro progetto, d'Italia, II, 4, Brescia 1763, pp. 2322-27, e Io. G. Eccius, Lazarus Bonamicus, Lipsiae 1768. Del Verci, piuttosto che la ...
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BENI, Paolo
Giancarlo Mazzacurati
Non è certa la data della sua nascita, anche se diverse testimonianze raccolte dallo Iacobillo affermano che al momento della morte, avvenuta in Padova il 12 febbr. [...] pochi mesi sopravveniva la morte del B. e alle stampe nessuno pensò più. A parte la risposta del Pescetti (che era toscano d come si è detto, vivente l'autore, nell'ediz. veneziana (apud Io. Guerilium, 1622-25, in 5 voll.) ormai molto rara, nella ...
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FANTONI, Giovanni
Lauro Rossi
Nacque a Fivizzano (Massa Carrara) il 28 genn. 1755 da Lodovico Antonio e Anna De Silva.
Originari di Firenze, i Fantoni si erano trasferiti nella cittadina lunigianese [...] amico Vincenzo Marenco. "Essendo divenuto quel paese la 27ª divisione della Francia - è la motivazione addotta - ed essendo io nato in Italia, penso di restare nel suo seno".
Del 1803, l'Epistola a Bonaparte (pubblicata postuma da D'Ancona, 1890), un ...
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DELLA PORTA, Guglielmo
Carrol Brentano
Figlio dello scultore Giovanni Giacomo e di una Caterina, nacque a Porlezza probabilmente attorno al 1515 (Gramberg, 1964, p. 109); pronipote di Antonio detto [...] al cardinal Farnese che "alcuni anni fa me dete una passata con dire ch'e io sonno rico e che poco me curo de larte", ma al contrario - replicava - egli pensava soltanto a servire Dio, l'arte e lo stesso cardinale e tutti i progetti non realizzati ...
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DE FERRARI, Raffaele Luigi, duca di Galliera
Giovanni Assereto
Nato a Genova il 6 luglio 1803, da Andrea e Livia Ignazia Pallavicino, aveva avuto il nome del nonno paterno, il quale nel biennio 1787-89 [...] 21 marzo, nella quale confessava "la viva parte che io prendo ai gravissimi avvenimenti pendenti sulla sorte della patria, storia. E gruppo Rothschild-Bartholony-Blount-Galliera pensò anzi di approfittare dell'unificazione italiana per rispolverare ...
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CONTILE, Luca
Claudio Mutini
Nacque a Cetona (Siena) nel 1505 da famiglia forse non nobile, ma agiata e notevolmente stimata.
Lo stesso C. fornisce importanti ragguagli circa la sua famiglia nel Ragionamento [...] crediate che la polvere gli facesse parer così, perché vedevo bene io che erano spelati, e'l fil bianchiccio si discerrieva di una breve sosta a Roma e di nuovo a Piacenza, pensò dì far ritorno a Milano entrando al servizio di Ferrante Gonzaga ...
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COMPAGNONI, Giuseppe
Giuseppe Gullino
Nacque a Lugo di Romagna il 3 marzo 1754 da Giovanni e Domenica Ettorri, e fu battezzato col nome di Marco Giuseppe. La famiglia, che risiedeva nel paese da circa [...] e conterraneo Vincenzo Monti. All'inizio del 1785 il C. pensò allora di trasferirsi a Venezia, dove la circolazione delle idee era letterati, lo spettacolo di una folla cosmopolita e pittoresca ("Io mi stava dunque lietissimo in sì bella città, e in ...
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pensare
v. tr. e intr. [dal lat. pensare, intens. di pendĕre «pensare»; cfr. pesare] (io pènso, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. Con uso assol., e sign. generico, esercitare l’attività del pensiero, cioè l’attività psichica per cui l’uomo...
io
(ant. éo; ant. o pop. tosc. 'e’, i’', solo in posizione proclitica) pron. pers. sing. [lat. volg. *ĕo, lat. class. ĕgo]. – 1. È il pronome di 1a persona, usato cioè dalla persona (o cosa personificata) che parla quando si riferisce a sé...