La Prosa del Duecento – Introduzione
Cesare Segre
I. Quando all'orizzonte della cultura italiana appaiono i primi albori d'una letteratura volgare, il paesaggio che si rivela, sempre più nitido, alla [...] e sarai sempre inorato cavaliere -»; «- Se tu il batti o fiedi, pensa prima di fare la fossa dove tue ricoveri; ma dàlli tale che si sé e misela in mano a lo 'nfermo, e disse: - Io la t'acomando; sì come io l'avea per me, così l'abbi tu. - E que' ...
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Realismo
Corrado Maltese
Mario Verdone
di Corrado Maltese e Mario Verdone
REALISMO
Realismo e neorealismi di Corrado Maltese
sommario: 1. Il realismo e le sue varianti: a) gli estremi concettuali del [...] barriere politiche era un tratto dominante nella cultura del Nord; basti pensare alla tacita adesione a Roma (verso il 1946) al movimento sono necessari per arrivare al fatto; ma io sono naturalmente portato a sostituirli, a infischiarmene. ...
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Giordano Bruno e Tommaso Campanella: Opere
Augusto Guzzo
Romano Amerio
La figura di Giordano Bruno è - oltre alla potenza e originalità della sua mente - così tragica, che la coscienza italiana non [...] che non fu evitata più tardi. Ma il Bruno diceva - e io mi rifiuto di credere che sempre mentisse in carcere, e avesse mentito universale) adunata a gran braccia, bisogna indovinare a che cosa pensa, e che cosa tenta di dire in quel suo linguaggio ...
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Motti e Facezie del Piovano Arlotto: Prefazione
Gianfranco Folena
Le cose che a fanciulli e ad ignoranti
vanno per man, soglion perder sua forma
e mutar spesse volte soi sembianti.
Vien poi chi per [...] però disse già il Piovano Arlotto
ch' avea più volte in su questo pensato
perch' e' sapeva c' v'è misterio sotto,
e finalmente or «e se fusse uno vivere santo, come già fu per il passato, io sarei ito a Roma e messomi a' piè di nostro Signore ... E ...
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LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] con Mai.
Con il mito della natura materna poté pensare che venisse meno anche la condizione della poesia, travolta . De Robertis, L.: la poesia, Bologna-Roma 1996; L. Cellerino, L'io del topo. Pensieri e letture dell'ultimo L., Roma 1997; M.A. Rigoni ...
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Marco Bussagli
Futurismo
«È dall’Italia che noi lanciamo per il mondo questo nostro
manifesto di violenza travolgente
e incendiaria col quale fondiamo
oggi il futurismo»
(Filippo Tommaso Marinetti)
Il [...] ritorna con prepotenza nella poetica di Boccioni. Non si può, infatti, pensare a un interesse sporadico, se l’artista calabrese, fra il 1912 implicante il predominio dell’analogia, la «soppressione dell’Io e sua sostituzione con la materia». Al centro ...
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SCUOLA POETICA SICILIANA, METRICA
CCostanzo Di Girolamo
Se appare a tutt'oggi accettabile un'idea dei Siciliani come "colonia italiana della poesia occitanica, parallela, con qualche decennio di ritardo, [...] a 'ha'] fatto in tanto ben [ms. bene] montare", "ched [ms. ch] io non aggio infra la gente ardire", "Ordunque vale meglio poco [ms. di poco] avere" Castellani "[la] questione rimane sub iudice. Ma penso si debba ammettere che allo stato attuale delle ...
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La letteratura contemporanea
Piero Boitani
Narrazione a spirale o metanarrazione
C’è chi fa iniziare la letteratura contemporanea e postmodernista con le Ficciones (1944; trad. it. Finzioni, 1955) di [...] si arriverà a conoscerne la ragione, Vuoi che ti dica cosa penso, Parla, Secondo me non siamo diventati ciechi, secondo me che Dante incontra nel suo viaggio: Omeros sarà il Virgilio dell’io narrante, Joyce un’altra guida, Ulisse un modello. Ma come ...
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I panegirici bizantini dal VII al XV secolo
Il modello costantiniano alla corte di Costantinopoli
Frederick Lauritzen
Costantino non è un topos della letteratura encomiastica bizantina, dal momento [...] e il papato al tempo del concilio di Costanza. Si pensi soltanto al fatto che Isidoro metropolita di Kiev45 prima scrisse in la resurrezione solo che non discuteva con lui il celebre: «ecco io sono tra voi, etc.»46.
In questo passo si rileva meno la ...
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PONTANO, Giovanni
Bruno Figliuolo
PONTANO, Giovanni. – Nacque il 7 maggio del 1429, da Giacomo e da Cristina Pontano, membri della piccola nobiltà locale, a Cerreto di Spoleto.
Dopo l’assassinio del [...] in due libri e nella quale ne entrarono anche alcuni pensati per un precedente Liber de lascivia o Pruritus, da Rovere] et imbruogliorono et perverterono tucti i capitoli. È vero che io promissi i censi, ma il papa medesimo mi decte intentione che non ...
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pensare
v. tr. e intr. [dal lat. pensare, intens. di pendĕre «pensare»; cfr. pesare] (io pènso, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. Con uso assol., e sign. generico, esercitare l’attività del pensiero, cioè l’attività psichica per cui l’uomo...
io
(ant. éo; ant. o pop. tosc. 'e’, i’', solo in posizione proclitica) pron. pers. sing. [lat. volg. *ĕo, lat. class. ĕgo]. – 1. È il pronome di 1a persona, usato cioè dalla persona (o cosa personificata) che parla quando si riferisce a sé...