tireoperossidasi
Enzima tiroideo, catalizzatore della reazione che consente di incorporare lo iodio inorganico nello scheletro della tireoglobulina, la matrice glicoproteica accettrice dello iodio; per [...] si formano la monoiodotirosina e la diiodotirosina, i precursori ormonali la cui condensazione comporta il formarsi degli ormoni tiroidei biologicamente attivi, sia con quattro atomi di iodio (tiroxina o tetraiodotironina), sia con tre atomi di ...
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Nome commerciale dell’olio di papavero contenente circa il 40% di iodio; liquido oleoso, denso; usato come mezzo di contrasto in radiografia. ...
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IODOMETRIA
Con questo nome s'indica un assieme di metodi di dosaggio quantitativo basati sulla possibilità di determinare esattamente lo iodio per via volumetrica mediante la reazione:
oppure:
Com'è [...] modo viene messo in libertà può essere titolato con una soluzione a titolo noto di tiosolfato e dalla quantità di iodio si può risalire a quella delle sostanze ossidanti presenti nel liquido in esame.
Nelle titolazioni iodometriche si adopera, come ...
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metimazolo
Farmaco antitiroideo, che blocca la sintesi di ormoni tiroidei inibendo l’incorporazione dello iodio. Viene usato nelle sindromi da ipertoroidismo. Gli effetti collaterali sono manifestazioni [...] cutanee varie e, il più grave, l’agranulocitosi, che per quanto rara, impone un controllo periodico della conta dei leucociti nel sangue durante la terapia; talvolta tuttavia l’agranulocitosi insorge così ...
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Fucus
Genere di Alghe brune, fra le quali il F. ascophyllum e il F. vesiculosus, che contiene iodio; è usato nella terapia della cellulite, in quanto lo iodio ha un’azione sul tessuto lipidico e in generale [...] attiva il metabolismo; l’abuso, tramite un eccessivo assorbimento di iodio, può provocare ipertiroidismo anche grave. ...
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tironina In biochimica, composto organico di formula C15H11NO4. I suoi derivati con 3 e 4 atomi di iodio (triiodotironina e tiroxina), sintetizzati dalla tireoglobulina, costituiscono gli ormoni tiroidei [...] attivi ...
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IODOFORMIO
Vincenzo PAOLINI
Alberico BENEDICENTI
Leonardo MANFREDI
Lo iodoformio, triiodometano, CHI3, fu scoperto nel 1822 da G.-S. Sérullas e considerato come uno ioduro di carbonio: la sua composizione [...] parte di alcool: si riscalda a bagnomaria in un pallone a 60°-80° e si aggiunge a poco a poco una parte di iodio. Dopo raffreddamento precipita lo iodoformio, che si raccoglie, si lava, e si ricristallizza dall'alcool. Il rendimento è di circa il 20 ...
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Medico e neurologo tedesco (n. Bendorf, Renania Palatinato, 1849 - m. 1926). Noto per aver raccomandato l'uso dello iodio nell'arteriosclerosi e del bromo nel trattamento di alcune malattie nervose (epilessia, [...] insonnia). Tentò anche una sistemazione scientifica della grafologia, nella sua opera: Die Schrift: Grundzüge ihrer Physiologie und Pathologie, 1879 ...
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Composto chimico eterociclico,
cristalli rombici incolori, solubili in acqua, alcol, etere. Si prepara fondendo insieme zolfo e difenilammina; lo iodio catalizza la reazione.
Trova impiego nella fabbricazione [...] di coloranti (blu di metilene), come insetticida e come vermifugo in veterinaria. Alcuni derivati della f. si usano in medicina come antiallergici, altri come neuroplegici, antiparkinsoniani, antistaminici ...
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iodio
iòdio (ant. iòdo) s. m. [dal fr. iode, coniato nel 1812 dal chimico e fisico J.-L. Gay-Lussac, che lo trasse dal gr. ἰοειδής «violetto» (comp. di ἴον «viola» e -ειδής (v. -oide), per il colore dei suoi vapori)]. – Elemento chimico, di...
iod
iòd (o yòd) s. m. [adattam. dell’ebraico yōd]. – Nome della decima lettera degli alfabeti fenicio ed ebraico, che indica la i semiconsonante 〈i̯〉 ed è per lo più traslitterata con il simbolo y. La voce originaria fenicia fu adattata dai...