NEROFUMO (XXIV, p. 602; App. II, 11, p. 400)
Dino DINELLI
Si hanno in commercio molti tipi di nerofumo che variano sia per composizione chimica sia per dimensioni delle particelle, caratteristiche che [...] isotermo, a bassa temperatura, di azoto. A questo metodo si preferisce, nella pratica, quello basato sulla misura dello iodio assorbito, perché più semplice, anche se meno preciso. Molte altre analisi possono essere fatte sul n., come ad esempio ...
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PSORIASI (gr. ψωρίασις da ψώρα "scabbia"; ted. Schuppenflechte)
Mario Truffi
Malattia della pelle a decorso cronico, che può manifestarsi a tutte le età e che è caratterizzata dall'eruzione di elementi [...] ) o si associa a forme gravi di artrite, che possono assumere il tipo dell'artrite deformante. Cure generali: arsenico, iodio, preparati di bismuto, di oro, mercuriali, ecc.; iniezioni di estratti di squame e di vaccini. Cure locali: pomate con ...
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Le semivocali sono suoni di tipo vocalico che, nei dittonghi (➔ dittongo) e nei trittonghi (➔ trittongo), si combinano alle ➔ vocali propriamente dette. Una suddivisione più fine oppone le semivocali alle [...] con una di esse è, a questo proposito, illuminante: alcuni rifiutano forme elise come l’iodio, mentre utilizzano lo iodio (come lo gnocco e lo zio) e non il iodio; ugualmente, per i prestiti lo yacht è preferito rispetto a l’yacht o il yacht (cfr ...
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sudorazione
Secrezione del sudore (detta anche diaforesi). In rapporto alla quantità del liquido secreto, si parla di perspiratio insensibilis per indicare la traspirazione che avviene continuamente, [...] (agenesia o distruzione delle ghiandole sudoripare). Tra le alterazioni qualitative, importanti le bromidrosi (sudore fetido), le cromidrosi (eliminazione di sostanze colorate: sali di ferro, di iodio, ecc.) e le osmidrosi (sudore con odore anomalo). ...
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Composti untuosi al tatto, di consistenza da solida a molle o liquida, inodori se puri, più leggeri dell’acqua, presenti in natura negli organismi animali o vegetali.
Generalità
Dal punto di vista chimico [...] di sofisticazioni e di identificare i vari grassi. Fra questi i più importanti sono: a) il numero di iodio (cioè la quantità in g di iodio fissata da 100 g di g. in condizioni standard), che misura il grado di insaturazione, cioè i legami insaturi ...
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FOTOCHIMICA (dal gr. ϕῶς, ϕωτός "luce" e chimica)
Maurizio Padoa
È lo studio dei processi d'indole chimica originati da radiazioni luminose.
Cenno Storico. - Sebbene già dagli Egizî, dai Greci e dai [...] pure molti altri derivati dello stesso tipo si trasformano alla luce, specie in presenza di tracce di bromo o di iodio (Liebermann 1896, Wislicenus 1896, R. Stoermer 1909). Fra le polimerizzazioni citeremo il passaggio dell'acido cinnamico ad acido a ...
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Denominazione generica di polimeri, naturali o sintetici, aventi il comportamento della gomma elastica. La produzione mondiale di e. è salita dai 5,5 milioni di t. nel 1965 a circa 11 milioni di t nel [...] Al(C2H5)2Cl con cloruri di cobalto o di nichel o di altri metalli di transizione, oppure sistemi contenenti ioduri o iodio libero, o ancora ammidi di metalli di transizione, o composti di uranio.
Le gomme sintetiche a base di polibutadiene e di ...
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. I composti organici dell'arsenico contengono l'arsenico stabilmente legato nella molecola e non facilmente dissociabile allo stato di ione, per modo che non può essere messo in libertà se non con la [...] in lieve eccesso, che poi si elimina con un poco di urea, assume per aggiunta di resorcina e soda colorazione rossa.
Con la soluzione di iodio il salvarsan si trasforma in acido amminofenilarsinico; essendovi una corrispondenza fissa del consumo di ...
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MENDELEEV, Dmitrij Ivanovič
Alfredo Quartaroli
Chimico russo, nato i Tobolsk il 7 febbraio 1834, morto a Pietroburgo il 2 febbraio 1907. Nel 1856 si laureò in chimica a Pietroburgo. Dal 1866 al 1890 [...] nobili poterono essere inquadrati nel sistema periodico, e, con gli studî recenti, le coppie argo-potassio, cobalto-nichel, tellurio-iodio. Solo gli elementi delle terre rare non si sono potuti regolarmente inquadrare, ma ciò non lede il principio ...
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Nato a Dessau il 28 marzo 1799, morto l'11 aprile 1854. Fu medico a Marsenburg e descrisse la malattia che da lui prese nome, in un lavoro comparso nella Casper's Wochenschrift del 1840: Exophthalmus durch [...] di Addison. La tiroide nei basedowiani dimostra alterazioni iperplastiche sui generis di struttura, forte diminuzione del contenuto in iodio, mentre è aumentato il contenuto in fosforo. Il decorso della malattia è, per lo più, cronico; rare le ...
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iodio
iòdio (ant. iòdo) s. m. [dal fr. iode, coniato nel 1812 dal chimico e fisico J.-L. Gay-Lussac, che lo trasse dal gr. ἰοειδής «violetto» (comp. di ἴον «viola» e -ειδής (v. -oide), per il colore dei suoi vapori)]. – Elemento chimico, di...
iod
iòd (o yòd) s. m. [adattam. dell’ebraico yōd]. – Nome della decima lettera degli alfabeti fenicio ed ebraico, che indica la i semiconsonante 〈i̯〉 ed è per lo più traslitterata con il simbolo y. La voce originaria fenicia fu adattata dai...