Elemento chimico, appartenente al gruppo degli alogeni, scoperto da B. Courtois nel 1812; simbolo I, numero atomico 53, peso atomico 126,90. Il nome deriva dal francese iode, coniato nel 1812 da J.-L. [...] in genere. Nei suoi composti mostra numeri di ossidazione −1, +1, +3, +5 e +7. È anche noto un ossido in cui lo iodio ha numero di ossidazione +4. Forma composti con tutti gli elementi eccetto che con i gas nobili, lo zolfo e il tellurio; è usato ...
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spongina Scleroproteina, contenente iodio e bromo, che nelle spugne cornee costituisce le fibre scheletriche riunite a formare una rete o aventi una disposizione ramificata. In molte spugne silicee queste [...] fibre hanno la funzione di connettere le spicole silicee ...
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(o acido paraperiodico) Acido ossigenato dello iodio, H5IO6, che si può ottenere facendo agire lo iodio sull’acido perclorico o per ossidazione elettrolitica dell’acido iodico. Molto più debole dell’acido [...] HIO4. Si presenta in cristalli incolori, solubili in acqua, che a temperatura di circa 130 °C si decompongono dando pentossido di iodio, acqua, ossigeno e anche ozono. L’acido p. si usa come reattivo nelle sintesi organiche.
Periodato di potassio Ha ...
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Composto derivante dall’aggiunta di un atomo di iodio a una molecola di tirosina. Nell’uomo, la m. costituisce il primo precursore iodato della biosintesi delle iodotirosine, tiroxina e triiodotironina [...] nella tiroide; è priva di attività biologica ...
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triiodotironina
triiodotironina [Comp. di triiodo- (presenza di tre atomi di iodio) e tironina] [BFS] [CHF] Composto organico derivato della tireoglobulina; rappresenta con la tiroxina (che contiene [...] quattro atomi di iodio) l'ormone tiroideo, ed è indicato con il simbolo T₃. Si trova nella tiroide e nel plasma sanguigno, e ha un'azione stimolante sul metabolismo molto più intensa di quella della tiroxina. ...
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Nome commerciale dell’olio di papavero contenente circa il 40% di iodio; liquido oleoso, denso; usato come mezzo di contrasto in radiografia. ...
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Composto chimico eterociclico,
cristalli rombici incolori, solubili in acqua, alcol, etere. Si prepara fondendo insieme zolfo e difenilammina; lo iodio catalizza la reazione.
Trova impiego nella fabbricazione [...] di coloranti (blu di metilene), come insetticida e come vermifugo in veterinaria. Alcuni derivati della f. si usano in medicina come antiallergici, altri come neuroplegici, antiparkinsoniani, antistaminici ...
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Acido bicarbossilico insaturo, avente
Si tratta dell’acido cis- 1,2-etilendicarbossilico. In presenza di luce o di tracce di bromo, iodio o acido nitroso si trasforma nel più stabile isomero trans (acido [...] fumarico). L’isomerizzazione è più rapida e completa per blando riscaldamento in presenza di acido cloridrico. Al contrario dell’acido fumarico, l’acido m. non si rinviene in natura. È l’acido bicarbossilico ...
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In chimica, denominazione data da J.J. Berzelius (1825) agli elementi capaci di combinarsi con i metalli per dare sali non contenenti ossigeno ( sali aloidi). Più specificamente, gli elementi chimici del [...] gruppo VII B del sistema periodico: fluoro, cloro, bromo, iodio, astato. Per le loro proprietà fisiche e chimiche, gli a. sono gli elementi che differiscono maggiormente dai metalli. Per il fluoro, che è l’elemento più elettronegativo, è possibile ...
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iodio
iòdio (ant. iòdo) s. m. [dal fr. iode, coniato nel 1812 dal chimico e fisico J.-L. Gay-Lussac, che lo trasse dal gr. ἰοειδής «violetto» (comp. di ἴον «viola» e -ειδής (v. -oide), per il colore dei suoi vapori)]. – Elemento chimico, di...
iod
iòd (o yòd) s. m. [adattam. dell’ebraico yōd]. – Nome della decima lettera degli alfabeti fenicio ed ebraico, che indica la i semiconsonante 〈i̯〉 ed è per lo più traslitterata con il simbolo y. La voce originaria fenicia fu adattata dai...