L’iperbole (dal gr. yperbolḗ, in lat. superlatio) è una figura retorica che consiste nel portare all’eccesso il significato di un’espressione, amplificando o riducendo il suo riferimento alla realtà per [...] stato
dove ogni ben di mille pene è il frutto (Canti, “Il tramonto della luna”, vv. 35-37)
che riprende il tema iperbolico dell’indicibile, come nei celebri versi:
(13) Lingua mortal non dice
quel ch’io sentiva in seno (Canti, “A Silvia”, vv. 26 ...
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IPER-
Iper- è un ➔prefisso derivato dal greco hypèr ‘sopra’. Si trova in parole composte derivate dal greco o dal latino scientifico (iperbole ‘figura retorica dell’esagerazione’; iperuranio ‘spazio [...] al di sopra delle sfere celesti’) in cui indica genericamente qualcosa che sta ‘sopra’ o ‘oltre’, e in sostantivi o aggettivi formati modernamente in cui indica di solito una quantità, una qualità, una ...
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La produzione in prosa e in poesia del XVII secolo è concepita all’insegna del barocco, ispirata cioè all’abnorme e tendente all’iperbole e alla ‘maraviglia’. Il senso dispregiativo del termine si estese [...] alla denominazione stessa del secolo, sicché già nella storiografia romantica secentismo identifica per antonomasia il barocco. In realtà il Seicento va riabilitato anche dal punto di vista storico-linguistico ...
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tropo In linguistica, figura semantica o di significato per cui una espressione dal suo contenuto originario viene ‘diretta’ o ‘deviata’ a rivestire un altro contenuto. Tra i t. (generalmente distinti [...] dalle figure di parola e di pensiero: ➔ figura) vengono classificati fenomeni come la metafora, la metonimia, la sineddoche e altri su cui i trattatisti non sono unanimi: ironia, litote, iperbole, antonomasia ecc. ...
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La definizione di lingua pedantesca si basa sul fatto che proprio la lingua presiede alla costituzione della figura del Pedante in diverse commedie (e di differente area regionale) del Cinquecento (➔ Umanesimo [...] Candelaio (1582) di Giordano Bruno.
Contini (1976: 590) ha definito il pedantesco (e soprattutto la sua «iperbole […] ante litteram come ancora quattrocentesca», l’Hypnerotomachia Poliphili) «invertito macaronismo» (➔ latino macaronico), in quanto la ...
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Si può definire gesto qualsiasi movimento fatto con le mani, le braccia o le spalle. Ma esistono gesti pratici (quelli che si fanno per afferrare o per costruire un oggetto, aprire una porta, appoggiarsi [...] zigomo in giù, come a raffigurare una lacrima che scende, e quindi il pianto. Qui, piangere è un’esagerazione – un’iperbole appunto – rispetto a essere triste. In altri casi i gesti rappresentano una forma o un’azione in maniera esagerata, come nei ...
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Semantica
Tullio De Mauro
*La voce enciclopedica Semantica è stata ripubblicata da Treccani Libri con il titolo Il valore delle parole, arricchita e aggiornata da un contributo di Stefano Gensini.
sommario: [...] il punto (2; 8), può essere considerato uno dei punti di una retta definita dall'equazione ♯x/y=0,25±z♯, uno dei punti dell'iperbole generata dall'equazione ♯x•y=16±z♯ e, infine, uno dei punti di una parabola cubica definita dall'equazione ♯y/x3=1±z ...
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Il proverbio (dal lat. provĕrbiu(m), da vĕrbum «parola») è oggetto di studio di numerose discipline: letteratura, sociologia, antropologia, dialettologia, storia delle tradizioni popolari (nell’insieme [...] bocca), la similitudine (la donna bella è come la castagna, / bella di fuori e dentro ha la magagna) e l’➔iperbole.
La potenza espressiva del proverbio risiede dunque nella sua densità retorica; il contenuto è spesso banale e scontato, ma le metafore ...
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La pubblicità, in tutte le sue forme (su manifesti, nei giornali, in radio e televisione), è uno dei tipi testuali che più influenzano l’italiano comune, con coniazione di ➔ neologismi e prestito di parole, [...] più potente; l’ombra si mette in luce; più lo mandi giù e più ti tira su); iperboli (più bianco non si può; ➔ iperbole); antonomasie (liscia, gassata o Ferrarelle?; non si dice Sambuca, si dice Molinari; ➔ antonomasia); sinestesie (gusto pulito; il ...
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Il punto esclamativo (detto talvolta anche punto ammirativo), composto da un punto in basso e da un trattino verticale soprascritto ‹!›, è un segno di interpunzione (➔ punteggiatura) classificabile tra [...] da ciabattini, questa siringa da morfinomani, quest’asta della bestemmia, questo pugnalettaccio dell’enfasi, questa daga dell’iperbole, quest’alabarda della retorica (Ugo Ojetti, Cose viste, Milano, Rizzoli 1941, tomo III, p. 115).
L’iterazione ...
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ipèrbole s. f. [dal lat. hyperbŏle, gr. ὑπερβολή, da ὑπερβάλλω «gettare oltre» (il greco aveva già tutti e due i sign.)]. – 1. In retorica, figura consistente nell’esagerare per eccesso (è un secolo che aspetto!; te l’ho detto, te l’ho ripetuto...
iperbolico
iperbòlico agg. [dal lat. tardo hyperbolĭcus, gr. ὑπερβολικός (soltanto nel sign. 1)] (pl. m. -ci). – 1. Dell’iperbole, che costituisce iperbole, o fa uso di iperboli: frase, espressione i.; una comparazione i.; linguaggio, stile...