CICOGNINI, Giacinto Andrea
Magda Vigilante
Nacque a Firenze il 13 nov. 1606 da Iacopo, poeta e autore drammatico, e da Isabella Berti.
Il C. - la cui educazione, secondo una leggenda, sarebbe stata [...] morte (Firenze 1652), con il sottotitolo opera tragica di lieto fine, mostra un esempio caratteristico del gusto per le iperboli, per gli intrecci complicati ed inverosimili, che domina tutto il teatro del Cicognini. Il contrasto tra amore e ragion ...
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DELLA VALLE, Niccolò
Mauro De Nichilo
Figlio di Lelio, giurista e umanista, e di Brigida de' Rustici, nacque a Roma il 6 dic. 1444 (cfr. Gatta, p. 630, dove si rimanda a p. 139 del vol. 131 del fondo [...] classiche. "Il carme, indubbiamente prolisso e manierato, talora anzi stucchevole nell'insistenza e nell'accumulazione di iperboli di gusto epico, mostra però una discreta disinvoltura compositiva ed una certa abilità nell'utilizzazione delle fonti ...
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CALUSO DI VALPERGA, Tommaso
Piero Treves
Nacque a Torino, di doviziosa famiglia comitale canavesana, il 20 dic. 1737, da Amedeo e da Emilia Doria, genovese. Ultimo di una numerosa figliolanza e di cagionevole [...] del C. s'iniziavano, così, la sua leggenda e il suo mito.
Il C., definito da C. Saluzzo, con le abituali iperboli dei necrologi "il secondo Pitagora di Italia", fa in realtà un matematico e un astronomo originale, informato e competente e costituisce ...
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ipèrbole s. f. [dal lat. hyperbŏle, gr. ὑπερβολή, da ὑπερβάλλω «gettare oltre» (il greco aveva già tutti e due i sign.)]. – 1. In retorica, figura consistente nell’esagerare per eccesso (è un secolo che aspetto!; te l’ho detto, te l’ho ripetuto...
iperbolico
iperbòlico agg. [dal lat. tardo hyperbolĭcus, gr. ὑπερβολικός (soltanto nel sign. 1)] (pl. m. -ci). – 1. Dell’iperbole, che costituisce iperbole, o fa uso di iperboli: frase, espressione i.; una comparazione i.; linguaggio, stile...