L’iperbole (dal gr. yperbolḗ, in lat. superlatio) è una figura retorica che consiste nel portare all’eccesso il significato di un’espressione, amplificando o riducendo il suo riferimento alla realtà per [...] stato
dove ogni ben di mille pene è il frutto (Canti, “Il tramonto della luna”, vv. 35-37)
che riprende il tema iperbolico dell’indicibile, come nei celebri versi:
(13) Lingua mortal non dice
quel ch’io sentiva in seno (Canti, “A Silvia”, vv. 26 ...
Leggi Tutto
Tra i ➔ linguaggi settoriali una posizione preminente occupa il linguaggio della politica, le cui forme di realizzazione e diffusione dipendono da una vasta gamma di variabili congiunturali, quali la situazione [...] fascista è veramente coraggiosa e veramente tempestiva»), religiose e militari; il frequente uso di artifici retorici, di iperboli e superlativi; le reiterate figure del suono, come assonanze e allitterazioni; la strategica abilità oratoria (tono ...
Leggi Tutto
Per linguaggio giovanile si intende la varietà di lingua utilizzata nelle relazioni del gruppo dei pari da adolescenti e post-adolescenti, costituita principalmente da particolarità lessicali e fraseologiche [...] «donna molto brutta e dai modi dimessi», dal nome della moglie del personaggio cinematografico Fantozzi; alla lunga serie di iperboli citate tra le voci di lunga durata si possono aggiungere giga «grande» e mega «eccezionale, stupendo».
Sul piano ...
Leggi Tutto
La pubblicità, in tutte le sue forme (su manifesti, nei giornali, in radio e televisione), è uno dei tipi testuali che più influenzano l’italiano comune, con coniazione di ➔ neologismi e prestito di parole, [...] più potente; l’ombra si mette in luce; più lo mandi giù e più ti tira su); iperboli (più bianco non si può; ➔ iperbole); antonomasie (liscia, gassata o Ferrarelle?; non si dice Sambuca, si dice Molinari; ➔ antonomasia); sinestesie (gusto pulito; il ...
Leggi Tutto
La Campania non è un’area uniforme dal punto di vista linguistico (Radtke 1997; De Blasi 2006a), poiché nessun dialetto (nemmeno il napoletano, parlato a Napoli e nei dintorni) ha mai raggiunto lo status [...] nella comunicazione quotidiana, la ricerca di una coloritura espressiva con ➔ commutazione di codice o con metafore, iperboli e sottolineature ironiche. Tale ricorrente tendenza va tenuta nella giusta considerazione quando si prendano in esame le ...
Leggi Tutto
Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] da un lato gonfiezze e allusività cultiste, si risolve poi in eccessi non meno sconcertanti (antitesi violente, parallelismi, iperboli, grovigli sintattici), che sono via via suggeriti dall’urgenza descrittiva di personaggi e di cose, dal nuovo gusto ...
Leggi Tutto
ipèrbole s. f. [dal lat. hyperbŏle, gr. ὑπερβολή, da ὑπερβάλλω «gettare oltre» (il greco aveva già tutti e due i sign.)]. – 1. In retorica, figura consistente nell’esagerare per eccesso (è un secolo che aspetto!; te l’ho detto, te l’ho ripetuto...
iperbolico
iperbòlico agg. [dal lat. tardo hyperbolĭcus, gr. ὑπερβολικός (soltanto nel sign. 1)] (pl. m. -ci). – 1. Dell’iperbole, che costituisce iperbole, o fa uso di iperboli: frase, espressione i.; una comparazione i.; linguaggio, stile...