La litote (dal gr. litótēs «attenuazione, diminuzione, semplicità», reso in latino col termine deminutio «diminuzione») è una figura retorica (➔ retorica) che consiste nell’attenuare ciò che si enuncia [...] vv. 12-13). Ma è ➔ Giacomo Leopardi a fornire in versi una definizione della litote quando, in “A Silvia”, la usa iperbolicamente per denotare la forza del sentimento rispetto alle parole («Lingua mortal non dice / quel ch’io sentiva in seno», vv. 26 ...
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GRAF, Arturo
Vittorio Cian
Poeta e letterato, nato ad Atene il 19 gennaio 1848, morto a Torino il 30 maggio 1913. Di padre tedesco e di madre italiana, precoce negli studî e nella poesia, venne a 15 [...] drammatici (Milano 1905) e nelle Rime della selva (Milano 1906) quello che di troppo rigido e duro, di smisurato e iperbolicamente irreale e inumano era nello spirito del poeta, nelle sue figurazioni liriche, nella forma stessa, viene a grado a grado ...
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GOFFREDO (Gaufridus, Godefridus, Gotefredus) da Viterbo
Gian Maria Varanini
Cappellano e notaio del Sacro Palazzo con Corrado III, Federico I Barbarossa ed Enrico VI, per molti decenni esponente di [...] Provenza; tra la Germania e l'Italia avrebbe viaggiato "quaranta volte", ma dal contesto si evince che il numero è iperbolicamente generico).
Se iniziò verosimilmente con Corrado III, fu con Federico Barbarossa che la carriera di G. fece un salto di ...
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MASTRONARDI, Lucio
Federica Merlanti
– Nacque a Vigevano, il 28 giugno 1930, da Luciano e da Maria Pistoja.
La madre era maestra elementare nella cittadina; il padre, ispettore scolastico originario [...] romanzi due «io» narrativi (e autobiografici) dialettici. Rappresentanti di un ceto impiegatizio improduttivo e iperbolicamente retorico (quello scolastico di Antonio Mombelli), formalistico e dimidiato dal suo marchio razziale di provenienza ...
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Leopardi, Giacomo
Alessandro Capata
Poeta, filosofo, scrittore, filologo e glottologo, nato a Recanati il 29 giugno 1798 e morto a Napoli il 14 giugno 1837. Nonostante le diversità e le distanze di [...] tuttavia, non divenne mai vera conoscenza approfondita, al punto che Mario Martelli (1978, pp. 277-81) arrivò a sostenere, iperbolicamente, che L. non aveva letto per niente i Discorsi. La comparsa del «machiavellismo di società» – definito in prima ...
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Scrittore (Pescara 1863 - Gardone Riviera 1938). Fu uno dei maggiori esponenti del decadentismo europeo. Dotato di una cultura molto vasta, mostrò un'inesauribile capacità di assimilare le nuove tendenze [...] (1906), a Fedra (1909), in cui la solita lotta per l'Ideale, spinta talora fino al crimine, rappresenta iperbolicamente una comune insofferenza nei confronti del grigiore della vita quotidiana e la parola poetica sperimenta la propria efficacia fuori ...
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esempio (essemplo; essempro)
Enrico Malato
Francesco Tateo
D. usa generalmente la forma ‛ essemplo ' in tutte le sue opere (solo nei due luoghi del Purgatorio e in due luoghi del Paradiso il Petrocchi [...] splendore degli occhi di Matelda ricordando quello degli occhi di Venere innamorata, l'altro (vv. 71-75) a misurare iperbolicamente, e un po' ironicamente, il desiderio del poeta di raggiungere l'altra sponda del Lete paragonando il disappunto di ...
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CATALANI, Angelica
Raoul Meloncelli
Nata a Senigallia il 10 maggio 1780 da Antonio, commerciante in pietre preziose e primo della cappella del duomo della città, e da Antonia Summi, anconetana di umili [...] mandavano il pubblico in visibilio, lasciò forse un ritratto più verosimile della cantante la quale, se pur iperbolicamente paragonata alla Pasta, alla Sontag e alla Malibran, peraltro più giovani e appartenenti a una diversa concezione belcantistica ...
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Letteratura e psicoanalisi
Giovanni Bottiroli
Gli scrittori sono i precursori della psicoanalisi, e i suoi migliori alleati. "Probabilmente - dice Freud - attingiamo alle stesse fonti, lavoriamo sopra [...] i principi di univocità e di gerarchia, e in cui la lingua, che è 'fascista' (così si esprimerà iperbolicamente Barthes, 1977), viene sovvertita in modo permanente. Un'idea analoga di letteratura come trasgressione ispira il progetto, decisamente ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Galileo Galilei
Mariano Giaquinta
Galileo Galilei è una delle figure fondamentali della rivoluzione scientifica del 17° secolo. I suoi contributi in matematica, fisica e astronomia, la sua opera in [...] che se quei poeti fussero presenti alle nostre esperienze, muterebbono opinione, e senza veruna repugnanza direbbono d’avere scritto iperbolicamente o confesserebbono d’essersi ingannati (pp. 764-65).
Ma c’è di più. E Galilei lo introduce attraverso ...
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ipèrbole s. f. [dal lat. hyperbŏle, gr. ὑπερβολή, da ὑπερβάλλω «gettare oltre» (il greco aveva già tutti e due i sign.)]. – 1. In retorica, figura consistente nell’esagerare per eccesso (è un secolo che aspetto!; te l’ho detto, te l’ho ripetuto...
iperbolico
iperbòlico agg. [dal lat. tardo hyperbolĭcus, gr. ὑπερβολικός (soltanto nel sign. 1)] (pl. m. -ci). – 1. Dell’iperbole, che costituisce iperbole, o fa uso di iperboli: frase, espressione i.; una comparazione i.; linguaggio, stile...