GHISI, Nicola
Giorgio Ravegnani
Figlio di Marino, appartenente al ramo di S. Geremia della famiglia patrizia veneziana (in seguito si trasferì dalla parrocchia natale a quella di S. Moisè), fu nipote [...] e villani per coltivarle, come ricorda un documento posteriore. Nulla si può dire anche a proposito dei feudatari di Morea con sa se tale decreto divenne esecutivo, ma è più probabile l'ipotesi contraria, a giudicare dal fatto che, dopo la morte del ...
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CALDERA, Simone
Ida Maria Botto
Di questo orafo (sec. XV) si può solo dire con sicurezza che nacque ad Andora, località della Riviera di Ponente, da un certo Antonio. Da un documento del 1441, pubblicato [...] porsi sul coronamento del prospetto. È stata formulata l'ipotesi che questa opera fosse simile, come impostazione, al Bibl.: M. Staglieno, App. e doc. sopra diversi artisti poco o nulla conosciuti che operarono in Genova nel sec. XV, Genova 1870, pp. ...
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COCITO, Ferdinando
Luciano Tamburini
Figlio del conte Cesare, ufficiale di cavalleria, e della nobile Rosina Martinazzi de Ambrosis, nacque a Vigevano il 7 febbr. 1854. Compì gli studi a Torino, dove [...] di Wiesenhof (assai influenti in loco). Non se ne fece nulla e occorse giungere al 1903 - quando il prefetto vietò nuovamente ; ciò è provato anche dall'accettazione, in via d'ipotesi, d'una seconda diagonale per porre in comunicazione piazza Castello ...
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GIOVANNI ANTONIO (Giannantonio) da Lucoli (Giovanni Antonio Aquilano)
Michela Becchis
Nacque con ogni probabilità nel 1491 da Gregorio di Cola di Taiano da Lucoli, non è certo se a L'Aquila o nel luogo [...] 'elaborazione dell'ampio panneggio, non possono far escludere tale ipotesi.
È del 28 maggio 1537 l'unico documento relativo condizioni di frammento e di difficile leggibilità.
Dopo il 1539 più nulla si sa dell'artista, del quale si ignorano la data e ...
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CENCIO
Dieter Girgensohn
Sull'origine di C. (che nelle sottoscrizioni autografe si firma talvolta anche Cinthius) si possono fare soltanto ipotesi, dato che le fonti tacciono al riguardo. Comunque, [...] è probabile che anche C. fosse originario di Roma.
Nulla sappiamo della sua famiglia. L'affermazione che appartenesse alla famiglia tra nome e cognome. Recentemente la Tillmann ha avanzato l'ipotesi che C. fosse imparentato con una persona (o più) ...
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FRANCHI (De Franchi), Girolamo de (fra' Girolamo da Genova)
Maristella Cavanna Ciappina
Scarne e labili le notizie biografiche: nato a Genova tra fine Quattrocento e inizio Cinquecento da uno dei molti [...] del F. risulta difficile individuare anche la paternità.
L'ipotesi più probabile - che fosse figlio di Domenico, del , in contrasto con la propensione religiosa dell'Ordine domenicano; nulla vieta però di pensare a un giovanile impegno nelle attività ...
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CRISTOFANO di Michele, detto il Robetta
Dora Liscia Bemporad
Figlio di Michele di Cristofano di Martino, nacque a Firenze il 17 nov. 1462. Fu incisore e orafo. Dalla continuità delle sue portate al [...] del padre, che era "calzolaio" (ibid., p. 479). Nulla sappiamo invece del suo apprendistato di orafo, non risultando immatricolato sue rozze interpretazioni.
Al di fuori di queste ipotesi non conosciamo alcuna data certa. L'unica incisione databile ...
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MAGRI, Paolo
Roberto Cascio
Figlio di Antonio Maria, nacque intorno al 1530 presumibilmente a Bologna, dove, dal 1550, è registrato, con il salario di una lira al mese, tra le fila dei chierici della [...] un anno presso la cattedrale vercellese, potrebbe essere riconsiderata l'ipotesi, fino a oggi ritenuta improbabile, che il Paolo da Bologna al cardinale Guastavillani. Se la dedica non aggiunge nulla di biograficamente rilevante a quanto già noto, un ...
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FRANCESCO d'Antonio da Viterbo (Francesco d'Antonio Zacchi), detto il Balletta
Guido Rebecchini
Non si conosce l'anno di nascita di questo pittore viterbese, figlio di Antonio e di una Lorenza, attivo [...] dedicata alla Madonna Liberatrice a Viterbo.
È superata ormai definitivamente l'ipotesi che F. fosse figlio del pittore Antonio da Viterbo, di cui fu invece quasi coetaneo. Nulla è noto riguardo all'attività del padre; dal testamento di F. redatto ...
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ACCIAIUOLI, Neri
Armando Petrucci
Nacque, forse a Firenze, nella prima metà del sec. XIV da Iacopo, fratello di Niccolò, il gran siniscalco, e da Bartolomea di Bindaccio Ricasoli. Ancora in tenera età, [...] fu adottato dallo zio Niccolò. Nulla sappiamo della sua attività nel Regno di Napoli. Alla morte dello zio (8 nov. 1365), dei due notai greci allora esercitanti ad Atene può avvalorare questa ipotesi.
Poco tempo dopo l'A., che intanto pare si fosse ...
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sistema
sistèma s. m. [dal lat. tardo systema, gr. σύστημα, propr. «riunione, complesso» (da cui varî sign. estens.), der. di συνίστημι «porre insieme, riunire»] (pl. -i). – 1. Nell’ambito scientifico, qualsiasi oggetto di studio che, pur...
parlare2
parlare2 v. intr. [lat. mediev. parabolare, *paraulare, der. di parabŏla (v. parola)] (aus. avere). – 1. a. Pronunciare suoni articolati, dire delle parole: il bambino comincia già a p., ha parlato presto, tardi; di solito, le bambine...