Astronomo, matematico e geografo (n. 100 d. C. circa - m. dopo il 170), vissuto ad Alessandria. Della sua vita conosciamo soltanto quello che si può ricavare dalle sue opere. La sua opera principale è [...] stellare uno spostamento angolare opposto a quello medio. Questa famiglia di modelli cinematici era già stata studiata dal matematico Apollonio di Perga (intorno al 200 a. C.) e impiegata da IpparcodiNicea (nella seconda metà del 2° sec. a. C.) ma ...
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stereografia matematica In geometria, metodo di rappresentazione grafica di un solido sopra un piano. Proiezione stereografica di una sfera Fissato un punto N (polo) su una sfera (fig. 1) e un piano π [...] risalire a IpparcodiNicea. Proiezione stereografica di una quadrica Proiezione dei punti di una retta A B. Le ∞3 sezioni piane della quadrica si proiettano nelle ∞3 coniche di π passanti per A, B (se la sezione passa per O la conica proiezione si ...
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La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. Le tradizioni sulle coniche...
Roshdi Rashed
Philippe Abgrall
Le tradizioni sulle coniche e l'inizio delle ricerche sulle proiezioni
A [...] . È il motivo per cui gli studi sull'astrolabio hanno costituito un vasto campo di ricerca nell'ambito degli studi sulle proiezioni.
Il Planisfero di Tolomeo
Il nome diIpparcodiNicea, astronomo del II sec. a.C. (ca. 160-125), è legato al primo ...
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Scienza greco-romana. Le sfere celesti e le origini della trigonometria
John L. Berggren
Le sfere celesti e le origini della trigonometria
La comparsa della sfera nella geometria è una diretta conseguenza [...] della sferica ma, in generale, nell’area della geometria solida. Nessuno dei due scriveva per principianti.
I contributi diIpparco
Con l’opera diIpparcodiNicea, verso la metà del II sec. a.C. fecero la loro comparsa alcuni metodi per affrontare i ...
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globo
glòbo [Der. del lat. globus] [ALG] Denomin. generica di un solido sferoidale e della superficie che lo limita. ◆ [STF] [ASF] G. celeste: rappresentazione della volta celeste su una superficie sferica [...] , ma ce ne sono pervenuti pochi; il più antico pare sia stato quello di Eudosso di Cnido (4° sec. a.C.); come g. notevoli sono ricordati quelli di Archimede (3° sec. a.C.) e diIpparcodiNicea (2° sec. a.C.); il g. più antico pervenutoci è l'Atlante ...
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