Divinità femminile italica, equivalente della greca divinità Artemis, così come Marte è l'equivalente di Ares. L'etimologia della parola è da riportarsi secondo alcuni a Diviana, da dius, divino (arcaico [...] il prediletto di Diana, così come Ippolito è il prediletto di Artemide. L'identificazione perfetta di Diana in V, col. 325 segg.; L. Cesano, in De Ruggiero, Dizionario epigrafico, II, Roma 1900, p. 1728 segg.) v.: L. Preller e H. Jordan, Röm. ...
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Nacque da Ercole I e da Leonora d'Aragona, figlia di Ferdinando re di Napoli, il 21 luglio 1476 a Ferrara, successe al padre il 25 gennaio 1505, e morì a Ferrara il 31 ottobre 1534. Sposò in prime nozze, [...] di Luigi XII, non mandava il fratello card. Ippolito al conciliabolo di Pisa; ma aiutò l'acquisto di Bologna (la statua di Ariosto, che più volte servì il duca in incarichi diplomatici a Roma, e fu, dal febbraio 1522 al giugno 1525, nella Garfagnana ...
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PINDEMONTE, Ippolito
Mario Marcazzan
Letterato, scrittore e poeta fra i più rappresentativi del Settecento, nato il 13 novembre 1753, da nobile famiglia ricca di tradizioni letterarie, a Verona, ivi [...] con le poesie in unico volume, son pagine chiare, pacate, di sicuro disegno e di sobria struttura. Fra il 1788 e il 1791 fu a Parigi, cav. I. P. fra gli Arcadi Polidete Melpomenio (Roma 1779); Gibilterra Salvata (Verona 1782); Fata Morgana (Bassano ...
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Figli di Benedetto, segretario e confidente d'Isabella d'Este fino al 1515. Lelio (1497-1563), uomo assai dotto, fu buon petrarchista e poetò anche in latino e in lingua maccheronica; trasse centoni in [...] volgare (sonetti) dalle opere di Virgilio. Ippolito nacque a Mantova (8 luglio 1511), terzogenito di Benedetto. Rimasto orfano, fu fatto educare a Roma dal fratello Lelio. Poeta latino e volgare, filologo, grammatico, erudito, tradusse dal latino e ...
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(dal gr. ἀστρονομία) - Le origini dell'astronomia presso i popoli primitivi si confondono con quelle della civiltà e della religione. Non è da pensare tuttavia che la psiche collettiva degli aggregati [...] fra 22° 30′ W e 7° 30′ W. Gli orologi, così, segnano tutti lo stesso numero di minuti e di secondi e differiscono di un numero intero di ore. Così quando a Roma sono le 18h 30m 10s del 20 Agosto, a Mosca, in cui la longitudine del meridiano centrale ...
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Si vuole che la parola derivi da una voce semitica (p. es. l'assiro Açu) significante "oriente", e che sarebbe stata usata dai Fenici e dai Greci per indicare il Paese d'Oriente, in contrapposto a Europa [...] europei dimorare nelle solitudini del Tibet, principale fra tutti Ippolito Desideri (v.), primo a percorrere la gran valle del dell'Italia, ma una civiltà profondamente imbevuta di elementi greci ed elleniseci. Roma e l'Impero romano ebbero a subire ...
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Il compartimento dell'Italia Settentrionale che deve il suo nome alla lunga via che l'attività romana lanciò dal mare al Po, fra il colle e la bassa pianura (v. emilia, via). Con il nome di Emilia furono [...] dal Panaro al Marecchia, Roma 1910; Monografia industriale di Forlì, Forlì 1926; di attenersi, quanto più poterono, alla loro parlata schietta e genuina.
Nel Cinquecento, il verseggiatore che più richiama l'attenzione, è il modenese Ippolito ...
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Fu già definita (Aristot., Poet., 21; Cicer., Orat, 94; Quintil., IX, 2, 46) una metafora continuata; e veramente, a considerarla nei termini stretti, ha una fondamentale attinenza con l'espressione metaforica [...] Ippolito romano commentò allegoricamente il libro di Daniele, Clemente alessandrino numerosi passi scritturali. E da Alessandria, patria di segg.; L. Valli, Il linguaggio mistico di Dante e dei fedeli d'amore, Roma 1928 (da seguire con cautela); il ...
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Nell'antichità greco-romana. - Gli attori del teatro greco non furono mai in numero superiore a tre. L'introduzione del primo attore viene dalla tradizione attribuita a Tespi: con questa introduzione il [...] delle rane nella commedia omonima e quello dei cacciatori nell'Ippolito.
Tanto gli attori tragici quanto i satireschi e i i poeti non pare siano esistiti a Roma; esistettero invece concorsi fra i direttori di compagnia, ma sembra in epoca abbastanza ...
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PARINI, Giuseppe
Giulio Natali
Nacque a Bosisio, villaggio della Brianza, tra i colli che cingono il "vago Èupili", o lago di Pusiano, il 23 maggio 1729, "di casa popolare". Suo padre, Francesco Maria [...] i figli in collegio a Roma, il P., quantunque inviso al marito, che lo chiamava "il villano di Bosisio", rimase intimo della idealeggiarono la figura, nei loro romanzi, Carlo Ravizza, Ippolito Nievo e Giuseppe Rovani; il Giusti ne scrisse la vita ...
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decuria
decùria s. f. [dal lat. decuria, der. di decem «dieci»]. – Genericam., unità, gruppo, serie di dieci uomini (o più raram. di dieci cose). Il termine è soprattutto riferito a ordinamenti dell’antica Roma, in cui indicò in partic.: ciascuna...
verde
vérde agg. e s. m. [lat. vĭrĭdis, der. del tema di virere «esser verde (detto delle piante), esser vigoroso» di etimo oscuro]. – 1. agg. Nome (colore v. e, come s. m., il verde) di uno dei colori dello spettro della luce visibile, corrispondente...